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Scontri in Grecia

Ultimo Aggiornamento: 25/02/2010 20:33
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18/12/2008 20:13

Atene, scontri davanti al Parlamento
Studente ferito a una mano da proiettile
Manifestanti in piazza a 13 giorni dalla morte del 15enne. Protesta nella capitale, molotov e pietre contro gli agenti

ATENE - Nuova giornata di mobilitazione ad Atene e in altre città della Grecia: a 13 giorni dalla morte di Alexis Grigoropoulos settemila persone sono scese di nuovo in piazza. Liceali e universitari, che avevano formato due distinti cortei, hanno raggiunto la sede del Parlamento ad Atene, dove ci sono stati nuovi violenti scontri con i poliziotti che hanno formato un cordone: i manifestanti hanno lanciato vernice, pietre e molotov, gli agenti hanno risposto con lacrimogeni (video). Circa tremila i presenti, tante le bandiere rosse. I pompieri sono riusciti a fermare un gruppo di manifestanti che tentava d'incendiare l'albero di Natale sulla piazza, messo in sostituzione del precedente incendiato la settimana scorsa. La ripresa della violenza ha scatenato il panico fra le tante persone che affollano il centro per lo shopping natalizio.

DUE MANIFESTAZIONI - Un primo gruppo di dimostranti si è raccolto in piazza Omonia, nel centro città, convocato dal Partito comunista greco, per poi raggiungere il Parlamento. Un secondo gruppo si è riunito sotto le bandiere dei sindacati dei professori, dell’unione dei liceali e degli studenti e di organizzazioni di sinistra, davanti all’università di Atene. «Il lutto non basta, la lotta continua», «Occorre punire in modo esemplare i colpevoli», «Stato assassino» gli slogan scanditi dai dimostranti. Circa 300 persone hanno manifestato a Salonicco.

FERITO UN GIOVANE - E un nuovo inquietante episodio aggiunge tensione alla tensione. Un 16enne, figlio di un sindacalista, è stato ferito al polso da un proiettile mercoledì sera, mentre parlava con degli amici in una strada pedonale davanti alla sua scuola a Peristeri, nella periferia ovest della capitale. Il ministero dell'Educazione ha aperto un'inchiesta, precisando che non si conosce la provenienza del colpo e che al momento dello sparo non erano presenti agenti. La tv, citando fonti di polizia, ha parlato di un fucile ad aria compressa. Il liceale è stato ricoverato nella notte e dovrebbe essere operato in giornata. Una vicenda che ha riportato alla mente la morte di Alexis, il 15enne ucciso il 6 dicembre da un proiettile sparato da un poliziotto.

STRISCIONE SULL'ACROPOLI - Sia il sindacato degli insegnanti che la federazione dei lavoratori sostengono le proteste. Mercoledì alcuni giovani avevano srotolato sulla rocca dell'Acropoli due striscioni, uno con scritto «Resistenza» in greco, francese, inglese, italiano e tedesco, il secondo con scritto in inglese «18 dicembre, manifestazioni di solidarietà in tutta l’Europa», annunciando così l'iniziativa odierna nella capitale e l'auspicio che si possa estendere ad altre città. Un'azione «imperdonabile», ha detto il portavoce del governo Evanguelos Antonaros, perché offusca «l’immagine del paese all’estero». Sempre mercoledì un gruppo di attivisti ha lanciato molotov contro un camioncino delle forze anti-sommossa vicino alla direzione della polizia di Atene. Una settantina di persone si sono autodefinite «operai in lotta», dopo aver fatto irruzione nella sede ateniese della più importante sede sindacale, la Confederazione di lavoratori greci (Gsee), per chiedere la «liberazione dei compagni arrestati» durante i disordini di questi giorni. Molte scuole restano occupate: 600 secondo gli studenti, un centinaio secondo il ministero dell’Istruzione. Stessa cosa in numerose università. Da quando è iniziata la protesta - che sta mettendo a rischio la tenuta del governo di Costas Karamanlis - oltre 100 persone sono rimaste ferite e 400 sono state arrestate. Danneggiate centinaia di negozi e banche.

corriere.it
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19/12/2008 15:44

beh, è un gran macello... e sicuramente respingere le dimissioni del ministro dell'interno (legalmente responsabile di quello che combina la polizia) dopo la morte del 15enne non è stata un'idea brillante... probabilmente avrebbero placato un po' gli animi, invece così li hanno attizzati ancora di più: insomma evidentemente la politica è piuttosto simile in tutte le parti del mondo
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19/12/2008 18:05

Direi molto simbolica la foto con dietro l'albero di natale...spero non si arrivi a tanto qui in Italia...
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25/02/2010 01:03

...a distanza di due anni dall'ultimo messaggio di questa discussione e' bello vedere che la situazione in Grecia e' sempre tranquilla...

