00 04/04/2009 14:35
LA SFIDA DELLA NORD COREA - Missile-satellite, «lancio imminente»

Pyongyang ha ultimato i preparativi per il lancio del satellite per le telecomunicazioni, la cui minaccia da settimane è la sfida del regime comunista alla comunità internazionale. «Il satellite sarà lanciato a breve», ha fatto sapere l'agenzia ufficiale Kcna. In realtà le intelligence americane e sudcoreane sospettano che il lancio sia un test di un nuovo missile balistico; da settimane la tensione è alle stelle e a conferma che i nervi sono tesi nella notte italiana il Giappone ha annunciato e poi smentito che il missile fosse già partito. L'autorevole Nhk, la tv pubblica nipponica, ha interrotto la regolare programmazione per annunciare quanto reso noto in un primo momento dall'esecutivo, salvo poi fare marcia indietro e spiegare, in termini abbastanza imbarazzati, l'errore.

Adesso comunque sembra tutto pronto nella zona dove dovrebbe avvenire il lancio, nella base di Musudanri, nella provincia di Hamgyeong, dove il tempo è nuvoloso e spira un vento leggero. «I preparativi per il lancio del satellite di comunicazioni sperimentale, trasportato dal vettore Unha-2, sono terminati nella piattaforma sulla costa orientale della Corea del Nord», ha reso noto l'agenzia di notizie nord-coreana. Secondo Seul, la Corea del Nord ha già installato le strumentazioni di osservazione. Il lancio del satellite - dietro cui si cela, secondo la comunità internazionale, il test di un missile intercontinentale- è legato a una prova di forza interna con cui Kim Jong-il, sopravvissuto a un ictus lo scorso agosto, cerca di imporre al potere uno dei propri figli, come il padre del «caro leader» fece con lui stesso. Con una gittata di 6.700 chilometri, il Taepodong-2 è teoricamente capace di raggiungere il territorio dell'Alaska e da settimane la comunità internazionale è in allarme. Tokyo ha dispiegato batterie di Patriot e tre cacciatorpediniere di classe Aegis armati di sistemi di intercettazione del missile nel mar del Giappone dove già incrociano navi da guerra sudcoreane e statunitensi.

corriere.it