Intervista rilasciata alla Stampa:
Frankie Hi Nrg: "Arrivo dopo 15 anni e sarò come Satana"
L’anno scorso al Sanremone hanno vinto due artisti che si ispirano al rap, Simone Cristicchi e Fabrizio Moro. E questa volta il nome più inatteso della Baudo’s List è Frankie HI NRG, torinese duro e puro della prima ondata rap nazionale, uno che sa maneggiare le parole con lucidità tosta e acuta. «Rivoluzione», la canzone del Festival, anticipa un album: «Siamo alla rifinitura - spiega lui -. Io ho sempre trattato la musica quasi come un accessorio rispetto alle parole. Ora no».
Il presidente della Fimi Mazza sostiene che in 5 anni Sanremo finirà perché non adeguato ai tempi...
«Non condivido. Credo ci sia sempre un’attenzione a scoppio ritardato dell’industria tutta nei confronti della musica. Sono solo in quattro, ormai. Si sono accorti con anni di ritardo di Internet, poi l’hanno criminalizzato, e ora il Festival si dimostra più elastico e attento di loro. Della musica l’industria non parla, parla solo dei supporti da vendere. Per noi onesti artigiani che traiamo da vivere con la pubblica esecuzione, l’unico vero supporto che funziona è la nostra voce, la capacità di suonare per 2 ore facendo tornare a casa la gente con il sorriso. Sono troppo attenti ai tabulati e poco alle note, loro».
Di che parla, «Rivoluzione»?
«Dice che forse una rivoluzione è possibile, ma non so quanto "forse" sia scritto più grande di "possibile". Si parla di cambiamento, dell’afflato a una spinta emotiva in avanti, non si può solo sentir dire "così non va bene". Diamo un senso alle parole».
E’ strano che lei vada a Sanremo...
«Me lo proponevano da 15 anni, mi sentivo satana al quale veniva proposto un buono per l’esorcismo. Abbiam buttato lì la proposta in BMG e l’hanno presa come una battuta. Ho 40 anni, mi guardo indietro e intorno, vedo il Festival come una finestra espressiva».
Semplicemente spettacolare!