Grecia paralizzata dallo sciopero generale
Nuovi scontri tra manifestanti e polizia


ATENE - La Grecia, paralizzata dallo sciopero generale di 24 ore contro il piano di austerità deciso dal governo per far fronte alla crisi, fa i conti anche con una nuova ondata di proteste in piazza, sfociate in violenti faccia a faccia tra manifestanti e polizia. Decine di migliaia di persone hanno invaso Atene, Salonicco e altre città urlando slogan come «non pagheremo noi per questa crisi». Nel centro di Atene gli agenti hanno usato gas lacrimogeni contro gruppi di giovani che hanno vandalizzato banche e negozi e lanciato pietre. Diffusi volantini anarchici inneggianti alla «guerra contro lo Stato e le banche».



DUE FOTOGRAFI FERITI - Nella capitale sono scesi in piazza 30mila manifestanti. Gli incidenti sono cominciati nella centrale piazza Syntagma quando una cinquantina di giovani ha cercato di fare irruzione in alcuni hotel di lusso. La polizia ha lanciato i gas lacrimogeni mentre altri 250 giovani lanciavano pietre e bottiglie incendiarie contro gli agenti. Due fotografi sono rimasti feriti e tre persone sono state arrestate.

TRASPORTI IN TILT - Mentre una task force congiunta Ue-Fmi ha cominciato a vagliare se le misure annunciate dal governo siano sufficienti per fronteggiare la crisi, un milione e mezzo di lavoratori ha incrociato le braccia. Fermi aerei, treni, navi, scuole, uffici, banche, ospedali, tribunali. L'adesione dei giornalisti ha provocato anche un black out di informazione. La Borsa e molti negozi sono aperti e gli autobus urbani sono solo parzialmente coinvolti dalla protesta per consentire ai manifestanti di raggiungere i posti di raduno, ma le manifestazioni paralizzano il resto dei trasporti. Lo sciopero, convocato dal sindacato del settore privato Gsee, ha trovato l'adesione della confederazione dei dipendenti pubblici Adedy e del sindacato comunista Pame, che avevano già incrociato le braccia il 10 febbraio. È il primo sciopero generale dopo l'arrivo al potere di Papandreou, con il Partito comunista che ha invocato «una grande rivolta contro le barbare misure» del governo.


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25/02/2010 20:33

Re:
cuix, 25/02/2010 1.03:

...a distanza di due anni dall'ultimo messaggio di questa discussione e' bello vedere che la situazione in Grecia e' sempre tranquilla...

Grecia paralizzata dallo sciopero generale
Nuovi scontri tra manifestanti e polizia


ATENE - La Grecia, paralizzata dallo sciopero generale di 24 ore contro il piano di austerità deciso dal governo per far fronte alla crisi, fa i conti anche con una nuova ondata di proteste in piazza, sfociate in violenti faccia a faccia tra manifestanti e polizia. Decine di migliaia di persone hanno invaso Atene, Salonicco e altre città urlando slogan come «non pagheremo noi per questa crisi». Nel centro di Atene gli agenti hanno usato gas lacrimogeni contro gruppi di giovani che hanno vandalizzato banche e negozi e lanciato pietre. Diffusi volantini anarchici inneggianti alla «guerra contro lo Stato e le banche».



DUE FOTOGRAFI FERITI - Nella capitale sono scesi in piazza 30mila manifestanti. Gli incidenti sono cominciati nella centrale piazza Syntagma quando una cinquantina di giovani ha cercato di fare irruzione in alcuni hotel di lusso. La polizia ha lanciato i gas lacrimogeni mentre altri 250 giovani lanciavano pietre e bottiglie incendiarie contro gli agenti. Due fotografi sono rimasti feriti e tre persone sono state arrestate.

TRASPORTI IN TILT - Mentre una task force congiunta Ue-Fmi ha cominciato a vagliare se le misure annunciate dal governo siano sufficienti per fronteggiare la crisi, un milione e mezzo di lavoratori ha incrociato le braccia. Fermi aerei, treni, navi, scuole, uffici, banche, ospedali, tribunali. L'adesione dei giornalisti ha provocato anche un black out di informazione. La Borsa e molti negozi sono aperti e gli autobus urbani sono solo parzialmente coinvolti dalla protesta per consentire ai manifestanti di raggiungere i posti di raduno, ma le manifestazioni paralizzano il resto dei trasporti. Lo sciopero, convocato dal sindacato del settore privato Gsee, ha trovato l'adesione della confederazione dei dipendenti pubblici Adedy e del sindacato comunista Pame, che avevano già incrociato le braccia il 10 febbraio. È il primo sciopero generale dopo l'arrivo al potere di Papandreou, con il Partito comunista che ha invocato «una grande rivolta contro le barbare misure» del governo.






Speriamo che l'Italia apra presto gli occhi e si accorga delle "grandi barbarie che il nostro governo sta facendo contro il suo popolo..."

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