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Formula 1 2009

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    00 07/01/2009 19:54
    La Ferrari ha fretta di stupire - Il 12 arriva la nuova Rossa
    MARANELLO (Modena), 5 gennaio 2009 - La data è quella del 12 gennaio, un lunedì. La nuova Ferrari di F.1 vedrà la luce tra una settimana esatta. Girerà subito a Fiorano, mentre la squadra terrà una conferenza stampa alla presenza dei giornalisti e tutta la giornata verrà presentata sul sito internet della Casa di Maranello.
    MOTIVI - Saranno a disposizione dei tifosi fotografie e dati tecnici della macchina a partire dalla mattinata. Poi il tutto verrà arricchito durante la giornata dalle prime immagini della vettura in movimento e dai pareri a caldo del pilota brasiliano e degli altri esponenti di primo piano del team. Una scelta, quella di non affrontare una presentazione convenzionale, che ha il fine di guadagnare tempo prezioso nello sviluppo in pista della vettura, che potrebbe chiamarsi F2009.
    ELENCO - Una scelta, peraltro, sposata anche dalla Toyota. Che tre giorni più tardi, il 15 gennaio, svelerà sul web la sua TF1.09. Il 16 toccherà alla McLaren, a Woking, il 19 sarà la volta di Renault e e Williams sul tracciato portoghese di Portimao mentre il 20 - sulla pista spagnola di Valencia - sarà presentata la Bmw. A febbraio (il 9 a Jerez) sarà il momento della Red Bull, in attesa di notizie sulle date ufficiali per Toro Rosso e Force India. E si aspetta sempre un acquirente (se ci sarà) per la Honda.
    gasport
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    00 16/01/2009 18:10
    «Alonso prima o poi in Ferrari»
    MADONNA DI CAMPIGLIO - Arriva all’improvviso a Madonna di Campiglio il boss della formula 1, Bernie Ecclestone sollecitato dalla figlia Tamara, telecronista di Sky. Il primo teatrino è in sala stampa, che sistemiamo in secondo piano. Perché Ecclestone, subito dopo aver parlato con i giornalisti, è andato in piazza e su un improvvisato palchetto ha risposto ad alcune domande dei turisti che lo hanno subito circondato.

    LA PIAZZA DOMANDA - Massa potrà vincere il mondiale? «Non ho dubbi nell'indicare Felipe Massa tra i grandi favoriti per il titolo. L'anno scorso Massa ha avuto cattiva sorte, ma anche Hamilton ha vinto un Mondiale dopo una stagione sfortunata. A Felipe potrebbe succedere la stessa cosa». E le nuove regole? - chiede una signora evidentemente molto competente. «Vanno bene così», dice Bernie. E come mi dice sul motore unico? - chiede un giovane. «Con un motore unico, 19 auto non potrebbero correre», ribatte. E via così.

    IN SALA STAMPA - Prima, in sala stampa, Bernie aveva confessato: «Non c'è bisogno di alcuna missione diplomatica, sono qui per vedere gli amici e perché invitato, quindi mi costa poco...», dice Bernie che usa soprattutto l'ironia in una chiacchierata informale con i giornalisti. Ecclestone assicura di non essere sulle Dolomiti per un incontro con il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, che dovrebbe raggiungere venerdì il suo team nell'ultimo giorno della manifestazione che ha unito Ducati e Ferrari. Le ultime polemiche tra i due sono acqua passata. Ecclestone ammette di non aver visto la nuova F60: «Me ne ha parlato molto Montezemolo, è molto semplice» e ha definito Sebastian Vettel (già opzionato dalla Ferrari) il «giovane pilota più promettente».

