MILANO, 17 giugno 2008 - Maglia del Milan indosso, le sue immagini sportive più spettacolari che sono appena passate sullo sfondo. Al suo fianco c'è Galliani. La conferenza stampa di presentazione di Ronaldinho comincia alle 20.44.
Galliani parla di "Un sogno che si realizza. Non avevamo mai corteggiato così tanto un giocatore. Il presidente Berlusconi è "innamorato" di lui. Dopo 3 anni finalmente ce l'abbiamo fatta. Insieme a quella di Rijkaard è stata la trattativa più difficile per me. Ha superato brillantemente gli esami medici, qualunque tipo di esame. Abbiamo portato qui un grandissimo campione. Se dovrà tagliarsi le treccine? Se Berlusconi non lo ha chiesto a Gullit non credo che lo chiederà a lui".
COLPO DI SCENA - Alle 21.15 Galliani firma il contratto di acquisto con il Barcellona in diretta tv su Milan Channel. Poi è il turno di Ronnie. Quindi si scambiano un "cinque" alto. È fatta. Per Galliani: "L'amore ha trionfato".
ANCELOTTI - "Deve fare quello che ha già fatto alla grande negli anni passati. Niente di più. Il Trecante? È la via di mezzo tra il trequartista e l'attaccante".
RONNIE - "È un momento speciale della mia carriera. Tutti i giocatori sognano di giocare nel Milan. È un'emozione speciale, spero di regalare allegria a tutti i tifosi. Il Barcellona? È stato un bel periodo, abbiamo vinto trofei importanti, ma dopo qualche recente delusione abbiamo pensato di comune accordo di separarci. Qui raggiungerò altri grandi obiettivi".
KAKA' - Sarà divertente giocare con Kakà. È tra i più forti del mondo. E poi è un amico, anche in nazionale abbiamo giocato bene insieme.
IL NUMERO - "Non è ancora deciso".
FORMA - "Se posso giocare 40-45 partite con il Milan? Sì, certo, sono in buone condizoni fisiche".
GIOCHI - "Il Brasile nel calcio non ha mai vinto l'Olimpiade, sarà importante giocare per me. È un accordo che avevo già preso prima di venire al Milan. Non credo che ritarderà il mio inserimento qui, perchè conosco già alcuni giocatori".
TIFOSI- Li ringrazio per come mi hanno accolto. È uno stimolo in più per fare bene. Cercherò di regalare loro allegria".
SERIE A - È tra i campionati più competitivi al mondo. Ma credo che andrà tutto bene".
DERBY - "Penso a tutte le partite. Sono tutte importanti".
VITA PRIVATA - Quanto incide la vita privata sul rendimento in campo? Io ho sempre condotto una vita regolare. E continuerò così".
CHAMPIONS - "Chi come me ha giocato questa competizione ne conosce l'importanza. Il mio obiettivo è di tornare a giocarla con il Milan".
PROSPETTIVE - "Arrivo con l'idea di vincere. Mi sento molto più in maturo rispetto al passato, ma ancora giovane. Conto sulla fiducia di tutto l'ambiente".
Alle 21.23 il rompete le righe. Ora il palcoscenico diventa San Siro. E Ronnie potrà esprimersi senza i problemi linguistici (in conferenza era aiutato da un'interprete): palla al piede. Gli verrà tutto naturale.
SAN SIRO - Capitolo secondo della serata. Allo stadio.
Sono venuti in 40.000 per vederlo in campo. Lui saluta Demetrio Albertini, in collegamento tv. Ripete come un ritornello la parola "allegria". Che gli si legge in faccia.
PANCIA - La pancia non c'è più e lui si tira su la maglia rossonera (niente giacca nè cravatta) e lascia trasparire addominali non scolpiti ma rassicuranti.
IN CAMPO - Alle 21.46 l'ingresso nello stadio. Accolto dal boato degli spettatori. Luci, fuochi, effetti speciali. Ci saranno pure sfilate stile carnevale brasiliano. E addirittura i fuochi d'artificio. Che protraggono la festa fino alle 22.30.
PAROLE - Il suo saluto ai nuovi supporters, in italiano: "Buonasera, grazie a tutti, forza Milan". Poi saluta con naturalezza i bambini seduti sull'erba di San Siro. E fa il giro dello stadio, omaggiando i vari settori. Poi i palleggi al centro del campo, uno spettacolo nello spettacolo. Quindi un ringraziamento ai tifosi, accorato, in portoghese. Molto umano, nulla di extraterrestre. Concluso da "un grazie mille". E una promessa "Farò di tutto per regalarvi tanta gioia".
gasport
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Poulsen il duro si presenta:
"Io, un rinforzo di qualità"
VINOVO (Torino), 17 luglio 2008 – Christian Poulsen è un giocatore di carattere in campo e fuori. Ruvido in mezzo al campo, concreto e deciso davanti a taccuini e microfoni, non tradisce la minima emozione al suo primo giorno in bianconero. Vuole conquistarsi la fiducia di Ranieri e dei tifosi juventini, ed è convinto di poter dare un contributo importante a centrocampo, sa che i fatti contano più delle parole e ha perdonato Totti per lo sputo.
SFIDA – "Credo che la Juve sia un club molto importante, questo è un passo decisivo per me e non vedo l’ora di giocare in Europa. Gattuso dice che ho avuto coraggio a venire a giocare in Italia? Lo stimo come giocatore e come persona, voglio imparare a conoscere la serie A e spero di far capire a tutti che sono quello giusto per la Juve. Per giocare in Italia bisogna avere qualità, io penso di averne più di quanto molti abbiano detto o scritto. Sarà un campionato duro, con grandi giocatori, spero di dare il mio contributo e essere un pilastro di questa squadra in futuro".
REPUTAZIONE – "So che non ho una grande reputazione qui in Italia, mi auguro che gli arbitri non abbiamo pregiudizi nei miei confronti, ma non credo: in Spagna negli ultimi anni ho preso pochissimi gialli e nessun rosso, spero di cambiare l’immagine che hanno di me gli italiani. Nel mio ruolo ogni tanto ci vuole anche grinta e un po’ di cattiveria. Per me il passato è dimenticato, non ho alcun problema con Totti: mi piacerebbe dargli la mano quando sfideremo la Roma”.
SCELTE – "Mi sento all’altezza di Xabi Alonso, Stankovic, Aquilani e tutti gli altri giocatori che la Juve ha seguito ultimamente. La Juve mi ha scelto per le mie qualità: nelle ultime due stagioni ho disputato buone partite e mi sono fatto notare. Chi ha fatto un affare? Spero che in futuro saremo soddisfatti sia io sia la Juve: io sono contento di essere qui".
DIFFICOLTA’ – "Spero che i tifosi saranno orgogliosi di me, farò di tutto per renderli felici. La maglia della Juve è pesante ma non sono nervoso: per me è un nuovo capitolo, ho 28 anni e sono nell’età migliore per un calciatore.Qui è pieno di campioni e non vedo l’ora di allenarmi e giocare con loro. Ci sarà molta concorrenza a centrocampo, ma per giocare in campionato e Champions ci vogliono almeno 2 giocatori per ruolo. Ho chiesto qualche consiglio a Maresca prima di venire a Torino, spero di segnare al debutto. Ronaldinho? E’ uno che può sempre fare la differenza".
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...a quanto pare iniziano i primi grandi botti...