Religione? Tutta 'na farsa?

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2010 14:42
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09/05/2009 14:52

Giordania, il Papa in moschea "Religione corrotta se serve violenza"
AMMAN - La religione costretta a servire l'ignoranza e il pregiudizio è una religione corrotta. Il Papa parla davanti alla futura università cattolica di Madaba e avverte: "La religione, come la scienza e la tecnologia, come la filosofia ed ogni espressione della nostra ricerca della verità, possono corrompersi. La religione viene sfigurata quando viene costretta a servire l'ignoranza il disprezzo, la violenza e l'abuso". "Qui - ha sottolineato Ratzinger - non vediamo soltanto la perversione della religione, ma anche la corruzione della libertà umana, il restringersi e l'obnubilarsi della mente".

Accolto da alcune migliaia di persone con canti e inni sacri, Benedetto XVI ha proseguito la sua visita in Medio Oriente raggiungendo la moschea Al-Hussein di Amman. "Spesso - ha detto - è la manipolazione ideologica della religione, talvolta per scopi politici, il catalizzatore reale delle tensioni e delle divisioni e non di rado anche delle violenze nella società". Dopo il controverso discorso di Ratisbona, è la seconda volta - la prima fu la visita alla Moschea blu di Istanbul nel 2006 - che Benedetto XVI entra in un luogo di culto musulmano.

Qualche ora prima, dal monte Nebo, il Papa aveva ribadito che "l'antica tradizione del pellegrinaggio ai luoghi santi ci ricorda l'inseparabile vincolo che unisce la Chiesa al popolo ebreo". Sullo sfondo di continue tensioni nel Medio Oriente, Benedetto XVI ha esortato i cristiani ad essere "lievito di riconciliazione, di perdono e di pace". Il Pontefice lo ha voluto ripetere dal monte dove, secondo la Bibbia, Mosè indicò al popolo di Israele la "terra promessa".

Benedetto XVI non ha fatto riferimento alle recenti polemiche tra Santa Sede ed ebraismo, su Pio XII, sul negazionista lefebvriano Williamson o sulla preghiera per la conversione degli ebrei del messale antico. Ma, in un passaggio del suo discorso nella moschea, ha ammesso che cristiani e musulmani hanno "una storia
comune spesso segnata da incomprensioni", che però possono essere superate "memori della comune origine e dignità di ogni persona umana".

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12/05/2009 20:26

Il Papa nei luoghi sacri di Gerusalemme "Dialogo con l'Islam, amicizia con gli ebrei"

GERUSALEMME - La seconda giornata di Benedetto XVI in Israele è iniziata con una visita carica di significato, alla Spianata delle Moschee e al Muro del Pianto. Luoghi sacri a musulmani ed ebrei, vicinissimi tra loro, luoghi simbolo del rapporto tra due religioni e tra due popoli, ma anche del conflitto tra israeliani e palestinesi. Luoghi che dopo il memoriale della Shoah, lo Yad Vashem, costituiscono un'altra importante tappa del pellegrinaggio del Papa in Terra Santa. E il Papa ha lanciato un appello affinché Gerusalemme, patria spirituale di ebrei, musulmani e cristiani, diventi davvero una città della pace per tutti i popoli.

Alla Spianata delle Moschee. Il Pontefice è accolto dal gran muftì di Gerusalemme, Mohammed Hussein. Ratzinger è il primo papa a visitare la Cupola della Roccia, che include la roccia sulla quale ha pregato Maometto prima di interprendere il suo viaggio verso il cielo.

E nel discorso pronunciato sulla Spianata, Benedetto XVI torna nuovamente a invocare il dialogo: "In un mondo tristemente lacerato da divisioni, questo sacro luogo serve da stimolo e costituisce inoltre una sfida per uomini e donne di buona volontà ad impegnarsi per superare incomprensioni e conflitti del passato e a porsi sulla via di un dialogo sincero finalizzato alla costruzione di un mondo di giustizia e di pace per le generazioni che verranno".

Quindi Ratzinger rimarca ancora una volta le comuni radici tra le grandi religioni monoteistiche che il dialogo tra Chiesa cattolica e Islam deve avvenire senza "riluttanza o ambiguità". "Musulmani e cristiani - afferma - continuano il dialogo rispettoso che già hanno iniziato e io prego affinché essi possano esplorare come l'Unicità di Dio sia inestricabilmente legata all'unità della famiglia umana". E ancora: "Poiché gli insegnamenti delle tradizioni religiose riguardano ultimamente la realtà di Dio il significato della vita ed il destino comune dell'umanità - vale a dire, tutto ciò che è per noi molto sacro e caro - può esserci la tentazione di impegnarsi in tale dialogo con riluttanza o ambiguità circa le sue possibilità di successo", dice il Papa. Coloro che confessano il nome di Dio "hanno il compito di impegnarsi decisamente per la rettitudine pur imitando la sua clemenza, poiché ambedue gli atteggiamenti sono intrinsecamente orientati alla pacifica ed armoniosa coesistenza della famiglia umana".

Al Muro del Pianto. Benedetto XVI si sposta poi nel principale luogo sacro dell'ebraismo, poco lontano dalla Spianata. Come già aveva fatto Giovanni Paolo II nel 2000, deposita tra le fenditure del muro una preghiera. Legge in latino il salmo 122, che contiene l'invocazione "pace su Gerusalemme" e poi rimane per qualche secondo in raccoglimento davanti a quel che rimane del secondo Tempio di Salomone.