    FOTA - Ecclestone entra poi nel merito dei rapporti con la Fota, l'associazione che rappresenta i team: «La discussione è aperta con tutte le squadre, non solo con la Ferrari. Se hanno deciso di ridurre i costi, i team potrebbero avere bisogno di risorse minori: potremmo quindi dar loro meno soldi», commenta divertito. C'è anche il capitolo medaglie: «I piloti non sono entusiasti dell'idea? Sì, perché non hanno capito il concetto: lasciamo perdere il termine medaglie, lo scopo è far vincere il Mondiale a chi vince più gare». Ecclestone conclude con una battuta su Fernando Alonso, sempre accostato alla Ferrari: «Spero che non siano solo voci. Sulla Rossa già dal 2010? Sì, se la Ferrari schiererà tre macchine», conclude il boss della Formula 1. Per il quale, dunque, Raikkonen e Massa resteranno a Maranello fino alla scadenza naturale del contratto (giugno 2010).

    corriere.it
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    00 17/01/2009 22:12
    Beh, ha detto cose piuttosto banali (Vettel giovane più promettente, Massa e Raikkonen competitivi per il mondiale). Comunque ho visto le nuove macchine, non mi dispiacciono: anzi devo dire che l'assenza dopo anni di alettoncini e micro-deflettori rende stuzzicante l'attesa per l'inizio del mondiale.
    Intanto anche Toyota e McLaren hanno presentato le proprie macchine e se i giapponesi puntano (a detta di Trulli) alla prima vittoria in F1, gli anglo-tedeschi partono subito con l'annuncio choc dell'abbandono di Ron Dennis, a capo delle Frecce d'Argento da ormai parecchi anni (sono sicuro ci fosse nei 2 titoli vinti da Hakkinen nel 1998 e nel 1999, ma probabilmente era lì già da prima)
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    00 28/01/2009 19:21
    Roma in pista per la Formula 1

    L'idea c'è, la voglia anche e il progetto, studiato nei particolari, è nel cassetto di un manager che la sa lunga del mondo dei motori. Questo vuol dire che Roma è pronta a scattare verso il suo Gran premio di F1? No, per ora non è ferma nemmeno ai box, al massimo si sta facendo un giretto nel paddock, il salotto d'oro del mondo delle corse. Sta curiosando qua e là, attratta da un evento che è davvero internazionale e che tocca tutti i continenti tranne quello africano, lasciato pochi anni fa ovviamente per mancanza di soldi (Johannesburg).

    La F1 di Ecclestone va dove ci sono i quattrini e un organizzatore disponibile a farne guadagnare tanti al piccolo grande capo della F1. Diamo un nome e un cognome a chi si sta impegnando per portare un Gran premio a Roma, previsto per il 2011: si tratta di Maurizio Flammini, manager introdotto nel motorismo mondiale visto che la sua società gestisce la Superbike, la serie B (ma ambiziosa) del Motomondiale, eletto poche settimane fa presidente degli imprenditori della FederLazio, uomo vicino alla giunta Alemanno. Manager dall'intelligenza vivace, decisionista, di buona compagnia, sensibile all'affare e con una infinita quanto sincera passione per i motori. Flammini non ci ha pensato nemmeno un minuto quando due settimane fa ha saputo che Bernie Ecclestone era a Madonna di Campiglio, ospite di Wroom!, l'evento invernale dei motori organizzato dalla Philip Morris, casa madre della Marlboro. Oltre al più importante incontro, per il futuro della F1, tra Ecclestone e Montezemolo, questo sì coordinato dallo sponsor tabaccaio, lì a Madonna c'è stato un breve faccia a faccia tra Flammini ed Ecclestone (anticipato ieri dal Corriere dello Sport): e qui Philip Morris non c'entra proprio niente.

    L'imprenditore romano ha fatto vedere le carte, l'ipotetico circuito cittadino, localizzato in zona Eur, a Ecclestone. Il boss della F1 era spaventato, addirittura terrorizzato, che Flammini potesse riproporgli l'antico progetto del 1985, puntualmente bocciato allora da Ecclestone e mai preso in considerazione dalla Federazione internazionale, allora guidata dal francese Jean-Marie Balestre. No, stavolta il progetto è serio, accurato, generoso nei particolari e, quel che è più importante, ha già coinvolto qualche altro sponsor (che, sia chiaro, non è la Philip Morris). Bernie ci sta pensando, ma ha preso tempo perché ora ha altri gravi problemi da affrontare: la crisi economica internazionale sta tormentando la F1, con grandi gruppi (la Honda) che lasciano e sponsor (due banche e altri ancora) che fuggono. Chi sta dimostrando interesse invece è Alemanno, il sindaco di Roma: «Ho dato incarico al senatore Andrea Augello (Pdl) di istruire una prima valutazione di massima, soprattutto dal punto di vista del ritorno commerciale e finanziario per la città di Roma, dello studio di prefattibilità elaborato dal gruppo Flammini relativo all'organizzazione del Gp di Formula 1 a Roma. Il progetto è molto interessante». E' vero, ma è necessario che sia interessato Ecclestone. Per ora sui Gp è lui che detta legge.
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    00 05/02/2009 16:17
    Formula 1 Roma: ecco il circuito

