Una sola partecipante al concorso: arriva seconda ...

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2010 21:29
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19/03/2009 19:54

Bambini intossicati dalle card puzzolenti - Le figurine «Skifidol Puzz» provocano nausea e bruciore

Invece di giocare all'album delle figurine sono finiti all'ospedale. Sedici alunni e un'insegnante di scuola elementare sono rimasti intossicati questa mattina nella scuola europea Altiero Spinelli di Torino, dalle figurine «Skifidol Puzz». Lo hanno appurato i funzionari della Asl intervenuti per accertare le cause del bruciore agli occhi e del mal di gola che accusavano i giovani studenti e la loro insegnante.

Le carte puzzolenti, infatti, emanano odori nauseabondi come vomito, uovo marcio ed escrementi quando vengono grattate e anche se sulla bustina è scritto che il prodotto è consigliato ai maggiori di 12 anni, neanche gli adulti ne rimangono immuni. In mattinata, quando ancora non si conoscevano le cause dell'irritazione, la scuola era stata evacuata per misure precauzionali e nel pomeriggio altri diciassette bambini sono stati visitati sempre per irritazioni a occhi e gola.

Vera e propria novità del momento, le card degli Skifidol rappresentano personaggi «brutti e impenitenti» che anche sono «maleducati ti fanno scompisciare», come è scritto nel sito internet. I nomi? «Valentino Nasofino», «Ciruzzo Mispruzzo», «Raffaella Ascella».... E si presentano anche, come «Donata Stonata» che dice: «Entro in scena e sono subito oscena. Intonando un “la bemolle” smoccolo roba verde e molto molle».

Sulle chat i ragazzi si scambiano opinioni: «Ma io mi domando cosa c'è di così tanto divertente nel collezionare le card degli Skifidol?poi grattare per sentire la puzza...cosa non si fa per vendere al giorno d'oggi!che ne pensate?». Risposta più votata su Yahoo: «Anche coi Puzzones ci giocavano un sacco, poi dopo un mese nessuno li usava più! Resisti ancora poco e vedrai che spariranno!». Dell'episodio è stato informato il magistrato di turno, Gianfranco Colace mentre tutti gli intossicati sono stati dimessi dall'ospedale e stanno bene.

corriere.it
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20/03/2009 17:31

Re: Bambini intossicati dalle card puzzolenti - Le figurine «Skifidol Puzz» provocano nausea e bruciore
cuix, 19/03/2009 19.54:


Invece di giocare all'album delle figurine sono finiti all'ospedale. Sedici alunni e un'insegnante di scuola elementare sono rimasti intossicati questa mattina nella scuola europea Altiero Spinelli di Torino, dalle figurine «Skifidol Puzz». Lo hanno appurato i funzionari della Asl intervenuti per accertare le cause del bruciore agli occhi e del mal di gola che accusavano i giovani studenti e la loro insegnante.

Le carte puzzolenti, infatti, emanano odori nauseabondi come vomito, uovo marcio ed escrementi quando vengono grattate e anche se sulla bustina è scritto che il prodotto è consigliato ai maggiori di 12 anni, neanche gli adulti ne rimangono immuni. In mattinata, quando ancora non si conoscevano le cause dell'irritazione, la scuola era stata evacuata per misure precauzionali e nel pomeriggio altri diciassette bambini sono stati visitati sempre per irritazioni a occhi e gola.

Vera e propria novità del momento, le card degli Skifidol rappresentano personaggi «brutti e impenitenti» che anche sono «maleducati ti fanno scompisciare», come è scritto nel sito internet. I nomi? «Valentino Nasofino», «Ciruzzo Mispruzzo», «Raffaella Ascella».... E si presentano anche, come «Donata Stonata» che dice: «Entro in scena e sono subito oscena. Intonando un “la bemolle” smoccolo roba verde e molto molle».

Sulle chat i ragazzi si scambiano opinioni: «Ma io mi domando cosa c'è di così tanto divertente nel collezionare le card degli Skifidol?poi grattare per sentire la puzza...cosa non si fa per vendere al giorno d'oggi!che ne pensate?». Risposta più votata su Yahoo: «Anche coi Puzzones ci giocavano un sacco, poi dopo un mese nessuno li usava più! Resisti ancora poco e vedrai che spariranno!». Dell'episodio è stato informato il magistrato di turno, Gianfranco Colace mentre tutti gli intossicati sono stati dimessi dall'ospedale e stanno bene.

