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David di Donatello

Ultimo Aggiornamento: 13/05/2009 19:12
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09/04/2009 14:51

Il David di Donatello è un premio cinematografico italiano, assegnato dall'Ente David di Donatello dell'Accademia del Cinema Italiano in diverse categorie e può essere considerato come l'equivalente per il cinema italiano del premio Oscar. Il premio prende il nome dalla celebre statua omonima una cui riproduzione viene assegnata ai vincitori durante la cerimonia di premiazione.

La storia del David di Donatello iniziò verso la metà degli anni '50, con la fondazione dell'Open Gate Club di Roma. Inizialmente come simbolo venne scelta una porta che si apriva, ad indicare la fine dei tempi bui di guerra ed il ritorno ad una rinnovata apertura agli scambi culturali internazionali.

In un periodo che vedeva fiorire il cinema, in particolare quello italiano grazie al Neorealismo, nel 1953 vede la luce, all'interno del club romano, il Comitato per l'Arte e la Cultura costituito presso l'Open Gate, al quale si aggiunse un anno dopo, nel 1954, il Circolo Internazionale del Cinema, che cambiò nome, nel 1955, in Club Internazionale del Cinema. Sotto la guida di Italo Gemini (1900-1983), esercente cinematografico e presidente dell'AGIS, i due circoli cinefili, presieduti rispettivamente da Gino Sotis (1902-1960) e da Lidio Bozzini (1924-2006), diedero vita ai David di Donatello, destinati a premiare le migliori produzioni cinematografiche italiane e straniere, secondo criteri simili a quelli dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences statunitense.

La prima cerimonia di premiazione ebbe luogo l'anno seguente, il 1956, al cinema Fiamma di Roma. Dalla seconda edizione le premiazioni si svolsero al Teatro greco-romano di Taormina con alcune eccezioni: a Roma alle Terme di Caracalla (1971), a Firenze al Piazzale Michelangelo (1978), a Roma al Teatro dell'Opera (1979). Nel 1981 la premiazione si è svolta in due tempi e in due sedi diverse: a Roma al Teatro dell'Opera e a Firenze a Palazzo Vecchio (limitatamente al David europeo e al David "Luchino Visconti"). Dal 1982 la cerimonia si svolge a Roma.

Nel 2006, per festeggiare i 50 anni del premio furono assegnati 8 premi speciali, i David del Cinquantenario, i quali andarono ai più prestigiosi rappresentanti delle principali categorie della storia del cinema italiano del periodo: per i costumisti a Piero Tosi, per i direttori della fotografia a Giuseppe Rotunno, per i musicisti a Ennio Morricone, per i produttori a Dino De Laurentiis, per i registi a Francesco Rosi, per gli sceneggiatori a Suso Cecchi D'Amico, per gli scenografi a Mario Garbuglia e per gli attori a Gina Lollobrigida, la quale vinse il David per la migliore attrice nella prima edizione del premio per l'ottima interpretazione in La donna più bella del mondo di Robert Z. Leonard.

sito : www.daviddidonatello.it/

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09/04/2009 14:54

2009 - David di Donatello, «Il Divo» fa il pieno
Fa il pieno «Il Divo» di Paolo Sorrentino: 16 nomination. Sono state presentate le candidature ai David di Donatello. Nelle cinquine, che coprono 22 categorie, la fa da padrone il film su Giulio Andreotti, che aspira ai titoli di miglior film e miglior regista. Segue il film di Matteo Garrone «Gomorra», con 11 candidature (miglior film e migliore regia). Seguono «Ex» di Fausto Brizzi con dieci candidature (una è per il David Giovani), «Si può fare» di Giulio Manfredonia con nove (compreso un David Giovani), «Tutta la vita davanti» di Paolo Virzì con cinque candidature e infine «Il papà di Giovanna» di Pupi Avati, con quattro. Le nomination sono state votate dal 21 marzo al 2 aprile dai 1.538 componenti la Giuria dell'Accademia del cinema italiano. La consegna dei premi sarà trasmessa l'8 maggio in diretta pomeridiana su Rai Sat e lo stesso giorno su Raiuno, in differita alle 22.50.

MOLTE COMMEDIE - Il presidente dell'ente David di Donatello Gian Luigi Rondi si è detto soddisfatto perché molti dei 24 film candidati nelle varie categorie sono commedie, cosa rarissima fino a qualche anno fa. «Speriamo di sfatare questa regola - dice Brizzi -. Guardando i candidati per il miglior film dell'anno si vede che ci sono ben due commedie e mezzo, considerando che quella di Virzì è una commedia a metà». Felicissimo Fausto Brizzi, regista di «Ex»: «Ho ottenuto 10 candidature, un numero incredibile! Ma anche se sono nominato per migliore film e miglior regia il mio desiderio più grande è di vincere per la sceneggiatura. Il Divo e Gomorra partono con i favori del pronostico, ma noi speriamo che ci lascino almeno le briciole». Fausto Brizzi ha già vinto un David come miglior regista esordiente con «Notte prima degli esami».