    ROMA - Il curvone "Valfiorita", il rettilineo "Tre Fontane", il destra-sinistra del "Colosseo Quadrato", la curva ad angolo dell'Industria. Signore e signori eccolo qua, il Gran Premio della Capitale. Dai sogni antichi di Enzo Ferrari alla realtà d'asfalto e cemento, il passo è lungo, lunghissimo, 35 anni almeno. E rischia di realizzarsi adesso, grazie a un pugno di sponsor (top secret i nomi, anche se pare che dietro ci siano le munifiche casse di Philip Morris e General Motors) che si dicono disposti a mettere insieme 140 milioni di euro per un'impresa che in tutto potrebbe portarne a Roma - intesa come l'insieme di organizzatori, amministrazione e cittadini - circa 400.

    L'ok di Bernie Ecclestone, anche se solo sulla parola, c'è già stato ("l'idea mi piacerebbe molto", ha dichiarato), quello, entusiasta, dell'amministrazione anche. E così dopo tante chiacchiere - la notizia era stata anticipata una settimana fa dal Corriere dello Sport e aveva causato la reazione indignata di leghisti e conservatori vari: "A Roma al massimo potete correre sulle bighe la Formula Uno è a Monza" - dopo tante chiacchiere dunque, ieri c'è stato il primo passo ufficiale: Hermann Tilke, l'architetto di fiducia di Ecclestone, l'uomo che ha firmato molti dei nuovi circuiti della F1 (Bahrein, Sepang, Shangai, Singapore, tra gli altri) è sbarcato a Roma e scortato dai due grandi registi dell'operazione (Maurizio Flammini e Dario Calzavara) ha fatto il giro dei luoghi candidati ad ospitare il futuro Gp di Roma, scattando foto, sorridendo abbondantemente, e sparando qua e là qualche significativo, "very good, sir".

    Archiviata immediatamente l'ambizione di correre nelle zone archeologiche, Colosseo, Terme di Caracalla e Circo Massimo non sono nemmeno stati presi in considerazione, la zona prescelta alla fine è stato il quartiere Europa, meglio noto come l'Eur. Progettato in per l'esposizione universale del 1942 e poi costruito e completato nel 1954, l'Eur sembra perfetto per ospitare una corsa di Formula Uno. Con la sua pianta geometrica, le sue strade larghissime e gli edifici razionalisti, appare la sintesi perfetta tra futurismo e automobilismo.

    Il tempio della marinettiana "bellezza della velocità" sorgerà dunque nella zona che interseca viale Cristoforo Colombo all'altezza di via delle Tre Fontane. Almeno così è parso di capire dalle domande e dagli sguardi del signor Tilke. Al quale sono state proposte tre varianti del percorso tutte all'Eur. Una che vede il coinvolgimento della zona sud, quella che porta verso il litorale di Ostia; una che avendo il Palazzo dei Congressi alle spalle gira a Nord, verso il salone delle Fontane di Piazza Ciro il Grande; ed un'altra che invece ruoterebbe dietro allo stesso Palacongressi verso la zona ora occupata dal Luna Park.

