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Corea del Nord pronta al lancio di un missile

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2009 00:33
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14/04/2009 11:48

Pyongyang: riapriamo i nostri impianti
«RIAPRIAMO GLI IMPIANTI» - La risposta del governo di Pyongyang non si è però fatta attendere. La Corea del Nord ha definito non «più necessari» i colloqui a sei sul processo di denuclearizzazione. Ma, soprattutto, ha fatto sapere attraverso l'agenzia di stampa ufficiale Kcna che in risposta alla condanna arrivata dal palazzo di vetro intende ora riaprire i suoi impianti nucleari. «Consideriamo di costruire un nostro reattore nucleare e di riavviare gli impianti nucleari e di riprocessamento delle barre di combustibile usato», ha commentato il ministero degli Esteri di Pyongyang, secondo quanto riportato dalla Kcna.

RAMMARICO DELLA RUSSIA - La Russia, tradizionale alleata di Pyongyang assieme alla Cina, si è però detta «dispiaciuta» per le intenzioni annunciate dalla Corea del Nord di riaprire i suoi impianti nucleari. «Possiamo solo rammaricarci per la decisione della Corea del Nord - fa sapere sotto anonimato un funzionario del ministero degli esteri di Mosca citato dall'agenzia Ria Novosti - e chiediamo a questa di non ritirarsi dai colloqui a Sei sul nucleare nella penisola coreana».

corriere.it
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25/05/2009 08:27

Nord Corea, test nucleare - Obama: "Minaccia alla pace mondiale"

SEUL - Ancora un test nucleare nordcoreano. Prima una scossa di terremoto a origine artificiale (4,5 gradi Richter) rilevata dalla Corea del Sud che ha lanciato l'allarme. Poi, l'annuncio ufficiale di Pyongyang che ha fatto sapere di aver effettuato "con successo" il suo secondo test nucleare, dopo quello di ottobre 2006. Un gesto che ha tutti gli elementi della ritorsione contro la condanna decisa dall'Onu lo scorso mese per il lancio del missile-satellite lanciato in orbita il 5 aprile da parte di Pyongyang. Già che c'erano, i nordcoreani hanno anche testato un missile a corto raggio. Immediate le proteste e le preoccupazioni in tutto il mondo. Il presidente Usa Barack Obama ha detto che il test "è una minaccia alla pace mondiale" ed è "oggetto di preoccupazione per tutte le nazioni". In poche ore è arrivato l'annuncio della convocazione in via straordinaria del Consiglio di sicurezza dell'Onu.

"In linea con la richiesta dei nostri scienziati e tecnici, la nostra Repubblica ha condotto con successo un test nucleare sotterraneo il 25 maggio, come parte delle misure volte a rafforzare le sue capacità nucleari di autodifesa", ha riferito un funzionario nordoreano alla Kcna. Nessun riferimento sul luogo del test, che segue comunque quanto annunciato dal regime il 29 aprile scorso sul proposito di nuovi esperimenti nucleari dopo la condanna Onu per l'esperimento missilistico.

Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha convocato una riunione d'emergenza del Comitato di sicurezza per fare il punto sulla delicata situazione. Il test di Pyongyang ha avuto, tra l'altro, un immediato effetto sui mercati finanziari, con la Borsa di Seul in calo del 4% e il won che si è deprezzato dell'1% contro il dollaro.

Il Dipartimento di stato Usa ha detto di non avere al momento informazioni sul test nucleare. Un portavoce del ministero degli esteri del Giappone ha fatto sapere che il suo paese risponderà all'iniziativa nordcoreana "in modo responsabile" alle Nazioni Unite. Per Londra si tratta di una "violazione flagrante " della risoluzione Onu. Nessun commento dalla Cina, mentre l'Unione europea si dice "molto, molto turbata" e la Russia annuncia la convocazione straordinaria del Consiglio di Sicurezza del Palazzo di vetro.

repubblica.it


Doppia sfida della Corea del Nord: nuovo test nucleare e lancio di un missile

SEUL - Doppia sfida di Pyongyang alla comunità internazionale: nella stessa giornata il regime nordcoreano ha compiuto il secondo test nucleare della sua storia e effettuato il lancio di un missile con una gittata di 130 chilometri. È stato lo stesso governo di Kim Jong-il ad annunciare di aver condotto un test atomico più potente di quello dell'ottobre 2006 che scatenò l'indignazione e la preoccupazione del mondo intero. Da quando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva inasprito le sanzioni contro il regime, in seguito al lancio di un missile balistico in grado di raggiunger il territorio statunitense, la Corea del Nord minacciava al ripresa degli esperimenti nucleari. «Il test sotterraneo è stato condotto con successo» si legge in una nota dell'agenzia ufficiale Kcna, «e fa parte delle misure per rafforzare in ogni modo il potere di deterrenza nucleare». Poche ore dopo dal poligono di Musudan-ri, lo stesso dal quale partì il 5 aprile scorso il missile balistico Taepodong 2, è stato sparato un missile terra-aria a corta gittata.