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I Nas sequestrano le Skifidol Puzz
MILANO - I carabinieri del Nas stanno sequestrando in tutto il Piemonte, a scopo cautelativo, le Skifidol Puzz, le figurine puzzolenti che, a Torino, avrebbero fatto stare male gli studenti della scuola elementare Altiero Spinelli. Analoghi sequestri sarebbero in corso, sempre da parte dei Nas, anche in altre regioni d'Italia. I militari dell'Arma, incaricati dal pm Raffaele Guariniello che indaga sulla vicenda, suggeriscono ai distributori di sospendere la vendita delle carte sino a quando non saranno completate le analisi.


LA REPLICA DELLA GEDIS - Maurizio Corti, amministratore delegato della casa editrice delle figurine, la Gedis, si dice tranquillo. «Siamo certi dell'assoluta atossicità delle carte. Sono in vendita da gennaio e mai prima d'ora abbiamo registrato reclami. La puzza che emanano deriva da essenze profumate atossiche che rispettano la normativa UNI EN 71, prodotte dalla Druckfarben di Albino, l'azienda Italiana leader nel settore nelle essenze profumate per la stampa, che le ha in catalogo da tempo. Crediamo che quanto accaduto sia frutto di un effetto autosuggestivo determinato dalla giocosità del prodotto Skifidol più che da elementi di pericolosità inesistenti. Attendiamo serenamente i risultati delle analisi che il pm Guariniello ha disposto. Queste carte che noi distribuiamo, ideate dall'Officina Comunicazione di Andrea Marchesi, sono state prodotte e imbustate dall'azienda Toncar di Muggiò: nessuno degli 30 operai che hanno lavorato a contatto con le Skifidol ha manifestato al cun tipo di problema».

Vendute al costo di 1 euro a bustina, le Skifidol, se strofinate, emanano odori nauseabondi. 150 i soggetti rappresentati dai nomi evocativi - Mirko Marcione, Otto Sboccadibotto, Lollo Cacamollo - che promettono «la puzza più fetente».

corriere.it
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20/03/2009 18:54

mah...

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22/03/2009 22:09

Aspirante ladro tenta di derubare una palestra di Tae Kwon Do
Un aspirante ladro ha tentato di derubare una palestra con un piano forse un po’ ingenuo: entrare negli uffici senza farsi notare, raccogliere un po’ di bottino, uscire senza farsi notare. Quel che non aveva tenuto conto, era che avrebbe dovuto affrontare un maestro di arti marziali.

David Kang stava dando lezioni di Tae Kwon Do quando ha sentito rumori provenire dal suo ufficio: insospettito, è subito andato a vedere e ha trovato uno sconosciuto che rovistava nei cassetti. Senza troppi problemi lo ha immobilizzato, ma il ladro è riuscito a fuggire mentre Kang chiamava la polizia: una fuga che però è durata pochi secondi, infatti Kang ha subito riacciuffato il ladro, bloccandolo fino all’arrivo della polizia.

Fresnobee.com

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23/03/2009 13:42

Mette tranquillanti nel caffè del capo: “ha bisogno di rilassarsi…”
Una donna di Bryant, Arkansas, è stata arrestata con l’accusa di aver messo di nascosto dei tranquillanti nel caffè del suo capo, il veterinario John Duckett alla Reynolds Road Animal Clinic. Duckett si è subito accorto che qualcosa non andava dopo aver bevuto il caffè e la polizia, intervenuta, ha subito individuato una 24enne addetta alla pulizia delle gabbie come principale sospettata.

La ragazza ha ammesso di avere messo dei tranquillanti nel caffè di Duckett, ma ha spiegato di averlo fatto perché sentiva che lui avesse bisogno di rilassarsi. La giovane ora rischia una condanna per tentate lesioni.

Fresnobee.com

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Chiedono un aumento: il capo li uccide
Che una richiesta di aumento dello stipendio venga negata, magari anche a male parole, è spesso in preventivo. Ma non è certo comune, fortunantamente, che il capo passi all’eliminazione fisica di chi ha chiesto l’aumento.