    Alla fine Tilke, particolarmente colpito in generale dalla larghezza delle strade, sembrava propendere per l'opzione Tre Fontane. Velocità di percorrenza delle curve, spazi di fuga e di frenata, accelerazioni. Questioni tecniche di primaria importanza per la Formula Uno che - al netto delle inevitabili verifiche e modifiche tecniche dei prossimi mesi - appaiono soddisfate da questo tracciato. "Di certo sarà un percorso medio veloce - dice Maurizio Flammini - che prevederà almeno due punti di sorpasso per ogni giro".

    I tempi di questa idea, sono quelli già esposti e sottoscritti da tutti coloro che vi stanno lavorando: entro due mesi consegnare al sindaco di Roma lo studio di fattibilità, entro la fine di quest'anno arrivare a proporre la candidatura ufficiale di Roma.

    repubblica.it
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    00 05/02/2009 16:25
    Mosley freddo su Roma "L'Italia ha altre piste..."

    LONDRA, 5 febbraio 2009 - La crisi economica, la riduzione dei costi e il futuro della F.1, ma anche e soprattutto l'ipotesi di un Gran Premio a Roma ("in Italia ci sono già altre piste"), Lewis Hamilton ("nella carriera di un grande pilota ci deve essere la Ferrari") e il sexy-scandalo ("una cosa ridicola, presto si saprà chi l'ha organizzata"). In un'intervista rilasciata alla "Gazzetta dello Sport" il presidente della Fia, Max Mosley, parla di tutto. "Nove team sullo schieramento sono pochi. Da qui al 2010 se non cambia qualcosa, se ne andrà un altro grande costruttore, ma la stagione che comincerà a fine marzo sarà decisiva: tanti vogliono entrare in F.1 e aspettano di verificare se davvero costerà di meno. Io dico di sì, devono tornare i team indipendenti. Io credo che 60-70 milioni di euro si potrà schierare una squadra, con la riforma. La Honda? Penso che almeno al 60% rivedremo il team al via a Melbourne".
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    00 05/02/2009 18:25
    Ormai abbiamo capito che personaggio sia Mosley, ci vogliono anche i commenti alle sue dichiarazioni? Ma si immagina cosa succederebbe se la Ferrari ingaggiasse Hamilton?! Secondo me perderebbe anche i pochi tifosi che le sono rimasti (e lo stesso varrebbe per il pilota)!
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    00 05/03/2009 20:12
    C'è l'accordo tra i costruttori. Cambia il punteggio nel GP
    GINEVRA, 5 marzo 2009 - Contro la crisi l'unione fa la forza. La Fota, l'associazione che raggruppa i costruttori della F.1, fondata nel settembre 2008 e presieduta da Luca di Montezemolo, si è riunita a Ginevra per varare una serie di modifiche tecniche, sportive e commerciali da sottoporre alla Fia per essere approvate.
    CAMBIA IL PUNTEGGIO - Un nuovo sistema di assegnazione dei punti nei GP, riduzione di chilometraggio e durata delle gare e misure importanti per tagliare i costi. Questo, in sintesi, il programma presentato stamane a Ginevra dalla Fota, l'Associazione dei team di Formula Uno, per assicurare un nuovo futuro al circus. La proposta più importante, alternativa al sistema delle medaglie "sponsorizzata" da Ecclestone, è quella di assegnare 12 punti e non più dieci al vincitore di un Gp, con 9 punti al secondo e 7 al terzo, mentre le posizioni dal quarto all'ottavo posto otterrebbero i punti previsti dall'attuale sistema, cioè 5, 4, 3, 2 e 1. Aumentare il gap di punti tra primo e secondo, ha spiegato il boss della McLaren, Martin Whitmarsh, spingerebbe i piloti a lottare di più per la vittoria piuttosto che accontentarsi del secondo posto. "Il pubblico vuole un maggior riconoscimento per chi vince un GP e la nostra proposta va in questo senso", sottolinea Whitmarsh.
    TAGLI - Altra idea Fota, che come tutte le altre dovrà essere sottoposta al Consiglio Mondiale della Fia per essere adottate già nel 2009, quella di rendere pubblico il carico di benzina di ogni monoposto prima della gara mentre per il 2010 si guarda ad altre novità. Una è quella di rivelare maggiori dati sulle prestazioni al pubblico, assegnare i punti per il Mondiale costruttori anche sulla base dei pit-stop più veloci e ridurre le corse a massimo 250 chilometri o imporre una durata massima di un'ora e 40 minuti. Nessuna proposta, almeno per il momento, sul formato delle qualifiche, mentre i team hanno raggiunto l'accordo in relazione ad alcune aree. L'uso della galleria del vento sarà già ridotto quest'anno e ai team sarà consentito di usare il 60% dei modelli, con velocità massima fissata a 50 metri al secondo. Sempre per questa stagione "useremo solo otto motori per pilota - annuncia Mario Theissen, boss della Bmw - allungheremo la vita dei motori stessi e ridurremo i test e i costi delle gare in modo drastico".
    PER I PROSSIMI ANNI - E per il 2010 ci saranno ulteriori riduzioni. "Per quanto riguarda l'aspetto aerodinamico - continua Theissen - c'è un accordo sul livello dello sviluppo che sarà dimezzato rispetto a quello del 2009". Inoltre dal 2010 al 2012 sarà bloccato lo sviluppo dei cambi, con quattro scatole per il cambio, ciascuna delle quali acquistabile per un milione e mezzo di euro, a disposizione di ciascun pilota per ogni stagione, i freni saranno omologati mentre per il 2010 la Fota punta ad avere un sistema Kers unico.
    SI SPENDE MENO - Significative le parole del presidente della Ferari Luca di Montezemolo: "Questo momento non ha precedenti nella storia della F.1. per la prima volta tutti i team sono uniti e compatti. Tutti hanno deciso di tagliare i costi già da quest'anno. Continueremo a lottare tra noi in pista, ma fuori dalle gare saremo uniti da un unico e ambizioso obiettivo: garantire alla F.1 un futuro migliore. Entro il 2012 formalizzeremo anche un nuovo Patto della Concordia".

