00 26/04/2009 01:17
Fiat-Opel, Barroso: saremo imparziali. Chrysler, ok dal sindacato canadese
BRUXELLES (BELGIO) - «Se la Commissione europea fosse coinvolta nell'esame dell'operazione Fiat-Opel, il presidente dell'esecutivo Ue Josè Manuel Barroso garantirà un approccio collegiale e corretto da parte di tutta la commissione. Nel corso di tutto il suo mandato, la Commissione, cosciente dell'importanza economica e sociale dell'industria dell'automobile in Europa, si è impegnata in favore dell'avvenire di questa industria»: lo afferma il portavoce della Commissione Ue Johannes Laintemberger, interpellato a proposito delle dichiarazioni fatte venerdì dal Commissario Ue all'industria, il tedesco Guenter Verheugen sull'eventuale operazione Fiat-Opel, che hanno suscitato le vive proteste della Fiat e dell'Italia.

CONSENSO - «C'è un consenso all'interno del collegio dei commissari che in un momento di crisi economica e finanziaria attuale, tutte le piste di soluzione devono essere esaminate in modo aperto e costruttivo. Come ovvio, questo esame incombe prima di tutto alle parti interessate», chiarisce oggi Laitenberger.

CONTRARIO IL GOVERNATORE DELL'ASSIA - Riguardo al possibile ingresso della Fiat nel capitale della Opel (General Motors), il governatore dell'Assia Roland Koch (Cdu) ha ribadito la sua contrarietà. Intervistato dal quotidiano Hamburger Abendblatt, Koch, che guida il Land dove si trova il quartier generale della controllata Gm, ha detto che la «Fiat ha problemi simili a quelli della Opel», sottolineando che anche Torino «dovrà ridurre la capacità per sopravvivere». Prima di un'eventuale acquisizione, ha aggiunto, «la Fiat dovrebbe dissipare i dubbi che sarà solo la Opel a pagare».

SALVATAGGIO CHRYSLER - Intanto è accordo fatto tra la Chrysler e il sindacato canadese CAW per l'abbattimento del costo del lavoro, nell'intento di salvare la casa automobilistica dalla bancarotta. Lo hanno riferito fonti del sindacato. L'accordo, che sarà sottoposto al giudizio dei lavoratori nel prossimo fine settimana, è una delle molte intese che la società dovrà raggiungere entro la prossima settimana per guadagnarsi nuovi aiuti dal governo americano ed evitare la liquidazione. «I rappresentanti della Chrysler - ha detto il leader sindacale Ken Lewenza - ci hanno detto che non ci sono ancora tutti i numeri per evitare il fallimento. Perciò facciamo appello a tutti gli azionisti negli Stati Uniti - ha aggiunto - perché i sacrifici siano equamente distribuiti». La Chrysler, che ha continuato a produrre fino all'inizio dell'anno grazie ad un prestito da 4 miliardi di dollari da parte del governo Usa, ha tempo fino alla fine di questo mese per siglare l'alleanza con la Fiat e ottenere concessioni dai propri creditori e sindacati, pena un taglio dei finanziamenti governativi.

corriere.it