Eppure, questo è quanto avvenuto a East Point, in Georgia, dove Rolandas Milinavicius, titolare di una concessionaria di auto, di origine lituana, ha ucciso Inga Contreras e Martynas Simokaitis, suoi dipendenti (anch’essi di origine lituana), che avevano chiesto un aumento della paga.

Milinavicius è stato arrestato, e dopo alcuni giorni ha confessato il delitto, giustificandolo con lo stress a causa dei problemi finanziari e con il fatto che non era la prima volta che i due gli chiedevano più soldi.
CNN

...il dolce e soave mondo del lavoro...
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31/03/2009 00:38

Dalla Cina, il telefonino che fa la barba

State per andare al lavoro e vi accorgete di aver dimenticato di fare la barba? Presto non sarà più un problema, grazie all’ultima novità made in Cina. Si tratta di Cool758, il primo telefonino che è anche rasoio elettrico. Non è una delle tante “bufale” che circolano in Rete e il sito cinese Shanzhaiji ha pubblicato anche le prime foto.

Questo originale telefonino, già ribattezzato “razorphone”, costa 112 dollari ed è disponibile in tre colori. Per radersi è sufficiente togliere il tappo sulla zona inferiore. Il peso non è eccessivo, appena 120 grammi e le dimensioni non superano quelle di un normale smartphone. Dal punto di vista tecnologico, Cool758 è un telefono Gsm/Gprs quadribanda, con un display touchscreen da 2.6 pollici e risoluzione 240×360, incorpora una fotocamera da 2.0 megapixel, ha lo slot per la memory card, il bluetooth, consente la gestione di due sim card contemporaneamente ed ha anche la radio Fm incorporata, per ascoltare la musica mentre ci si fa la barba. Per consentire l’utilizzo come rasoio, che sfrutta la tecnologia Philips, il cellulare dispone di una batteria sovradimensionata da 2800mAh. La confezione contiene anche lo spazzolino per pulire la testina. Al momento non sappiamo ancora se “razorphone” verrà realizzato anche in una veste internazionale o se resterà un’esclusiva cinese ma una cosa è certa: da qui al famigerato telefono che “fa il caffè” il passo è breve!

tgcom.it
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03/04/2009 21:01

..un paio di news dalla Germania..

Germania: sollecito di pagamento per il canone TV, ma è morto da 450 anni
Le cartelle pazze sembra non siano un’esclusiva dell’Italia. In Germania, infatti è stato inviato un sollecito di pagamento all’attenzione di Adam Ries. Solo che Adam Ries è un matematico tedesco vissuto tra il 1492 e il 1559. L’abitazione dove è stato inviato il sollecito è effettivamente quella di Ries, ma ora è sede di un museo in suo onore.

I responsabili del museo hanno risposto al sollecito spiegando che il sollecito era errato, dato che potrà essere vero che Ries non ha mai pagato il canone TV, ma questo è dovuto al fatto che non aveva la televisione, dato che nel XVI secolo non era ancora stata inventata. Ciononostante, sembra che succesivamente siano stati inviati ulteriori solleciti.

Reuters


Pensano che ci sia un cadavere in decomposizione ma è puzza di piedi
Gli inqulini di un palazzo di Kaiserslautern, in Germania, hanno chiamato la polizia a causa del fetore che proveniva da un appartamento del condominio che, unito alla cassetta della posta non svuotata e dalle serrande chiuse da qualche giorno, li aveva convinti che il proprioetario dell’appartamento era morto e il suo cadavere era in avanzata decomposizione.

Grande sorpresa per la polizia quando invece, introdottasi nell’appartamento, ha trovato l’uomo vivo e vegeto, che dormiva tranquillamente. Sul rapporto depositato in centrale, gli agenti hanno spiegato che il falso allarme è stato causato dall’insopportabile puzza dei piedi dell’inquilino, peraltro aggravata dal fatto che calzini e biancheria intima sporca erano stati ammassati in un angolo dell’appartamento.
TgCom

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07/04/2009 17:11

Prima di rapinare il negozio, telefona per sapere se ci sono soldi nella cassa
Probabilmente era stufo di fare pericolose rapine portandosi a casa un bottino di pochi dollari. Per questo motivo un rapinatore di Windsor, Ontario (identificato poi come il quarantenne Daniel Glen) ha pensato bene di telefonare prima del colpo al negozio che intendeva rapinare, un piccolo supermercato, per chiedere quanto denaro ci fosse nalla cassa. L’uomo avrebbe anche chiesto al commesso di mettere il denaro in un sacco e di farglielo trovare pronto per il suo arrivo.