    gasport
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    00 13/03/2009 14:33
    Intanto, nel mezzo delle discussioni sulla F1 che sarà (abbastanza curioso che se ne parli prima ancora di aver visto gli effetti dei nuovi regolamenti), si svolgono a Jerez i giorni di test più interessanti con tutte le scuderie al lavoro: dai risultati sembrano emergere diverse sorprese, le più clamorosa sono la competitività della Brawn Gp che sostituisce la Honda (Button primo giovedì, Barrichello il più veloce ieri) e le difficoltà della McLaren con Hamilton sempre tra gli ultimi. Per il resto la Ferrari è sempre tra i migliori sia con Kimi che con Massa, pur lavorando soprattutto sull'affidabilità; stessa costanza e rendimento ha avuto la Toyota che già lo scorso anno aveva fatto diversi progressi durante la stagione. Gli altri team hanno avuto prestazioni troppo altalenanti per poter dare giudizi. In generale sembra comunque che il nuovo campionato sarà combattuto e incerto, ma in fondo sono solo test: i veri responsi non si avranno prima della fine della prima gara, in programma tra 16 giorni in Australia
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    00 18/03/2009 00:40
    Rivoluzione in Formula 1 - Titolo a chi vince più gare

    PARIGI - Nessuna medaglia al posto del tradizionale punteggio, ma titolo assegnato al pilota che ha vinto più gare. Nel Mondiale di F1 che scatta il 29 marzo a Melbourne passa concettualmente la linea proposta da Bernie Ecclestone: vincerà il titolo il pilota che otterrà più vittorie. Ma ai primi tre nessuna medaglia.

    LA RIVOLUZIONE - Lo ha deciso il Consiglio Mondiale della Fia riunito martedì a Parigi. «In caso di parità di vittorie tra due o più piloti- si legge nel comunicato- il titolo sarà assegnato a colui che avrà più punti in classifica, assegnati col sistema attuale: 10, 8, 6, 5, 4, 3, 2, 1. Il resto della classifica, dal secondo all'ultimo posto, sarà deciso dall'attuale sistema di punti. Non sono previste medaglie per il primo, secondo o terzo classificato. Il campionato Costruttori resta immutato.