IL TEST NUCLEARE - Il test ha provocato un "terremoto artificiale", come ha spiegato l'agenzia Yonhap, prima della conferma ufficiale da parte del governo nordcoreano, citando fonti vicine alla coalizione di maggioranza e di governo di Seul. «La scossa è avvenuta poco prima delle ore 10:00 locali (le 3 di notte in Italia, ndr)», ha spiegato la fonte sudcoreana, aggiungendo che la magnitudo rilevata è stata di 4,5 gradi.

«UN SUCCESSO» - «In linea con la richiesta dei nostri scienziati e tecnici, la nostra Repubblica ha condotto con successo un test nucleare sotterraneo il 25 maggio, come parte delle misure volte a rafforzare le sue capacità nucleari di autodifesa», ha riferito un funzionario nordoreano alla Kcna. Nessun riferimento sul luogo del test, che segue comunque quanto annunciato dal regime il 29 aprile scorso sul proposito di nuovi esperimenti nucleari, in risposta alla dura presa di posizione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul missile-satellite nordcoreano del 5 aprile.

L'AMERICA CONSULTA GLI ALLEATI - Gli Stati Uniti hanno ora avviato consultazioni con i loro alleati per accertare i fatti. Lo ha reso noto un responsabile del Dipartimento di Stato. «Siamo al corrente delle informazioni su un test nucleare effettuato dalla Corea del Nord - ha detto questo responsabile, che ha voluto rimanere anonimo -. Stiamo consultando i nostri alleati. Una volta che avremo stabilito i fatti, avremo di più da dire». Per Benita Ferrero-Waldner, la commissaria europea alle Relazioni esterne della Unione Europea, il test nucleare sotterraneo compiuto la notte scorsa dalla Corea del Nord è «molto, molto preoccupante».

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26/05/2009 10:43

La Corea del Nord continua la sfida lanciati due missili a corto raggio
Il leader coreano Kim Jong-Il

SEUL - La Corea del Nord continua a sfidare la comunità internazionale. All'indomani del test nucleare che ha suscitato preoccupazione e condanna in tutto il mondo, il regime di Pyongyang ha lanciato due missili a corto raggio dalla costa orientale del Paese. Lo riferisce l'agenzia Yonhap citando una fonte governativa sudcoreana.

Pyongyang ha lanciato missili terra-aria e terra-mare a largo della costa nei pressi della città di Hamhung, spiega la Yonhap. ''L'intelligence sta analizzando le motivazioni del lancio'', dicono fonti governative aggiungendo che ogni missile aveva un raggio di circa 130 chilometri.

Il nuovo test giunge all'indomani del secondo esperimento atomico sotterraneo deciso da Pyongyang, cui si sono accompagnati i lanci di altri tre vettori a corto raggio. In nottata il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha espresso dura condanna su quanto fatto ieri dal regime comunista, preparandosi al varo di nuove sanzioni. Sono soprattutto gli Usa a premere per una risoluzione forte. Il presidente americano Barak Obama definisce l'esperimento di Pyongyang una "minaccia per la pace e la sicurezza" nonché una "sfida alla comunità intenazionale".

Obama ha telefonato ieri sera alla sua controparte sudcoreana, il presidente Lee Myung-bak e al premier giapponese Taro Aso per "coordinare" eventuali reazioni ai test nucleari. Rassicurando i due leader sull'"impegno inequivocabile" alla difesa della Corea del Sud.

La Corea del Nord "merita sanzioni severe e tutto il mondo le deve applicare" dice il ministro degli Esteri Franco Frattini - Dobbiamo essere uniti nella risposta se Russia e Cina questa volta faranno la loro parte sarà un grande passo avanti".

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26/05/2009 20:42

Voto ancora per il CINOvalorizzatore!
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27/05/2009 14:00

La Corea del nord lancia il terzo missile e minaccia Seul: "Pronti a colpire"



PYONGYANG - La sfida della Corea del Nord alla comunità internazionale non si ferma. Oggi Pyongyang ha effettuato un nuovo lancio di missile a corto raggio, all'indomani del lancio di altri due. E ha minacciato una risposta militare alla Corea del Sud dopo la decisione di Seul di aderire alla Proliferation Security Initiative (Psi), dichiarandosi di non sentirsi più legata all'armistizio del '53. Intanto i satelliti spia americani hanno accertato che è ripartito l'impianto nucleare -2.