Inevitabilmente, il commesso che ha risposto al telefono si è insospettito dell’insolita domanda, e Glen quando è arrivato a tentare la rapina ha trovato la polizia ad attenderlo.
Sembra però che non fosse il primo tentatativo, e sembrerebbe che altre volte Glen abbia avuto successo nei suoi colpi, trovando probabilmente commessi più ingenui o impressionabili…

Canwest News Service

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07/04/2009 17:31


Probabilmente era stufo di fare pericolose rapine portandosi a casa un bottino di pochi dollari. Per questo motivo un rapinatore di Windsor, Ontario (identificato poi come il quarantenne Daniel Glen) ha pensato bene di telefonare prima del colpo al negozio che intendeva rapinare, un piccolo supermercato, per chiedere quanto denaro ci fosse nalla cassa. L’uomo avrebbe anche chiesto al commesso di mettere il denaro in un sacco e di farglielo trovare pronto per il suo arrivo.



altro che arsenio lupin!
[Modificato da albyestop 07/04/2009 17:32]
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13/04/2009 13:51

Tenta rapina in banca, ma arriva dopo l’orario di chiusura
Un aspirante rapinatore ha tentato una rapina in una banca di Liberty, Pennsylvania, ma è arrivato troppo tardi, quando questa era già chiusa. L’uomo, identificato dalla polizia come il ventottenne Christopher Allen Koch, aveva già indossato una maschera e impugnato la pistola, ma quando ha tentato di entrare in banca alle 12.01, la banca aveva appena chiuso e le porte non erano più aperte.

L’uomo ha dovuto quindi tornare sui suoi passi per una goffa fuga, ma è stato facilmente catturato dalla polizia poiché gli impiegati hanno preso il numero di targa della sua auto, che aveva lasciato appena fuori l’ingresso: peraltro, si erano già insospettiti perché l’uomo per diversi minuti aveva atteso nel parcheggio della banca dentro all’auto.

L’uomo è stato denunciato per tentata rapina e porto d’armi illegale.

Metro.co.uk

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18/04/2009 02:16

Tenta rapina ad agenzia di pompe funebri: per fuggire alla polizia cerca di fingersi morto
Un 23enne è stato arrestato qualche tempo fa a Burjassot, una cittadina alle porte di Valencia, mentre tentava un furto in un’agenzia di pompe funebri. Gli abitanti della zona hanno però dato l’allarme quando, svegliati dai rumori, hanno visto il giovane forzare l’ingresso dell’agenzia in piena notte.

La polizia è immediatamente intervenuta, e il ladro, nel tentativo di evitare la cattura, si è infilato in una bara vuota nella speranza di farsi passare per un cadavere. La cosa non ha però funzionato: la polizia si è immediatamente insospettita quando ha visto il “corpo” vestito con abiti sporchi e stropicciati, decisamente insoliti per una sepoltura. Quando si sono avvicinati, gli agenti si sono accorti che il giovane respirava, cosa ancora più insolita per un cadavere. Inevitabile a questo punto l’arresto.

I proprietari dell’agenzia hanno dichiarato di essere rimasti perplessi dal tentativo di furto, perché nei locali non vengono tenuti valori di alcun tipo.

Officer.com

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26/04/2009 01:26

Jill, la donna che ricorda tutto. Per gli scienziati è un mistero

NEW YORK - Una memoria di ferro, a cui non sfugge neppure il più piccolo, insignificante particolare. Come il giorno della settimana di una data di più di 20 anni fa, se faceva bel tempo o pioveva, o il giorno esatto in cui si è schiantato lo shuttle Challenger. La perfezione, insomma.

