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Decreto Gelmini

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2010 19:31
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14/10/2008 22:12

Sono le 22.08 sto lavorando da questa mattina alle 8 per 4 soldi... da ricercatore questa è la vita che ti aspetta, ed ora il nostro amato governo vuole tagliare i fondi per le università!

MUORI ITALIA TI ODIO!
14/10/2008 22:37

La gente ignorante la controlli meglio! no pex? [SM=g1336773]
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15/10/2008 22:33

Il mondo del lavoro è una fregatura almeno che non conosci ...allora è tutta un'altra storia...

La Gelmini sta facendo molto casino...ci stanno rubando il presente e anche il futuro...poi si lamentano del lavoro in nero...Mah!!!! [SM=g1336786]
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16/10/2008 10:24

pensare che ci lamentavamo di berlinguer... ogni governo che passa il ministro della pubblica distruzione è sempre più distruttivo!
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16/10/2008 15:44

Si, ma questa volta stiamo veramente rasentando il fondo e sfiorando il ridicolo..
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16/10/2008 16:50




...arrivati a questo punto hanno davvero ragione loro...
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17/10/2008 15:27

questi se non hanno voglia di studiare possono anche non andarci a scuola!
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18/10/2008 00:43

Re:
albyestop, 17/10/2008 15.27:

questi se non hanno voglia di studiare possono anche non andarci a scuola!




Guardate che esiste ancora quel concetto chiamato "ironia"! [SM=g1336778] [SM=g1336772]
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18/10/2008 12:30

Ribadisco la mia idea... per quanto mi riguarda questo fottuto paese può andare a rotoli, anzi spero che ci arrivi presto!
18/10/2008 14:01

Se và a rotoli? bhe per me maiiii...e lo sai il motivo!
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21/10/2008 01:09

"Su scuola non si tema cambiamento"

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto sulla spinosa questione della riforma scolastica. "Non si possono dire soltanto dei 'no', né bisogna farsi prendere dalla paura. - ha detto - Si può essere d'accordo su alcuni cambiamenti e non su altri". Il capo dello Stato, parlando a Castelporziano, ha aggiunto che sulla riforma varata dal governo non bisogna cedere "né alle esagerazioni né agli allarmi".


La questione è stata posta in modo serio da una bambina di una scuola di Milano che ha detto: ''Caro Presidente, cosa ne pensa di tutti questi cambiamenti del sistema scolastico? Dei decreti con i quali molti insegnanti perderanno il lavoro? Cosa ne sarà dei loro figli?''. Napolitano ha precisato che le competenze in questa materia sono del ministro della Pubblica istruzione. ''Io guardo quello che fanno Governo e Parlamento e quello che si discute con i rappresentanti della scuola e dei sindacati. Bisogna fare attenzione - ha detto - a non farsi prendere da nessuna esagerazione e da nessun allarme. Certamente ci sono alcune cose da cambiare nella nostra scuola, che non dà ai ragazzi tutto quello che dovrebbe sul piano della formazione e della preparazione al lavoro. Quindi bisogna discutere le cose per come stanno''.

"Legare la difesa dell'ambiente allo sviluppo economico"
Rispondendo alle domande di alcuni studenti, il Presidente della Repubblica ha anche toccato i temi di ambiente e sviluppo economico: "Occorre fare uno sforzo - ha detto - per scoprire il legame che c'è sempre tra le esigenze dello sviluppo economico e quello della difesa dell'ambiente. Stiamo entrando in un periodo di grande difficoltà finanziaria ed economica. C'è il rischio di farsi distrarre dalle preoccupazioni per queste cose come se potessero essere separate da quelle per la difesa dell'ambiente. Non è così. Bisogna farlo capire e tenerlo presente nelle scelte che si fanno''.
(TgCom)
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23/10/2008 09:59

d'accordo il confronto, ma se quelli che protestano vogliono il ritiro di tutto il decreto e il governo vuole approvarlo esattamente come lo ha scritto non vedo possibilità di trattare!
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23/10/2008 17:18

Dura risposta dal Pd: "Pompiere piromane, vuole alimentare ad arte la tensione"


ROMA - Berlusconi convoca una conferenza stampa a Palazzo Chigi per mandare un avvertimento agli studenti: "Non permetterò l'occupazione delle università. L'occupazione di luoghi pubblici non è la dimostrazione dell'applicazione della libertà, non è un fatto di democrazia, è una violenza nei confronti degli altri studenti che vogliono studiare". Poi, rivolto a una giornalista che aveva posto la domanda, aggiunge: "Avete 4-5 anni per fare il callo su queste cose. Io non retrocederò di un millimetro".

