00 27/03/2009 00:40
Confindustria: nel 2009 Pil a -3,5% ; Disoccupazione al 9% nel 2010
La crisi quest'anno sarà più dura del previsto. Confindustria rivede al ribasso le sue stime e per il 2009 indica un Pil in calo del 3,5%. Confermata la ripresa, seppure a rilento, nel 2010 con un Pil a +0,8%. Altra nota dolente riguarda l'occupazione: tra la metà del 2008 e la metà del 2010 verranno persi 507mila posti, il 2,2% dell'occupazione totale. Il calo dei tassi e del petrolio, però aiuteranno: le famiglie risparmieranno 4mila euro l'anno.

Nel 2010 tasso di disoccupazione al 9% Tra la metà del 2008 e la metà del 2010 in Italia verranno persi 507 mila posti di lavoro, il 2,2% dell'occupazione totale. Lo sottolinea il Centro Studi della Confindustria spiegando che nel 2010 il tasso di occupazione salirà al 9%, un valore analogo a quello del 2001 (6,1% il minimo del 2007). Se si considerano anche le persone in cassa integrazione che quindi conservano formalmente il rapporto d'impiego, i lavori persi sarebbero 867 mila con un -2,8%.

Le famiglie, tra calo mutui e bollette, risparmieranno circa 4mila euro l'anno
Nonostante la crisi, per le famiglie una buona notizia c'è, grazie al calo del petrolio, e quindi al alla diminuzione delle bollette, e al calo dei tassi di interesse, e quindi alla rata dei mutui più leggera, il risparmio potrà arrivare anche a 4mila euro per nucleo familiare. In particolare, le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile risparmieranno in media nel 2009 ben 3.200 euro. Mentre il calo dei prezzi dei prodotti energetici porterà nel 2009 risparmi per le bollette delle famiglie di circa 850 euro. Nel complesso il risparmio della bolletta energetica in Italia raggiungerà i 35 miliardi di euro, quella dei mutui i quattro miliardi di euro.



Riviste al ribasso le stime di Pil: -3,5% quest'anno
La Confindustria rivede al ribasso le stime del Pil 2009. Quest'anno, secondo il Centro Studi di Viale dell'Astronomia, il prodotto interno lordo dovrebbe diminuire del 3,5% (-1,3% le stime dell'associazione degli imprenditori di dicembre). La previsione, spiega Confindustria, incorpora il ritorno alla crescita già nella seconda metà dell'anno. Per il 2010 invece si prevede una crescita dello 0,8%. Le stime per il 2009, ha spiegato il direttore del Centro Studi della Confindustria, Luca Paolazzi, risentono di quanto e' accaduto nel primo trimestre, con un calo dell'1,4% sul trimestre precedente e del 4,6% sull'anno. Nel secondo trimestre è previsto un calo dello 0,4% sul trimestre precedente e del 4,3% sull'anno mentre una lieve ripresa è attesa già per la seconda metà dell'anno con un +0,1% congiunturale nel terzo trimestre e un +0,2% nel quarto. "Noi scommettiamo - ha detto Paolazzi - nella ripresa già nella seconda parte di quest'anno, anche se all'inizio molto debole. Su questa ripresa incideranno positivamente il calo della bolletta energetica e la riduzione dei tassi d'interesse"

Il deficit/Pil salirà al 4,6%
Il deficit è destinato a salire nel 2009 al 4,6% del Pil dal 2,7% del 2008 e inizierà a rientrare (4,3%) nel 2010. Il debito pubblico cresce dal 105,8% del Pil nel 2008 al 112,5% nel 2009 fino al 114,7% nel 2010 tornando a un valore di poco inferiore al 1998. Questo "sia per l'aumento del deficit - spiega il Csc - sia per la diminuzione del Pil nominale nel 2009. I dati non includono l'acquisto dei bond delle banche come vuole la contabilità europea e come è logico giacchè non cambia il debito netto". Lo stima il Centro studi Confindustria rilevando che il peggioramento è causato "principalmente dall'andamento negativo delle entrate che registreranno una diminuzione nell'anno in corso e una lieve ripresa nel 2010. La loro incidenza sul pil resta comunque alta: 47% nel 2009 e nel 2010, dal 46,7% nel 2008".