L'agenzia sudcoreana Yonhap, citando una fonte anonima del governo di Pyongyang, ha riferito che il lancio del nuovo missile a corto raggio è avvenuto dalla costa orientale verso il Mar Giallo.
Il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, citando una fonte anonima del governo di Seul, ha riferito che un satellite spia statunitense ha rilevato vapore uscire da un impianto nucleare a Yongbyon, generati dalla struttura di lavorazione del plutonio che si trova a 80 chilometri da Pyongyang. La Corea del Nord aveva già annunciato di aver riavviato le operazioni di ritrattamento del combustibile atomico a Yongbyon, in segno di protesta verso la condanna dell'Onu per il lancio del missile-satellite effettuato il 5 aprile scorso, che secondo i servizi Usa e sudcoereani era però il test di un nuovo missile nucleare.

L'ultimo atto della sfida al mondo è la dichiarazione di Pyongyang non sertirsi più legata all'armistizio del 1953, siglato alla fine della guerra di Corea. La notizia è stata diffusa dalla Kcna, l'agenzia ufficiale del regime. E' la risposta alla decisione del vicino di aderire all'iniziativa lanciata nel 2003 da George W. Bush per interdire il trasferimento di tecnologie e armi di distruzione di massa. Il regime di Kim Jong-il ha diramato una nota per avvertire che risponderà "immediatamente e con forti misure militari" ad una eventuale decisione del Sud di fermare e ispezionare navi nordcoreane.

Finora la reazione della comunità internazionale è stata ferma ma non sostanziale. Il Tesoro americano, dopo le dure parole di Obama sulle "conseguenze" inevitabili delle azioni di Kim, ha reso noto che sono allo studio nuove sanzioni al Paese, dove già vige un regime di isolamento assoluto imposto dal regime e la popolazione vive nella totale privazione dei beni di consumo più comuni. Ma il gruppo di lavoro dell'Onu incaricato di formulare una nuova risoluzione ha annunciato ieri sera che "occorre ancora del tempo" per arrivare a un pronunciamento definitivo.

repubblica.it

...cominciano quasi a far paura... [SM=g1336774]
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28/05/2009 17:29

Nordcorea, Onu verso sanzioni

"Appesantire le sanzioni contro la Corea del Nord". Questa la decisione presa dai paesi chiave del Consiglio di Sicurezza, secondo quanto indicato da fonti diplomatiche occidentali al Palazzo di Vetro. "C'è una determinazione chiara in seno al gruppo P5+2 di andare verso sanzioni", hanno detto le fonti dopo i contatti a porte chiuse dei delegati di Cina, Russia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti più Giappone e Corea del Sud.

Il Consiglio non cercherebbe di adottare misure punitive ex novo: le proposte avanzate vanno da un inasprimento dell'embargo delle armi al congelamento dei beni di singoli individui, al blocco dei voli e a restrizioni sulle operazioni finanziarie e bancarie del Paese asiatico.

Si è parlato anche della possibilità di ispezionare i cargo in entrata e uscita dai porti nordcoreani: una delle preoccupazioni del P5+2 è infatti che Pyongyang venda materiale nucleare a altri paesi o gruppi terroristici.

La risoluzione, secondo le fonti, potrebbe approdare sul tavolo dei Quindici al più presto la prossima settimana. La Corea del Nord è sotto sanzioni da quando nel 2006 ha effettuato il suo primo test nucleare. L'obiettivo della nuova azione è di colpire la leadership di Pyongyang, non i 23 milioni di abitanti di un Paese vittima della povertà.

Clinton: "Difenderemo Giappone e Corea del Sud"
Gli Stati Uniti difenderanno Giappone e Corea del Sud da qualunque attacco. E' stata Hillary Clinton a ribadire l'impegno di Washington a tutelare gli alleati dalla minaccia rappresentata dalla Corea del Nord. "Voglio sottolineare l'impegno che gli Stati Uniti hanno preso e intendono onorare di difendere la Corea del Sud e il Giappone - ha detto il segretario di Stato - speriamo che ci sarà per la Corea del Nord l'opportunità di tornare al tavolo dei colloqui a sei e di tornare a vedere dei risultati dal lavoro con i nordcoreani verso l'obiettivo della denuclearizzazione della penisola".

La Clinton ha anche definito "bellicoso" e "provocatorio" l'atteggiamento di Pyongyang verso i suoi vicini, atteggiamento che, ha avvertito, "non resterà senza conseguenze".

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Seul, proteste contro i test di Pyongyang

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02/06/2009 14:51

Missile N.Corea, Usa:"Lo fermeremo"


Tensione attorno alla Corea del Nord. Dopo l'annuncio di un probabile lancio da parte di Pyongyang di un missile a lunga gittata, scendono in campo gli Stati Uniti. Una fonte del Pentagono fa sapere che l'America è pronta ad intercettare il missile. Intanto la Corea del Nord ha bloccato la navigazione nell'area centro-settentrionale del mar Giallo e gli Usa hanno già schierato alcuni supercaccia nell'isola giapponese di Okinawa.