    LO SCORSO ANNO - È stata infatti respinta la proposta della Fota di assegnare 12 punti al primo, 9 al secondo, 7 al terzo classificato. Lo scorso anno Lewis Hamilton ha vinto il campionato del mondo nonostante avesse vinto meno gran premi rispetto al ferrarista Felipe Massa.

    MONTEZEMOLO - La Fota è «delusa e preoccupata» dalle decisioni prese dalla Fia. L'associazione dei costruttori ha infatti espresso il proprio parere sulle nuove regole relative al 2010: tra le decisioni della federazione internazionale, infatti, per il prossimo anno è previsto un tetto ai budget dei team. «Per quanto riguarda le decisioni adottate dal Consiglio mondiale della Fia, la Fota desidera esprimere la sua delusione e preoccupazione per il fatto che queste sono state prese in modo unilaterale. Il nuovo quadro regolamentare definito dalla Fia a partire dal 2010 rischia di stravolgere la vera essenza della Formula 1 e i principi che lo rendono uno degli sport più popolari e più attraenti. Visti i tempi e le modalità con cui queste modifiche sono state decise, a nostro avviso è necessario esaminare attentamente la nuova situazione e fare di tutto per mantenere, soprattutto in un momento così difficile, un quadro regolamentare stabile senza continui stravolgimenti che creano solamente sconcerto e confusione nelle case automobilistiche, nei team, nel pubblico e negli sponsor».

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    00 18/03/2009 21:18
    Ecclestone ha già detto che ora come ora il favorito diventerebbe Button, perchè se dovesse vincere le prime tre avrebbe già un gran vantaggio!
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    00 18/03/2009 23:27
    Re:
    albyestop, 18/03/2009 21.18:

    Ecclestone ha già detto che ora come ora il favorito diventerebbe Button, perchè se dovesse vincere le prime tre avrebbe già un gran vantaggio!




    Ma tu che ne pensi del nuovo regolamento???
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    00 19/03/2009 16:07
    su quello che riguarda la costruzione della macchina ho già detto che secondo me sarà molto positivo perchè eliminare tutti i pezzettini di aerodinamica dovrebbe aiutare a prendere la scia in rettilineo e dunque favorire i sorpassi. sull'assegnazione del mondiale a chi vince più gare in fondo non cambia molto perchè è da parecchi anni che succede anche senza che sia messo a regolamento; forse si vedrà più lotta per vincere le gare ma bisognerà vedere se sarà possibile fare sorpassi (in teoria dovrebbero essercene più degli ultimi anni, ma è ancora tutto in teoria). insomma come sempre bisognerà aspettare la prima gara per giudicare, forse sarebbe bastato rimettere i punteggi vecchi che davano 10 punti al 1°, 6 al 2° e via a scendere fino al 6°
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    00 27/03/2009 21:48
    Times: Clark il più grande. Sul podio Senna e Schumi
    LONDRA (Gb), 27 marzo 2009 - Il migliore del circuito. Quello che assomma abilità, carisma, sangue freddo, intelligenza e coraggio. Insomma, il numero uno della Formula Uno da quel Gran Premio di Silvestone del 13 maggio 1950 che segnò l’inizio di tutto. Da allora, centinaia di piloti sono passati sotto le bandiere a scacchi, alcuni sono durati lo spazio di una stagione, altri hanno fatto la storia di questo sport, trasformandosi poi in leggenda, come Juan Manuel Fangio, Ayrton Senna o Jackie Stewart . Ci sono anche loro, e non potrebbe essere altrimenti, nella classifica del "Times" che ha messo in fila i 50 migliori corridori della storia, anche se i giudizi espressi per motivare le scelte non possono non far alzare più di un sopracciglio. Un esempio su tutti, l’etichetta di “scorretto” affibbiata a Michael Schumacher, terzo dietro a Jim Clark e ad Ayrton Senna, capace di vincere sì 7 titoli mondiali, ma anche di qualche trucchetto di troppo pur di vincere le gare.
    HAMILTON - Ma per non passare per i soliti nazionalisti, gli esperti del giornale londinese hanno relegato addirittura al ventesimo posto il “cocco di casa”, nonché fresco campione, Lewis Hamilton, che, malgrado la macchina migliore negli ultimi due anni, ha commesso tali e tanti errori in pista che il titolo di leggenda è ancora di là da venire. Fuori dalla top-ten anche Niki Lauda (14°) e Gilles Villeneuve (18°), mentre il Professor Alain Prost, con il suo stile noioso e iper controllato, è quarto, due gradini sopra Fangio (6°) e quattro sopra Fernando Alonso (8°). Fanalino di coda per l’italiano Michele Alboreto. Questi, comunque, i primi 20 piloti di tutti i tempi per il “Times”:
    1. Jim Clark (Inghilterra): 2 titoli mondiali;
    2. Ayrton Senna (Brasile): 3 titoli mondiali;
    3. Michael Schumacher (Germania): 7 titoli mondiali;
    4. Alain Prost (Francia): 4 titoli mondiali;
    5. Jackie Stewart (Inghilterra): 3 titoli mondiali;
    6. Juan Manuel Fangio (Argentina): 5 titoli mondiali;
    7. Stirling Moss (Inghilterra): nessun titolo mondiale;
    8. Fernando Alonso (Spagna): 2 titoli mondiali;
    9. Nigel Mansell (Inghilterra): 1 titolo mondiale;
    10. Mika Hakkinen (Finlandia): 2 titoli mondiali;
    11. Alberto Ascari (Italia): 2 titoli mondiali;
    12. Graham Hill (Inghilterra): 2 titoli mondiali;
    13. Kimi Raikkonen (Finlandia): 1 titolo mondiale;
    14. Niki Lauda (Austria): 3 titoli mondiali;
    15. Nelson Piquet (Brasile): 3 titoli mondiali;
    16. James Hunt (Inghilterra): 1 titolo mondiale;
    17. Jochen Rindt (Austria): 1 titolo mondiale;
    18. Gilles Villeneuve (Canada): nessun titolo mondiale;
    19. Jack Brabham (Australia): 3 titoli mondiali;
    20. Lewis Hamilton (Inghilterra): 1 titolo mondiale.

