00 16/11/2008 17:56
G20, l'addio di Bush

E' stato il G20 l'ultima "platea" per il presidente americano George W. Bush. Bush si è detto certo di condividere con leader mondiali la "determinazione per risolvere i problemi". Il presidente degli Stati Uniti ha insistito poi che occorre "respingere i richiami al protezionismo" e che le soluzioni non possono essere trovate dal "giorno alla notte". Bush ha ribadito la validità dei principi del libero mercato.


La cena che ha dato il via al vertice del G20 è forse l'ultima grande riunione internazionale per George W. Bush. Come da protocollo il presidente Usa, che il 20 gennaio lascerà il timone a Barack Obama, ha accolto uno a uno i suoi 25 ospiti al loro arrivo e posato con loro per i fotografi. Bush è apparso particolarmente sorridente e gentile, come se si preparasse all'addio.

Tra le accoglienze più calorose, quella riservata a Silvio Berlusconi. Il capo della Casa Bianca e il presidente del Consiglio, che si sono visti l'ultima volta un mese fa, in occasione della visita di Berlusconi a Washington, si sono abbracciati a lungo come si fa tra "vecchi amici".

Per discutere di crisi economica e riforme del sistema finanziario si sono riuniti alla Casa Bianca i capi di Stato di governo di Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, canada, Argentina, Australia, Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Russia, Arabia saudita, Sudafrica, Corea del sud, Turchia, (più Spagna e Olanda). Oltre ai rappresentanti del Fondo monetario internazionale, la Banca Mondiale, l'Unione europea e le Nazioni Unite.