Ordini al Viminale. "Convocherò oggi - prosegue Berlusconi - il ministro degli Interni, e darò a lui istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine per evitare che questo possa succedere". "La realtà di questi giorni - dice ancora il premier - è la realtà di aule piene di ragazzi che intendono studiare e i manifestanti sono organizzati dall'estrema sinistra, molto spesso, come a Milano, dai centri sociali e da una sinistra che ha trovato il modo di far passare nella scuola delle menzogne e portare un'opposizione nelle strade e nelle piazze alla vita del nostro governo".

Opposizione in allarme. Le parole del premier sono state accolte con enorme preoccupazione dal Pd. "La decisione del presidente del Consiglio di ricorrere all'uso della forza pubblica contro le famiglie e gli studenti che protestano per difendere il diritto allo studio - dice il ministro ombra per le Politiche giovanili Pina Picierno - è gravissimo, è un atto inconcepibile che lede diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione". "Oggi - prosegue - uno stato di polizia contro mamme e bambini e domani magari contro i precari che protestano? Cosa ha in mente il presidente del Consiglio? Abbiamo a che fare con un pompiere piromane che cerca di alimentare ad arte un clima di tensione".

Epifani invita al dialogo. Contesta la minaccia di Berlusconi contro le occupazioni anche il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. "E' profondamente sbagliato - afferma il leader sindacale - rispondere alle ragioni del movimento degli studenti con una modalità che non sia quella del dialogo". "Il governo - sottolinea Epifani - non può ricorrere alle minacce. Questo è un movimento che ha caratteristiche del tutto nuove, che non ha senso paragonare al '68 né, tanto meno, al '77. E' un movimento pacifico, gli studenti chiedono di investire nella scuola, è gente che chiede di studiare di più e meglio".

Fioroni: "Parole gravi". Riflessione simile a quella svolta dall'ex ministro della Pubblica Istruzione del centrosinistra Giuseppe Fioroni. "Tutti i ministri della Pubblica Istruzione - ha ricordato - hanno sperimentato le occupazioni e le autogestioni. Nessuno ha mai pensato di invadere le competenze dell'autonomia scolastica e di intervenire nelle decisioni interne che devono essere assunte nel rispetto della serenità e della sicurezza". Quelle di Berlusconi, ha aggiunto, "sono dichiarazioni gravi".

Attacco alla manifestazione. Il presidente del Consiglio ha toccato quindi il tema della manifestazione lanciata dal Pd per sabato prossimo. "Manifestare - ha proseguito - è una possibilità della democrazia ed anche noi ne usufruimmo. Noi, però, manifestammo contro la pressione fiscale del governo Prodi. La manifestazione del 25 ottobre è solo contro il governo e non ha proposte. La piazza non è il posto migliore per fare proposte. Le proposte si fanno in Parlamento".

Nessuna marcia indietro. Il premier accusa poi l'opposizione su uno temi centrali della protesta. "La sinistra - sostiene - dice bugie sulla scuola, fa un allarmismo inutile". E rispondendo a Veltroni, che oggi ha chiesto di ritirare il decreto Gelmini davanti "alle proteste così ampie e diffuse contro la riforma della scuola e le misure con i tagli", invitando Palazzo Chigi a rimodulare i costi, lasciando all'istruzione "ogni euro recuperato dal taglio di sprechi", Berlusconi ha replicato secco: "Noi andremo avanti, questo decreto sulla scuola è sacrosanto, altro che ritirarlo, bisogna applicarlo".