    gazzetta.it
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    00 27/03/2009 22:15
    mah... da una parte hanno ragione (Schumacher era decisamente poco corretto in pista), ma su alcuni piloti ho delle perplessità... Mansell 9° davanti a gente come Ascari, Hill, Lauda, Piquet per non parlare di Gilles Villeneuve! le solite classifiche inutilie del tutto casuali dei giornali inglesi, mi stupisce solo il fatto che sia arrivata dal Times, l'unico che finora aveva mostrato un po' di serietà!
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    00 27/03/2009 22:18
    Re:
    albyestop, 27/03/2009 22.15:

    mah... da una parte hanno ragione (Schumacher era decisamente poco corretto in pista), ma su alcuni piloti ho delle perplessità... Mansell 9° davanti a gente come Ascari, Hill, Lauda, Piquet per non parlare di Gilles Villeneuve! le solite classifiche inutilie del tutto casuali dei giornali inglesi, mi stupisce solo il fatto che sia arrivata dal Times, l'unico che finora aveva mostrato un po' di serietà!




    Forse sarebbe stata piu' interessante con le motivazioni di chi l'ha stilata...ma non le ho trovate...effettivamente alcune posizioni fanno riflettere...ma per un momento ho temuto di trovare Shumi primo...
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    00 27/03/2009 22:23
    Nel frattempo il mondiale inizia con le prove libere del g. p. d'australia nelle quali, come previsto, hanno volato le vetture accusate di irregolarità: Rosberg su Williams ha fatto il miglior tempo in entrambe le sessioni, staccando di un decimo il redivivo Barrichello, su Brawn Gp, e di 3 decimi Trulli, su Toyota. Le più veloci tra le "sicuramente regolari" le Red Bull di Mark Webber (4°) e Sebastian Vettel (8°). Massa a 1" e Raikkonen a 1" e 2 non fanno drammi, avendo provato la configurazione per la gara, domani dovrebbero andare più forte ma non ci si aspetta nulla oltre il 7° posto. Più preoccupato e preoccupante per i suoi tifosi Lewis Hamilton: il campione del mondo è finito 18° (su 20), appena dietro il suo compagno di squadra Kovalainen, e non sembra affatto ottimista per il fine settimana denunciando una mancanza di aderenza della sua McLaren lungo tutto il circuito.
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    00 27/03/2009 22:26