Esiste una donna che ricorda tutto: si chiama Jill Price, ha 43 anni, e, da quando il suo caso è stato scoperto, nel 2006, sta facendo spaccare la testa agli scienziati, alla ricerca di una spiegazione plausibile per questa sua abilità straordinaria. Una benedizione, di certo, ma anche una condanna: l'impossibilità di dimenticare. L'ultima, in ordine di tempo, ad occuparsi di lei è stata la rivista Wired, con un lungo servizio uscito pochi giorni fa.

Jill Price continua a far parlare di sè e della sua "condizione", per cui è stato coniato un nuovo termine scientifico: sindrome ipertimestica, ovvero, in parole povere, memoria eccezionale. La sua capacità di ricordare tocca tutti i campi: se le si chiede cosa successe il 16 agosto 1977 non solo ricorda che quel giorno morì Elvis Presley, ma anche che venne passata una legge sulle tasse in California. Che il 25 maggio dell'anno successivo un aereo cadde a Chicago, o che il 30 agosto 1978 fu la prima volta in assoluto in cui portò l'auto a far lavare. Alcuni di questi eventi possono aver avuto un significato particolare per lei, altri certamente no. Ma sulle sue straordinarie capacità gli scienziati continuano a discutere, lontani dall'aver risolto il puzzle.

Di Jill si parlò per la prima volta in un articolo scientifico pubblicato nel 2006 sulla rivista Neurocase dal dottor James McCaugh, uno dei principali esperti del mondo in materia di memoria, dapprima scettico, poi sempre più intrigato dal mistero. Tanto da coinvolgere altri due colleghi dell'Università di Irvine, in California, Elizabeth Parker, professore di neurologia e psichiatria, e Larry Cahill, professore associato di neurobiologia e comportamento, che hanno sottoposto la donna ad una serie di test.

Da quel momento Jill è finita sui più grandi network tv - Abc in testa - e quotidiani, dal Wall Street Journal a Usa Today, senza contare i talk show, da Oprah a 20/20. Ci sono altri testimonianze in letteratura scientifica di persone con una memoria prodigiosa - un caso per tutti, quello dell'uomo "che non dimenticava nulla", descritto dal neuropsicologo russo Aleksandr Lurija in un libro che ha ispirato poi Oliver Sacks - ma Jill, sostengono McCaugh e colleghi, è unica. Altri hanno una memoria eccellente, ma solo in alcuni campi, dallo sport all'arte. Altri ancora sono in grado di memorizzare all'istante un complicato brano musicale, ma hanno magari difficoltà nelle più semplici attività quotidiane. Jill, invece, ha una vita del tutto normale. E non scorda nulla.

Per dare una spiegazione a questa memoria eccezionale, i ricercatori hanno indagato in direzioni diverse, vagliando numerose ipotesi. Finora però non sono arrivati a nessuna conclusione certa. Una cosa, comunque, è sicura: Jill ama l'ordine, e presenta tendenze compulsive. Ogni cosa, in casa sua, deve avere un posto preciso. Lo stesso, forse, accade nel suo cervello, capace di catalogare in modo infallibile un'enorme quantità di dati.

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05/05/2009 16:05

Cina, non fumatori "multati"


Alla faccia del salutismo e della lotta al fumo, arriva dalla Cina una notizia che ha dell'incredibile. In una contea dello sconfinato Paese asiatico, quella di Gong'an, l'amministrazione è pronta ad adottare un discutibile provvedimento per stimolare l'economia locale: "obbligare" i lavoratori della regione a fumare, pena una multa. Per il governo locale, le tasse sulle sigarette fanno troppo bene alle casse pubbliche per non approfittarne.

L'obiettivo in termini generali è già stato fissato. Per evitare spiacevoli ammende, si dovranno consumare almeno 230mila pacchetti di sigarette locali ogni anno. Non è chiaro se sia stata fissata una quota-pacchetti pro capite. Quel che si sa è che l'economia di Gong'an - che si trova nella provincia di Hubei - si regge per buona parte sulla tassa imposta sulle "bionde".