Le classi ponti resteranno. Il Cavaliere ha chiarito successivamente che non sono previsti ripensamenti neppure per la contestatissima proposta delle 'classi ponte' per i figli di immigrati perché "non è dettata da razzismo ma da buonsenso. Conoscere la lingua italiana è necessario". Berlusconi accusa infine la Rai di aver presentato in maniera distorta i provvedimenti del governo. "La televisione pubblica - lamenta - diffonde ansia e le situazioni solo di chi protesta. Sono preoccupato da questo divorzio tra i mezzi di informazione e la realtà".

"A quando la polizia nei giornali?". Affermazioni contro la stampa, quest'ultime, che hanno fatto scattare la preoccupata replica del parlamentare del Pd Piero Martino. "Il tono minaccioso con cui il presidente del Consiglio segnalava ai direttori dei giornali e dei telegiornali la propria preoccupazione ma soprattutto la propria indignazione - si è chiesto il deputato democratico - sarà forse all'ordine del giorno dell'incontro che avrà con il ministro dell'Interno Maroni?". "Oltre a prendere le contromisure adatte a bloccare le manifestazioni degli studenti, degli insegnanti e del corpo non docente della scuola - ha proseguito - Berlusconi invierà le forze dell'ordine anche nelle redazioni per verificare che il suo verbo venga amplificato come lui gradisce?".

Università, non è ancora finita. Deciso a non fare marcia indietro anche il ministro Gelmini, che ha annunciato di voler anzi intervenire in maniera ancora più decisa sulle università. "Bisognerà voltare pagina e fare autocritica", dice, senza "difendere lo status quo". "Siamo disposti a confrontarci e dialogare - prosegue - ma la situazione attuale porterebbe al collasso" perciò "bisogna cambiare".
(22 ottobre 2008)

Da Repubblica.it


Non sembra anche a voi di vivere quasi sotto una dittatura? [SM=g1336787]
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23/10/2008 18:04

Ecco , secondo la Gelmini, il docente di geografia tipo
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23/10/2008 18:11

Scuola, proseguono le occupazioni

A Roma sono stati occupati i licei Tasso, Virgilio e Malpighi e la facoltà di Scienza dell'Università Roma Tre. Per la seconda notte consecutiva 150 studenti hanno dormito nelle aule di Fisica de La Sapienza. A Milano bloccati i cancelli della Facoltà di Scienze Politiche della Statale. Proseguono le occupazioni a Torino, nelle facoltà Umanistiche, e all'Orientale di Napoli. A Palermo lezione in piazza Politeama degli studenti di Ingegneria.


Si alza sempre più la voce della protesta nelle scuole contro la riforma Gelmini e i tagli alla ricerca. Cortei, assemblee, lezioni per la strada, occupazioni, si registrano in tutta la Penisola.

QUESTA LA SITUAZIONE DELLE PROTESTE NELLE PRINCIPALI CITTA'

Roma: occupati licei storici
A Roma sono stati occupati alcuni licei come gli storici Tasso e Virgilio o il periferico Malpighi. Al liceo Russell, invece, si è optato per lo "sciopero creativo": gli studenti hanno fatto suonare la banda di istituto. Gli studenti hanno occupato la facoltà di Scienze dell'Università Roma Tre. Seconda notte di occupazione tranquilla per i 150 studenti che hanno dormito nella facoltà di Fisica ed in alcune aule di Lettere, Scienze Politiche e Chimica de La Sapienza.

Milano, picchetti a Scienze politiche
A Milano,i cancelli della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano sono stati bloccati dagli studenti per un'ora, impedendo l'ingresso a chi, contrario alla protesta, voleva frequentare i corsi. La mobilitazione prosegue in altre facoltà, atenei e scuole milanesi.

Torino, corteo degli studenti delle superiori
Diverse centinaia di studenti di scuole superiori di Torino stanno sfilando in corteo nel centro storico, mentre le occupazioni si estendono a macchia d'olio nel capoluogo piemontese e in provincia: da Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'Università,ai licei e istituti professionali di Pinerolo e di Osasco. Molti studenti fanno lezioni nelle piazze.