    abilità, carisma, sangue freddo, intelligenza e coraggio



    direi che Villeneuve poteva stare tranquillamente tra i primi 5 (non dico 1° perchè gli mancava un po' di concretezza) e forse il 1° posto sarebbe spettato a Senna che queste caratteristiche le aveva tutte nessuna esclusa!
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    cuix
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    00 27/03/2009 22:32
    Re:
    albyestop, 27/03/2009 22.26:


    abilità, carisma, sangue freddo, intelligenza e coraggio



    direi che Villeneuve poteva stare tranquillamente tra i primi 5 (non dico 1° perchè gli mancava un po' di concretezza) e forse il 1° posto sarebbe spettato a Senna che queste caratteristiche le aveva tutte nessuna esclusa!



    Scusa l'ignoranza...ma Clark chi e'?? Perche' primo??
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    albyestop
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    00 27/03/2009 23:15
    James "Jim" Clark Jr. OBE (Kilmany, 4 marzo 1936 – Hockenheimring, 7 aprile 1968) è stato un pilota automobilistico britannico. È considerato uno dei più grandi piloti di Formula 1 di tutti i tempi.

    L'intera carriera in Formula 1 di Clark è stata con la Lotus di Colin Chapman, per la quale ha corso dal 1960 al 1968. I primi grandi successi arrivarono nel 1963 quando la Lotus 25 con Clark alla guida vinse sette gare delle dieci in calendario, vincendo il primo Campionato del Mondo della scuderia inglese. Avrebbe vinto ancora nel 1965, anno in cui per la prima volta portò una vettura a motore posteriore a vincere la 500 Miglia di Indianapolis.

    L'anno successivo la Lotus non era competitiva a causa del nuovo regolamento che imponeva un motore da 3000 cc di cilindrata, e cominciò la stagione con la Lotus 33, dotata di un motore Coventry Climax da 2000 cc, per poi passare nel prosieguo della stagione a un complicato motore BRM H16.

    Anche nel 1967 Clark e la Lotus usarono diversi tipi di vetture e di motori: la Lotus-BRM per la prima gara in Sud Africa, poi la vecchia Lotus 33 per Montecarlo. A quel punto iniziò la collaborazione con la Ford e il Cosworth DFV, che era destinato a diventare il motore di maggior successo nella storia della Formula 1, e la prima vittoria fu appannaggio della Lotus 49 al Gran Premio d'Olanda.

    Il 1968 iniziò con la vittoria nel primo gran premio della stagione, disputatosi a Kyalami, coadiuvato da una Lotus particolarmente competitiva.
    Tutto faceva pensare ad un campionato dominato dal campione scozzese, ma il 7 aprile, durante una gara di Formula 2 (il campionato osservava quattro mesi di stop dopo la tappa sudafricana) ad Hockenheim, in Germania, Jim Clark uscì di strada con la sua auto e investì in pieno gli alberi intorno al circuito, morendo all'istante. La causa dell'incidente non è mai stata ufficialmente identificata, ma sembra sia da attribuire allo sgonfiamento di uno pneumatico posteriore.

    La sua morte fu un colpo terribile per la squadra e l'ambiente della Formula 1: Jim Clark era il pilota più forte sulla vettura più forte, e rimane inscindibile nel ricordo dai primi anni della Lotus. Il campionato 1968 sarebbe poi stato vinto dal compagno di squadra di Clark, Graham Hill.

    Durante la sua carriera in Formula 1, Clark vinse 25 Gran Premi ed ottenne 33 pole position, ma ha gareggiato e vinto con molti altri tipi di auto e in molte differenti serie automobilistiche.

    da wiki

    è stato sicuramente tra i più grandi ma forse più di senna è un po' esagerato...
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