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Robinho arrestato per stupro, lui nega

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    00 28/01/2009 19:22

    MANCHESTER - Arrestato per violenza sessuale. La polizia britannica ha fermato l'attaccante brasiliano del Manchester City Robinho nell'ambito di un'inchiesta su un presunto stupro commesso in un night club dell'Inghilterra settentrionale. Il giocatore, che nega ogni addebito, è stato rilasciato sotto cauzione.

    LUI NEGA - «Noi possiamo confermare che Robinho ha incontrato la polizia, come era stato convenuto, nel quadro di una inchiesta criminale» ha ammesso il portavoce Chris Nathaniel sul sito web del calciatore. Robinho «respinge vigorosamente qualsiasi accusa di cattiva condotta o di crimine e sarà felice di collaborare con la polizia se necessario». La polizia del West Yorkshire ha riferito all’Associated Press, senza indicare il nome del giocatore, che un uomo è stato interrogato per «una grave aggressione sessuale» avvenuta a Leeds il 14 gennaio e poi è stato rilasciato sotto cauzione. All'indomani della presunta aggressione, Robinho aveva lasciato senza autorizzazione il campo di allenamento della sua squadra a Tenerife per recarsi in Brasile, invocando una «questione familiare». Una fuga improvvisa che, inizialmente, si pensava fosse dovuta alla decisione di Kakà di non accettare la proposta di trasferimento al City e di restare al Milan. Un ritorno in patria non autorizzato che gli è costato 200.000 euro di multa da parte della società.

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    00 05/02/2009 16:22
    Altro arresto in casa City. Dopo Robinho c'è Richards
    LONDRA (Gb), 5 febbraio 2009 - Nuovi problemi con la giustizia per un giocatore del Manchester City. E dopo Robinho, accusato di stupro ai danni di una diciottenne (ma lui nega ogni addebito), questa volta a finire nei guai è stato il ventenne Micah Richards, arrestato ieri (e successivamente rilasciato su cauzione) per una presunta aggressione avvenuta la mattina del 24 dicembre fuori da un nightclub di Hale, vicino Altrincham (Manchester). Stando alla ricostruzione pubblicata dal “Sun” , il difensore sarebbe sospettato di aver assalito un diciottenne attorno alle 12,30 della vigilia di Natale.
    SMENTITA - Circostanza che lui ha, però, negato decisamente durante l’interrogatorio al quale è stato sottoposto ieri, come ha poi confermato al tabloid un portavoce del club. “Richards si è presentato alla polizia come concordato e sta cooperando attivamente per fare luce su quanto successo, ma è bene ribadire che non è stato formalmente accusato di alcunché e che lui stesso ha negato ogni coinvolgimento nella vicenda”. Le indagini, dunque, proseguono e Richards resterà libero su cauzione fino all’8 aprile prossimo. Eletto “talento dell’anno” alla sua prima esperienza con il City, nonché il più giovane difensore inglese ad essere convocato nella Nazionale maggiore (nel 2006, a 16 anni), Richards non è, però, la prima volta che finisce in pasto ai tabloid. Nel 2007 venne, infatti, immortalato in un video amatoriale mentre era impegnato in un’orgia con un amico e una ragazza nel bagno di un albergo. Ma quello di alzare le mani è un “vezzo” (si fa per dire) di molti calciatori, soprattutto Oltremanica, complice magari qualche birra di troppo al pub. Basti pensare a Joey Barton, che nel 2007 ha diviso equamente i suoi pugni fra il compagno di squadra Ousmane Dabo (finito in ospedale a maggio con il volto tumefatto e sotto choc) e un ragazzo sconosciuto (aggredito fuori da un locale di Liverpool a dicembre, episodio che gli è costato 77 giorni di galera), senza dimenticare il cazzotto tirato al tifoso dell’Everton nell’estate del 2005, la rissa con Richard Dunne di poche settimane prima e la sigaretta spenta nell’occhio del compagno Jamie Tandy alla festa di Natale dell’anno precedente. Sembra quasi di rivedere gli eccessi di un altro campione del Newcastle (dopo i problemi al City, Barton ha cambiato aria nel 2007), ovvero Paul Gascoigne, che nella sua vita non si è davvero mai fatto mancare nulla, fra alcool, droghe e scazzottate varie, come quella del settembre dello scorso anno, quando aggredì un fotografo fuori dal “Metz Experience Pub” di Dunston, Gateshead, nel tentativo di farsi aprire il locale.
    GERRARD - Ma anche il Liverpool ha pagato spesso pegno alla giustizia e se capitan Gerrard è l’ultimo e più eclatante caso (Stevie è sospettato di aver aggredito un dj in un locale di Southport nelle prime ore del 29 dicembre scorso e per questo è sotto processo e rischia una pena detentiva di 5 anni), giusto un anno fa il suo vice, Jamie Carragher, sarebbe stato coinvolto in un violento diverbio, degenerato poi in aggressione, con un uomo mentre andava all’allenamento. E che dire di Darren Ferguson, figlio del più celebre Sir Alex, nonché attuale allenatore del Peterborough United? Nell’ottobre del 2007 venne accusato di aggressione ai danni dell’ex moglie Nadine e, dopo essersi inizialmente dichiarato “non colpevole”, cambiò la sua versione nell’aprile dell’anno successivo e si beccò una multa di 1.500 sterline (poco meno di 1.700 euro). Citazione d’obbligo anche per Michael Duberry, oggi al Reading, che nel 2000, quand’era al Leeds, venne arrestato, insieme con altri 3 compagni di squadra (Jonathan Woodgate, Lee Bowyer e Antonhy Hackworth), con l’accusa di aver aggredito l’allora diciannovenne Sarfarz Najeib, di origini indiane, all’uscita di un nightclub per motivi razziali. Ma il veterano di ogni “colpo di testa all’inglese” resta George Best, che negli anni Ottanta si fece 3 mesi di galera per guida in stato di ubriachezza, aggressione a pubblico ufficiale e mancato rispetto della libertà su cauzione. Da allora, i “nipotini di Best” sono cresciuti e si sono moltiplicati.

    gazzetta.it