Torino, l'ermellino del rettore all'asta su eBay
Unica voce contraria alle proteste degli studenti torinesi quella del Fuan, associazione di studenti universitari di destra che, in segno di provocazione, ha messo all'asta su ebay l'ermellino del Rettore. "Dal momento che non si faranno piu' inaugurazioni - si legge in una nota - meglio vendere gli ermellini per
rifondare l'università a partire dal merito".

Bologna, occupazioni e fiaccolata
Prosegue l'occupazione di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Assemblee sono in programma a Bologna nelle facolta' di Giurisprudenza, Lettere, Lingue e Scienze, e lezioni in piazza Puntoni con alcuni docenti di Scienze. Alle 18:30 partenza da piazza S. Francesco di una fiaccolata di liceali e universitari.

Potenza si mobilita
Si stanno muovendo anche gli studenti dell'Universita' degli studi della Basilicata che, riuniti in assemblea nell'aula magna del Campus di Macchia Romana, a Potenza, stanno discutendo sulle iniziative da organizzare nelle prossime ore.

Napoli si unisce al coro
Anche a Napoli molte iniziative di protesta. Dopo la prima notte di occupazione di palazzo Giusso, sede dell'università l'Orientale, studenti e ricercatori si sono riuniti per decidere le azioni di protesta.

Palermo, ricorso contro interruzione di pubblico servizio
Gli studenti della facoltà di Ingegneria dell'università di Palermo fanno lezione in piazza Castelnuovo, davanti al teatro Politeama. A Lettere l'attività didattica rimane sospesa. Questo ha portato la componente di destra, "Azione universitaria", ad annunciare il ricorso alla magistratura per interruzione di pubblico servizio.

TgCom
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23/10/2008 18:13

Scuola, da domani si apre confronto

"Da domani convocherò tutte le associazioni degli studenti per aprire uno spazio di confronto ad una sola condizione: che si discuta sui fatti". Ad annunciarlo è il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, replicando al Senato dopo il dibattito generale sul decreto sulla scuola. "Veltroni - ha aggiunto il ministro - ha fatto della scuola un terreno di scontro, quasi pregustando un nuovo autunno caldo".

''Mi ero illusa di un terreno di confronto e non di scontro - ha detto - si sono scatenate proteste prive di fondamento ma più di questo mi preoccupano le falsificazioni''. ''Napolitano nella sua saggezza - ha ricordato il ministro dell'Istruzione - ricorda che abbiamo bisogno di una scuola migliore e auspica spazi per il confronto''.

Intanto, dopo l'ipotesi avanzata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di ricorrere alle forze dell'ordine per impedire occupazioni di scuole e università, è in programma questo pomeriggio al Viminale un vertice per cercare di capire come conciliare la proposta del premier e il diritto degli studenti a manifestare.

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Berlusconi: "Mai parlato di polizia a scuola"
''Io non ho mai detto ne' pensato che la polizia debba entrare nelle scuole. Ho detto invece che chi vuole e' liberissimo di manifestare e protestare ma non puo' imporre a chi non e' della sua idea a rinunciare al suo diritto essenziale. Ancora una volta c'e' stato un divorzio tra i mezzi di informazione e la realta'''. E' quanto ha detto il premier Silvio Berlusconi tornando alle polemiche dei giorni scorsi sulla scuola da Pechino.
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23/10/2008 18:27

Milano
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23/10/2008 20:42

fantastico! ridiamoci sopra perchè se dobbiamo metterci a piangere non la finiamo più...
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23/10/2008 21:08

beh, bisogna dire che spesso alle manifestazioni pacifiche sono gli stessi manifestanti che cercano di sfondare i cordoni di sicurezza! poi i poliziotti passano nel torto quando menano il manganello contro quelli che restano a terra!

e comunque che il berluska voglia mettere polizia ovunque ci sia dissenso non è una novità e se andate a leggere il post sulla p2 si capirà cosa rischiamo di vedere nel futuro...
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24/10/2008 16:26

Sta bene a chi l'ha votato ed osannato come il Santo salvatore del bel paese... ORA V'HO TENETE IO ME NE FOTTO!
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