La tensione è palpabile e rischia di provocare un'escalation militare nel giro di poche ore. D'altra parte tutti gli osservatori internazionali si sono accorti che qualcosa di grave sta succedendo. A lanciare l'allarme è il Giappone che non esclude l'ipotesi che la Corea del Nord voglia effettivamente lanciare un missile intercontinentale a lunga gittata.

Commentando le indiscrezioni emerse sulla stampa sudcoreana nel corso del weekend in merito ai preparativi di Pyongyang per un nuovo test balistico, il portavoce del governo nipponico Takeo Kawamura ha spiegato che "non possiamo escludere la possibilità che la Corea del Nord possa provare un missile intercontinentale, considerato anche il suo secondo esperimento nucleare del 25 maggio".

Subito è arrivata la risposta degli Stati Uniti. Una fonte del Pentagono non ha escluso che contro questo nuovo missile, l'America sia intenzionata ad usare le sue tecnologie più avanzate. Non si esclude l'idea di intercettare e distruggere il razzo. Intanto però la Casa Bianca si porta avanti. Il primo di 12 F-22 Raptor, i caccia-bombardieri invisibili (stealth) Usa di ultima generazione, è atterrato nell'isola giapponese di Okinawa, alcuni giorni dopo il test nucleare nordcoreano. L'arrivo in Giappone, a circa mezz'ora di volo dalla Corea del Nord, di una pattuglia del più avanzato caccia americano rappresenta un primo chiaro avvertimento a Pyongyang.

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13/06/2009 15:15

La Corea del Nord minaccia Usa e Onu: "Uranio per le armi e non ci fermate"


SEOUL - La Corea del Nord minaccia di proseguire il suo programma di arricchimento dell'uranio e di utilizzare le sue riserve di plutonio a fini militari. Dopo l'inasprimento delle sanzioni da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, Pyongyang ha inoltre annunciato che considererà i tentativi Usa di bloccare il suo programma nucleare come un "atto di guerra".

La dichiarazione del governo nord coreano arriva dopo la decisione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che aveva deciso all'unanimità un inasprimento le sanzioni contro il Paese asiatico. Tra le decisioni delle Nazioni Unite l'ispezione delle navi sospettate di portare in Corea del Nord materiale proibito dall'embargo e utile per il programma atomico.

"L'opzione che consiste nell'abbandono delle armi nucleari è diventata cosa impossibile, e poco ci importa che alcuni ci autorizzano o no a disporre di armi nucleari", dice il comunicato del ministero degli Esteri nordcoreano.

Nel comunicato il ministero degli Esteri nordcoreano precisa che in risposta alla risoluzione 1874 Pyongyang "procederà all'utilizzo militare di tutto il plutonio recentemente estratto" insieme all'avvio delle procedure di arricchimento dell'uranio, sottolinenando che il Paese dispone della tecnologia necessaria grazie alla costruzione di reattori ad acqua leggera.

"Se gli Stati Uniti ed i loro seguaci cercheranno di attuare un 'blocco' della Corea del Nord, opporremo risolute azioni militari" aggiunge minacciosa la nota che definisce la risoluzione Onu "un vile risultato delll'offensiva guidata dagli Stati Uniti di pressione internazionale tesa a minare l'ideologica della Repubblica democratica della Corea ed il suo sistema scelto dal popolo disarmandola e soffocando la sua economia".

E il secondo test nucleare condotto da Pyongyang, che ha provocato l'inasprimento delle sanzioni, sarebbe stato, secondo i nordcoreani, proprio una "misura di auto difesa per fronteggiare questi atti ostili da parte degli Stati Uniti". L'ambasciatore degli Usa all'Onu, Susan Rice, ha dichiarato che "l'amministrazione Obama è decisa a fermare e ispezionare le navi sospette".

Nella notte la Corea del Sud ha rafforzato la presenza militare sulla frontiera marittima con la Corea del Nord.

repubblica.it

...tira un brutto vento..
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19/06/2009 00:33

Gli Usa avvertono la Corea del Nord "Timore di missili verso le Hawaii"
WASHINGTON - Gli Stati Uniti sono preoccupati per un eventuale attacco missilistico della Corea del nord contro le isole Hawaii, situate in mezzo all'oceano pacifico. Lo ha detto il segretario alla difesa Robert Gates : "Siamo veramente preoccupati" per l'eventualità di un attacco "in direzione delle Hawaii", ha detto Gates in conferenza stampa, spiegando che sono state per questo predisposte delle misure di sicurezza. E' stato in particolare dispiegato un dispositivo di difesa antimissile e dei radar per "fornire un sostegno" militare in caso di attacco nord-coreano. "Vorrei solo dire che penso che siamo in buona posizione se diventasse necessario proteggere il territorio americano", ha aggiunto il capo del Pentagono.

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