L'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che il nuovo virus H1N1 ha causato una pandemia di influenza, alzando a sei, il massimo, il livello di allerta. Lo ha annunciato il governo svedese con un comunicato. Si tratta della prima pandemia dal 1968. Finora i casi di contagio registrati in 74 Paesi sono oltre 27mila, con 141 decessi. Il livello sei segnala un aumento dell'estensione geografica della diffusione del virus.
Dopo l'aumento nel mondo di casi di nuova influenza, causata dal virus H1N1, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso di riunire a Ginevra un comitato di esperti per stabilire se sia il caso di alzare il livello di allarme a sei, il massimo, di fronte a questa malattia. Di solito si parla di pandemia quando la trasmissione del virus è avvenuta da uomo a uomo in almeno due diverse regioni del mondo, scrive la Bbc. Secondo i dati Oms, nel mondo sono già morte 141 persone sui 27.737 casi accertati.
L'ultima pandemia risale al 1968 e si trattò di un'influenza, rintracciata per la prima volta a Hong Kong, che uccise quasi un milione di persone. Proprio questo territorio cinese a statuto speciale ha deciso di chiudere da domani e per due settimane tutti gli asili e le scuole elementari dopo la scoperta di 12 scolari positivi al virus. In tutto sono una cinquantina i casi confermati sul territorio. Ma è stato soprattutto dopo il rapido aumento di casi in Australia, oltre 1200 in poche settimane, che l'Oms ha convocato la riunione.
La nuova influenza ha iniziato a diffondersi in aprile dal Messico. In pochi mesi si è estesa in 74 paesi infettando migliaia di persone. Dichiare lo stato di pandemia non significa che il virus è più mortale, precisa un esperto alla Bbc, ma che gli Stati devono adottare misure ulteriori per impedire che la malattia continui a propagarsi. Ciò potrebbe anche velocizzare la produzione di vaccini validi.
Febbre suina,primo morto in Europa.
E' una donna deceduta in Scozia.
Una donna, mamma da pochi giorni, contaminata con il virus A/H1N1, è morta in un ospedale scozzese. La paziente è la prima vittima fuori dal continente americano, secondo i dati messi a disposizione dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Prima dell'annuncio, il morbo aveva ucciso 145 persone, 108 delle quali in Messico. Gli altri decessi si sono avuti in Canada, Cile, Colombia, C. Rica, Guatemala, Repubblica dominicana e Usa.
La persona deceduta era una delle dieci ricoverate in un ospedale di Glasgow. In Scozia le persone contagiate sono quasi 500; nella giornata domenica sono stati confermati 35 nuovi casi.
La 38enne all'inizio di giugno aveva dato alla luce il suo bimbo mentre era ricoverata in ospedale per l'infezione. Lo riporta la stampa britannica. La neomamma si trovava in terapia intensiva al Royal Alexandra Hospital di Paisley, vicino a Glasgow. Le autorità sanitarie hanno spiegato che soffriva già di problemi di salute. Il virus della nuova influenza potrebbe dunque non essere stata l'unica causa del decesso, il primo al di fuori delle Americhe. Il bebè, nato dopo 29 settimane di gravidanza, è risultato negativo ai test per il virus H1N1.