Da qui la decisione di "imporre" il fumo per legge. Con buona pace dei dati allarmanti sul fumo nel Paese. Secondo quanto riporta "The Global Times", in Cina ci sono 350 milioni di fumatori e, ogni anno, sono milioni le persone che muoiono per malattie causate da danni legati al tabacco. Il governo cinese ha dichiarato perfino di voler incentivare i cittadini a smettere. La decisione di Gong'an va decisamente in controtendenza.

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06/05/2009 00:30

Amanti focosi, restano "attaccati"
Cassiera lei e guardia giurata lui, entrambi sposati e con prole, da tempo erano amanti. Ma la loro ultima performance erotica, nelle toilette del centro commerciale della Bergamasca dove entrambi lavorano, è diventata un incubo per entrambi. Qualcosa, infatti, è andato storto, e i due sono rimasti attaccati. Alla fine, disperati, hanno dovuto chiedere aiuto al 118 che, ancora avvinghiati, ha trasportato i due amanti all'ospedale.

Tutto è cominciato, riferisce la "Gazzetta dell'Adda", quando la cassiera, appena terminato il turno di lavoro, ha cercato il suo amante: la guardia giurata ha detto ai colleghi che si sarebbe allontanato qualche minuto per un caffè e ha raggiunto la donna in un bagno. Qui la loro passione ha preso il sopravvento, e i due si sono avventurati in un rapporto anale. Ma qualcosa è andato decisamente storto, e i focosi amanti non sono più riusciti a staccarsi.

Dopo diversi, inutili tentativi, i due hanno dovuto chiedere soccorso al 118: gli infermieri, non senza parecchio imbarazzo, hanno caricato i due sull'ambulanza dopo averli opportunamente nascosti sotto un telo durante il trasporto in barella, e li hanno trasportati all'ospedale per l'operazione di distacco.

L'arrivo dell'ambulanza al centro commerciale, però, non è passato inosservato: attorno all'autolettiga si è infatti radunata una folla di curiosi. Tra questi anche il marito della cassiera, che con il figlio si era recato al supermercato per fare la spesa e stava attendendo la fine del turno della consorte. Quando si è accorto che sotto il telo c'era la moglie e che "incollato" a lei c'era un altro uomo, è svenuto ed è stato soccorso dal personale del 118.

Pochi minuti dopo il malcapitato si è ripreso, e i presenti hanno dovuto faticare non poco per evitare che compisse una follia. Oltre alla scoperta in flagrante e all'imbarazzante figura, la scappatella dei due amanti si è quindi conclusa anche con il licenziamento in tronco della guardia. La cassiera, invece, si è salvata, almeno dal punto di vista lavorativo, poiché al momento dell'"incidente" non era più in servizio.

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[SM=g1336772] Idoli indiscussi!!!!!!!!!
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18/05/2009 17:29

Usa: donna dà alla luce due gemelli figli di due padri diversi


WASHINGTON - Mia Washington, una neo-mamma texana ha partorito due gemelli concepiti con due padri diversi. La donna ha ammesso di esser stata infedele e di aver avuto un rapporto sessuale con un altro partner. Per questo i medici pensano che i due ovuli sono stati fecondati dallo sperma di entrambi gli uomini. «Ho due gemelli, ma hanno padri diversi», ha detto Washington a Fox News. La donna e il suo compagno Jame Harrison hanno fatto il test del Dna e hanno scoperto che i due gemelli, Justin e Jordan di 11 mesi, hanno diverse caratteristiche. «Di tutte le persone in America e di tutte le persone nel mondo, doveva accadere proprio a me. Sono molto scioccata», ha detto la mamma.

IL TEST - Secondo il test di paternità, c'è un 99,999 per cento di possibilità che Justin e Jordan non abbiano lo stesso padre. I medici del laboratorio hanno dichiarato di non aver mai visto un risultato di questo tipo e non si aspettano di vederne un altro simile. «È veramente incredibile. La maggior parte delle persone - ha detto Genny Thibodeaux, presidente della Clear Diagnostics - non crede che possa succedere, ma è possibile». In tutto il mondo sono stati registrati pochissimi casi simili che i medici chiamano superfecondazione eteropaternale, che succede quando la madre rilascia ovuli multipli e quando ha rapporti con due uomini nello stesso periodo. Lo sperma può infatti fecondare due diversi ovuli. Il fidanzato di Mia le ha perdonato l'infedeltà e continuerà a crescere entrambi i bambini come suoi. I due hanno pianificato di spiegare ai due gemelli la situazione quando avranno l'età per capire, ma non hanno intenzione di convolgere l'altro padre.

