00 27/03/2009 00:14
di Jonathan Thatcher Continua a leggere questa notizia
La Corea del Nord ha dichiarato oggi che se la comunità internazionale emetterà delle sanzioni per il lancio missilistico previsto per il mese prossimo, il Paese riaprirà uno stabilimento nucleare per lo sviluppo di armi al plutonio.

Questa settimana, la Corea del nord ha messo a punto un missile a lungo raggio per un lancio che secondo gli Stati Uniti violerebbe le sanzioni dell'Onu imposte sullo stato asiatico e che sarebbe considerato "provocatorio".

Il lancio previsto, considerato da alcuni paesi come un'esercitazione militare occultata, è la prima grande questione che il presidente Usa Barack Obama si trova ad affrontare con l'irritabile Corea del Nord, i cui tentativi di sviluppare un arsenale militare mettono a dura prova da tempo i rapporti con Washington.

Pyongyang ha sottolineato che qualunque sanzione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sarà vista come "un atto ostile".

"... Tutti i processi per la denuclearizzazione della penisola coreana ... saranno annullati per tornare alla situazione precedente al loro avvio, e saranno prese misure forti e necessarie", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Nord secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Kcna.

La Corea del Nord ha fermato l'attività del suo reattore nucleare e ha iniziato a smantellare il suo stabilimento atomico di Yongbyon a seguito di un accordo siglato dalle potenze regionali nel 2005, in base al quale il Paese avrebbe ricevuto in cambio aiuti economici e una migliore posizione diplomatica . Nonostante l'accordo, nel 2006 il Nord ha effettuato un test nucleare.

Secondo quanto riportato dal quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, una fonte diplomatica ha detto che la Corea del Nord potrebbe lanciare il suo missile a lunga gittata Taepodong-2, in grado di raggiungere il territorio Usa, entro il weekend.

Pyongyang aveva precedentemente annunciato che il lancio sarebbe avvenuto tra il 4 e l'8 aprile.

"A livello tecnico, il lancio sarà possibile nel giro di tre o quattro giorni" ha detto la fonte citata dal Chosun Ilbo.

Il Dipartimento di Stato Usa ha dichiarato che massimi esperti nucleari del Giappone, della Corea del Sud e degli Stati Uniti si incontreranno a Washington domani, evidenziando la preoccupazione crescente per il possibile lancio.

I diplomatici Usa responsabili del dossier nucleare della Corea del Nord incontreranno gli inviati giapponesi e sudcoreani separatamente, dopo di che le tre parti potrebbero tenere un colloqui informale insieme, ha spiegato il portavoce Gordon Duguid.

Un lancio missilistico nordcoreano potrebbe suscitare una condanna internazionale o "peggio", ha detto il direttore Usa dell'Intelligence nazionale parlando ai giornalisti a Washington.

La Corea del Sud ha dichiarato che il lancio sarebbe una seria minaccia alla sicurezza nel nord dell'Asia, che costituisce un sesto dell'economia globale. Il Giappone ha esortato la Corea del Nord ad astenersi da un'azione che destabilizzerebbe l'intera regione.

"Esortiamo con forza il Nord a interrompere immediatamente il progetto di lancio di un missile a lungo raggio, che sarebbe una chiara violazione della risoluzione 1718 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha detto Won Tae-jae, portavoce del ministro sudcoreano per la Difesa.

MISSILE IN POSIZIONE

Un funzionario Usa ha detto ieri a Reuters che sembra che la Corea del Nord abbia posizionato il missile sulla piattaforma di lancio.

Un altro funzionario che ha chiesto di restare anonimo, ha detto che il Nord ha posizionato due delle tre parti che si crede costituiranno il missile.

Una volta sulla piattaforma di lancio, ci vorrà qualche giorno per rifornire di carburante il missile che, in teoria, potrebbe arrivare fino in Alaska.

L'unico test precedente, effettuato nel 2006, era risultato un fallimento.

Il lancio previsto e la tensione crescente nella penisola coreana stanno iniziando a preoccupare i mercati finanziari del Sud, anche se finora non ci sono stati impatti pesanti.

"Se il lancio ci sarà davvero, scuoterà sicuramente i mercati finanziari, ma solo per un breve periodo, come è già successo in molti casi precedenti di provocazioni e scontri", ha detto Jung Sung-min, analista di Eugene Futures.

Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha detto ieri, durante la sua visita in Messico, che il lancio darebbe un duro colpo alle trattative a sei parti volte a porre fune al programma nucleare di Pyongyang.

Queste trattative si sono interrotte a dicembre a causa di un disaccordo su come controllare che il nord stesse effettivamente smantellando i suoi stabilimenti nucleari.

Pyongyang oggi ha ripetuto la sua minaccia di ritirarsi dalle trattative, a cui partecipano anche la Corea del Sud, la Russia, il Giappone, gli stati Uniti e la Cina, se le saranno imposte delle sanzioni.

LA CINA IMPORRA' ULTERIORI SANZIONI?

La Corea del Nord dovrà affrontare una serie di sanzioni da parte delle Nazioni Unite e molti esperti dubitano che la Cina -- il Paese potente più vicino a Pyongyang -- al Consiglio di Sicurezza.

La Cina, fedele al suo approccio moderato, ha detto di sperare che "tutte le parti rilevanti rimangano calme e controllate".

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha consigliato alla comunità internazionale di non prendere decisioni avventate.

"Meglio non cercare di fare valutazioni prima che qualcosa sia effettivamente accaduto", ha detto a Mosca parlando delle risoluzioni delle Nazioni Unite.

L'esercito Usa ha dichiarato che sarebbe in grado "con un'elevata probabilità" di intercettare qualunque missile nordcoreano diretto verso il territorio americano, se riceverà un ordine in questo senso. Pyongyang sostiene che un tentativo di abbattere il missile sarebbe un atto di guerra.