00 03/04/2009 20:01
Corea del Nord, Obama in pressing :«Rinunci al lancio del missile»

La Corea del Nord mette a punto gli ultimi preparativi del suo missile-satellite da mandare in orbita già sabato, mentre Barack Obama insiste e dice che Pyongyang «dovrebbe» invece rinunciarvi. «Se dovesse avvenire - ammonisce il presidente americano - prenderemo le misure adeguate, la Corea del Nord deve capire che non può minacciare impunemente la comunità mondiale». È «una provocazione», aggiunge Obama, impegnato in un incontro bilaterale con l'omologo francese Nicolas Sarkozy che di fatto apre il vertice Nato a Strasburgo. «Altri Paesi sono sulla stessa linea degli Usa», spiega, lasciando intendere il ricorso a iniziative a livello di Consiglio di sicurezza dell'Onu. Un'azione che, secondo gli osservatori, avrebbe registrato il disappunto della Cina, «l'alleato» più vicino a Pyongyang, contraria all'applicazione di altre sanzioni o all'inasprimento delle attuali contro il regime comunista.

Per il premier giapponese Taro Aso e il presidente sudcoreano Lee Myung-bak il satellite può essere mandato in orbita già sabato, condizioni meteo permettendo. A poche ore dall'avvio del periodo utile del 4-8 aprile (nella fascia oraria 11-16) per completare l'operazione, torna il pressing internazionale per evitare un evento che porterebbe forti elementi d'instabilità regionale facendo salire le tensioni. A confermare le indiscrezioni di fonti militari Usa sulla imminenza del test missilistico, ci ha pensato il premier nipponico Aso per il quale il missile balistico «volerà sul Giappone» domani, sabato 4 aprile. Aso, a margine del vertice del G20 di Londra, ha detto che se così fosse sarebbero «violate le risoluzioni Onu» richiedendo «un messaggio appropriato». Racconta di aver discusso della sicurezza della regione con il presidente cinese Hu Jintao che «segue da vicino la situazione nordcoreana». Anche per il presidente sudcoreano Lee, sabato potrebbe già aversi il lancio che richiederà comunque «una forte e severa» risposta, dichiarandosi convinto che le condizioni di salute del leader nordcoreano Kim Jong-il, che ha subìto un ictus lo scorso anno, sono migliorate al punto che ora è saldamente al comando.

L'operazione, che il regime definisce «esplorazione pacifica dello spazio» per mandare in ordita un satellite sperimentale per le telecomunicazioni, sarebbe, secondo Usa, Corea del Sud e Giappone, il test di un missile a lunga gittata, il Taepodong-2, capace di montare una testata nucleare e di trasportarla fino all'Alaska e alle Hawaii. Washington, Tokyo e Seul hanno schierato unità navali super tecnologiche nel Mar del Giappone, mentre il Sol Levante ha piazzato anche gli intercettori Patriot nel nord del Paese, nell'ambito dello scudo antimissile. La tensione nella regione è alta. «Siamo pronti a difendere la sicurezza della popolazione», ha assicurato in conferenza stampa, il ministro della Difesa nipponico, Yasukazu Hamada.

(Ansa)

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