corriere.it
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09/05/2009 14:40

Gomorra-Il divo, 7 a 7 ai David. A Garrone miglior film e regia

ROMA - La sfida praticamente infinita tra "Gomorra" e "Il divo" stavolta finisce in pari. Almeno sul piano dei numeri: sette David di Donatello ciascuno. Ma, al di là delle cifre, la battaglia tra i due migliori film italiani di inizio Millennio vede prevalere, ancora una volta, l'opera di Matteo Garrone. Che porta a casa le statuette più pesanti: migliore pellicola e la migliore regia. Paolo Sorrentino, però, può consolarsi con i riconoscimenti a Toni Servillo nei panni di Giulio Andreotti (miglior attore protagonista), e alla sempre brava - e applauditissima - Piera Degli Esposti, migliore attrice non protagonista.

Duello tra campioni. "Gomorra" - oltre che film e regia - vince per la migliore produzione, la sceneggiatura, la canzone, il fonico di presa diretta e il montaggio. Ricevendo la statuetta più importante Garrone si commuove, e la dedica al padre, il critico Nico Garrone, scomparso recentemente. "Il divo", invece, oltre alla coppia di premi alle interpretazioni, ottiene la fotografia, la colonna sonora, il trucco, l'acconciatura e gli effetti visivi.

Vincitori e sconfitti. Il grande deluso di quest'anno è Fausto Brizzi: tante nomination, nemmeno una vittoria. Scontata, ma accolta comunque da grande soddisfazione, l'affermazione di "Pranzo di ferragosto": miglior regista esordiente è infatti Gianni Di Gregorio. Il quale, tra l'altro, si porta a casa anche una delle statuette di "Gomorra", di cui è co-sceneggiatore. "Si può fare" di Giulio Manfredonia, infine, conquista il David giovani, assegnato da un campione di studenti.

Attori. Oltre ai riconoscimenti a Servillo (prevedibilissimo) e alla Degli Esposti (giudicato alla vigilia altamente probabile), la migliore attrice protagonista è la ben più giovane Albaa Rohrwacher, per la sua interpretazione nel "Papà di Giovanna" di Pupi Avati. Il migliore attore non protagonista, invece, è Giuseppe Battiston, per "Non pensarci" di Gianni Zanasi. All'interno della folta pattuglia di nomination riservate alle commedie, lui è uno dei pochissimi vincitori.

Cerimonia. I David - assegnati dall'Accademia del cinema italiano, presieduta da Gian Luigi Rondi - sono stati annunciati nel corso di uno show che si è svolto, come gli anni precedenti, all'Auditorium Conciliazione di Roma. Con tanto di tappeto rosso. A condurre lo spettacolo, trasmesso in diretta da RaiSat, è Paolo Conticini.

repubblica.it
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13/05/2009 19:12

David a De Sica per i cinepanettoni. Boldi: "Caduta di stile inaspettata"

E' polemico Massimo Boldi sulla consegna di un premio speciale al collega Christian De Sica in occasione del David di Donatello per i 25 anni di successi ottenuti con i film di Natale. L'attore, intervistato durante la trasmissione di Canale 5 ‘Mattino cinque’, ha espresso tutta la sua indignazione per non essere mai stato citato, pur avendo fatto 20 dei 25 cinepanettoni.



"E' una caduta di stile che non mi sarei mai aspettato da un personaggio come De Sica, appartenente ad una grande famiglia come i De Sica. E anche De Laurentiis. Si sono dimenticati”, ha dichiarato Boldi.



"Il cinema senza attori non si può fare, perciò chi decide di fare questa professione inizia e piano piano ha una propria carriera che, se funziona, diventa un’industria che fa guadagnare non te, ma fa guadagnare gli esercenti, i produttori ecc. Se un ente come quello di Gianluigi Rondi decide di dare un premio speciale, - prosegue - io forse me lo merito anche di più perché sono stato quello che ha iniziato”.



Parola dure anche in merito ala fine della loro ex presunta amicizia. “Io ho sempre abitato a Milano con mia moglie e i miei figli, mentre Christian viveva con la sua famiglia a Roma, perciò non c’è mai stata una vera amicizia - ha detto -. Evidentemente non mi sopportano molto, sono sempre stato un po’ scomodo. Perché sono milanese e dicono che sono prepotente e che sono un uomo terribile. Ne hanno dette di tutti i colori".



"Questa polemica che è nata in occasione della consegna dei David di Donatello - chiude Boldi - dimostrerà che tutte le cose che sono state dette negli anni passati, finalmente viene fuori la verità. La verità non voglio dirla io, ma deve essere il pubblico a decidere quale sia la verità. Io cerco di essere sempre pulito, chiaro e dico sempre la verità”.

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