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21/05/2009 19:14

Banca per errore accredita milioni di dollari, coppia prende i soldi e scappa

Una coppia di gestori di una stazione di servizio della Bp di Rotorua, in Nuova Zelanda, aveva chiesto alla banca Westpac un mutuo per 10 mila dollari neozelandesi (circa 4.600 euro). Per errore la banca ha loro accreditato a Leo Gao e alla sua fidanzata australiana Cara Young una somma mille volte superiore, cioè 10 milioni di dollari (4,6 milioni di euro). Al posto di andare a parlare con il direttore della filiale per far notare i tre zeri in più, l'8 maggio la coppia ha preso 6 milioni dal conto ed è sparita. Ora la polizia è sulle loro tracce, anche se teme che i due abbiano lasciato la Nuova Zelanda, diretti forse in Cina o in Corea del sud e infatti ha avvertito anche l'Interpol.


INDAGINI - Le indagini però potrebbero richiedere parecchio tempo, ha ammesso il sergente della polizia neozelandese David Harvey. La Westpac (che è già riuscita a recuperare 4 milioni di dollari) ha dichiarato di aver avviato una «vigorosa azione penale e civile per il recupero della somma», e non ha rilasciato dichiarazioni sulle cause del disguido, ma ha ricordato che il denaro trasferito per errore in un conto non entra in alcun modo nella proprietà del titolare del conto stesso.

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24/05/2009 21:36

Re: Usa: donna dà alla luce due gemelli figli di due padri diversi
cuix, 18/05/2009 17.29:



WASHINGTON - Mia Washington, una neo-mamma texana ha partorito due gemelli concepiti con due padri diversi. La donna ha ammesso di esser stata infedele e di aver avuto un rapporto sessuale con un altro partner. Per questo i medici pensano che i due ovuli sono stati fecondati dallo sperma di entrambi gli uomini. «Ho due gemelli, ma hanno padri diversi», ha detto Washington a Fox News. La donna e il suo compagno Jame Harrison hanno fatto il test del Dna e hanno scoperto che i due gemelli, Justin e Jordan di 11 mesi, hanno diverse caratteristiche. «Di tutte le persone in America e di tutte le persone nel mondo, doveva accadere proprio a me. Sono molto scioccata», ha detto la mamma.

IL TEST - Secondo il test di paternità, c'è un 99,999 per cento di possibilità che Justin e Jordan non abbiano lo stesso padre. I medici del laboratorio hanno dichiarato di non aver mai visto un risultato di questo tipo e non si aspettano di vederne un altro simile. «È veramente incredibile. La maggior parte delle persone - ha detto Genny Thibodeaux, presidente della Clear Diagnostics - non crede che possa succedere, ma è possibile». In tutto il mondo sono stati registrati pochissimi casi simili che i medici chiamano superfecondazione eteropaternale, che succede quando la madre rilascia ovuli multipli e quando ha rapporti con due uomini nello stesso periodo. Lo sperma può infatti fecondare due diversi ovuli. Il fidanzato di Mia le ha perdonato l'infedeltà e continuerà a crescere entrambi i bambini come suoi. I due hanno pianificato di spiegare ai due gemelli la situazione quando avranno l'età per capire, ma non hanno intenzione di convolgere l'altro padre.

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Gemelli nati da padri diversi
La madre: "Sono scioccata"


NEW YORK - Si era accorta che i suoi due figli - Justin e Jordan - presentavano tratti del volto diversi e per questo aveva richiesto i test della paternità. Mai però la texana Mia Washington si sarebbe aspettata che il risultato avrebbe dimostrato che i due gemelli sono nati da due padri diversi. In fondo, c'era solo lo 0,01% di possibilità.

Il clamoroso esito del test si spiega con la presenza di due ovuli fecondati da due sperma diversi. Persino gli scienziati del laboratorio del Dna di Dallas ne sono rimasti sorpresi e hanno definito pazzesca la situazione.

Sorpresa, lo è anche la 20enne Mia Washington la madre dei gemelli, costretta a confessare al marito tradito di avere avuto un'altra relazione. "Sono scioccata - ha detto Mia -, di tutte le persone che ci sono in America e nel mondo, proprio a me doveva capitare...".

Ma nonostante l'incredibile situazione la ragazza può anche tirare un sospiro di sollievo: "Sono fortunata perché James - il nome dell'uomo tradito - mi vuole davvero bene e mi ha perdonata. Quando Justin e Jordan diventeranno grandi gli racconteremo la verità". Contando sul fatto che spesso la verità supera le fantasie più incredibili. Come questa.

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Tenta record sesso orale ma sviene

Ha tentato di battere il record mondiale di sesso orale con più di 200 uomini, ma giunta al 75mo ha avuto uno svenimento ed ha dovuto interrompere il tentativo. Protagonista della singolare prova hard è stata una pornostar di Amburgo, di 19 anni, in arte Cora, che aveva convocato una nutrita schiera di uomini nel pornolocale. La gara era iniziata bene per la 19enne ma poi forti giramenti di testa l'hanno costretto a rinunciare al tentativo.

Il locale "Sexy Heaven", teatro della prova, si trova in un famoso quartiere a luci rosse di St. Pauli. Secondo la "Bild", l'esercizio erotico si è svolto in maniera anonima, con Cora che uno dopo l'altro ha cominciato ad occuparsi attraverso un foro (Glory Hole) degli uomini posti dietro una parete.

Tutto è andato avanti secondo i piani per i primi 50 minuti, ma poi il cuore di Cora ha cominciato a fare le bizze e la ragazza ha avvertito forti giramenti di testa. A dichiararsi comunque soddisfatto del risultato è stato il manager della pornostar.

tgcom.it

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27/05/2009 00:41

Usa, vietato sorridere nelle foto per la patente
NEW YORK - Facce serie, espressioni neutre: niente sorrisi. Oltre ai soliti divieti stradali, gli aspiranti possessori di una patente negli Stati Uniti devono ora rispettare anche questa indicazione: al momento della foto devono esibire una «espressione facciale neutra». La strana direttiva è stata approvata in Arkansas, Indiana, Nevada e Virginia, dove gli uffici della locale motorizzazione sono stati dotati di un software capace di riconoscere un volto e scoprire se questo è stato usato per realizzare patenti false.

LE PATENTI FALSE - Il sofisticato programma ha però un difetto: non riconosce i volti sorridenti. Per questo motivo le espressioni troppo felici sono state bandite. Il sistema ha finora dimostrato di funzionare bene: in Illinois, dove è stato lanciato nel 1999, il programma ha impedito a 6 mila persone di ottenere patenti irregolari. Il «divieto di sorriso» potrebbe permettere alla macchina di aumentare ulteriormente il numero dei riconoscimenti. Le patenti false sono molto diffuse negli Stati Uniti: essendo accettate come documento d'identità, molti adolescenti se le procurano per comprare alcolici, la cui vendita è vietata ai minori di 21 anni.

corriere.it
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29/05/2009 13:13

Ironici salvataggi: nave a pannelli solari soccorsa da petroliera
L’avventura della prima “spedizione verde” che doveva raggiungere ed attraversare la Groenlandia è finita in mare, ed ha avuto una conclusione piuttosto ironica, dato che gli esploratori sono stati salvati da una petroliera.

La spedizione era stata organizzata da Richard Spink e Raoul Surcouf, di Londra e si proponevano di raggiungere ed attraversare la Groenlandia a “impatto zero”, usando mezzi ecologici che non emettono anidride carbonica. La spedizione però ha dovuto alzare bandiera bianca quando è stata raggiunta da una tempesta di forza 11 che ha costretto a lanciare un SOS, anche dato che i pannelli solari che alimentavano l’imbarcazione sono andati distrutti.

A intervenire in soccorso è stata la nave più vicina, ironicamente una petroliera, che ha trasportato l’equipaggio a Portland, negli USA. Secondo i calcoli del Guardian, la deviazione fatta dalla petroliera per soccorrere la “spedizione verde” ha comportato l’emissione di 54 tonnellate aggiuntive di CO2…

The Guardian
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