"Dio di tutti i tempi - si legge nel testo della preghiera autografa di papa Ratzinger - nella mia visita a Gerusalemme, la città della pace, casa spirituale di ebrei, cristiani e musulmani, porto di fronte a te le gioie, le speranze e le aspirazioni, le prove, le sofferenze e i disagi di tutti i tuoi popoli dovunque nel mondo. Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, ascolta il grido degli afflitti, dei timorosi, dei diseredati. Manda la pace sulla Terra Santa, sul Medio Oriente e su tutta la famiglia umana. Smuovi i cuori di tutti coloro che invocano il tuo nome affinché camminino umilmente nel sentiero di giustizia e compassione. 'Il signore è buono con coloro che lo attendono, con gli animi che lo cercano' (lamentazioni 3.25)".

Benedetto XVI incontra poi i rabbini capo di Israele, il sefardita Shlomo Amar e l'ashknazita Yona Metzger. A loro assicura: "La Chiesa Cattolica è irrevocabilmente impegnata sulla strada decisa dal Concilio Vaticano Secondo per una autentica e durevole riconciliazione fra cristiani ed ebrei". E, fedelmente alla Dichiarazione Nostra Aetate, "continua a valorizzare il patrimonio spirituale comune a cristiani ed ebrei e desidera una sempre più profonda mutua comprensione e stima tanto mediante gli studi biblici e teologici quanto mediante i dialoghi fraterni".

Quindi il Pontefice ricorda che "la fiducia è innegabilmente un elemento essenziale per un dialogo effettivo" ed esprime l'auspicio che l'amicizia che ormai li lega al Papa "continui a porsi come esempio di fiducia nel dialogo per gli ebrei e i cristiani di tutto il mondo".

Per il Papa teologo, dagli incontri di questi giorni emerge una "condivisa preoccupazione di fronte al relativismo morale e alle offese che esso genera contro la dignità della persona umana". Ed ebrei e cristiani sono "ugualmente interessati ad assicurare rispetto per la sacralità della vita umana, la centralità della famiglia, una valida educazione dei giovani, la libertà di religione di coscienza per una società sana".

Al cenacolo. Dopo il muro del pianto, Benedetto XVI visita il Cenacolo, luogo in cui secondo la tradizione Gesù celebrò l'ultima cena. Qui recita il Regina Coeli e ricorda la fratellanza fra le Chiese: "Le diverse Chiese cristiane che qui si trovano rappresentano un patrimonio spirituale ricco e vario e sono un segno delle molteplici forme di interazione tra il Vangelo e le diverse culture", ha detto il Papa nel luogo dove Gesù istituì l'Eucaristia e dove poi lo Spirito Santo è sceso sui discepoli riuniti con Maria. Qui sottolinea come la sopravvivenza delle comunità cristiane in Medio Oriente sia "di vitale importanza". Poi, si reca a celebrare la messa pubblica nella Valle di Giosafat.

Gerusalemme sia davvero città della pace. Davanti a seimila fedeli riuniti nella Valle, il Pontefice rinnova il suo appello perchè Gerusalemme diventi davvero città della pace. Un luogo dove tutti, ebrei, musulmani e cristiani "possano venire in pellegrinaggio alla ricerca di Dio, e per ascoltarne la voce". Non dovrebbe esservi posto tra queste mura, aggiunge, "per la chiusura, la discriminazione, la violenza e l'ingiustizia". E ai cristiani dice: "In Terra Santa c'è posto per tutti. Mentre esorto le autorità a rispettare e sostenere la presenza cristiana qui, desidero al tempo stesso assicurarvi della solidarietà, dell'amore e del sostegno di tutta la Chiesa e della Santa Sede".

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14/05/2009 13:20

Il Papa celebra messa a Nazareth "Cristiani e musulmani respingano odio"

NAZARETH - Cristiani e musulmani respingano "il potere distruttivo dell'odio e del pregiudizio, che uccidono l'anima umana prima che il corpo", edifichino "ponti" e trovino "modi per una pacifica convivenza". E' l'appello lanciato dal Papa durante la celebrazione della messa a Nazareth, città quasi interamente araba, dove si sono registrate tensioni tra musulmani e cristiani.

Davanti a 40mila persone, nella messa più affollata della visita del pontefice in Terra Santa, Benedetto XVI ha osservato che "purtroppo, come il mondo sa, Nazareth ha sperimentato tensioni negli anni recenti che hanno danneggiato i rapporti fra le comunità cristiana e musulmana. Invito le persone di buona volontà di entrambe le comunità - ha aggiunto - a riparare il danno che è stato fatto, e in fedeltà al comune credo in un unico Dio, Padre dell'umana famiglia, ad operare per edificare ponti e trovare modi per una pacifica coesistenza".

Il Papa ha anche esaltato il valore della famiglia, rivolgendo un appello allo Stato ebraico perché la sostenga, in quanto "primo mattone di costruzione di una società ben ordinata e accogliente". Ha ricordato anche che l'Antico Testamento - dal quale l'ebraismo trae i suoi insegnamenti - "presenta la famiglia come la prima scuola della sapienza, una scuola che educa i propri membri nella pratica di quelle virtù che portano alla felicità autentica e ad un durevole appagamento".

Poi l'invito a rispettare la "dignità" delle donne, il loro ruolo di madri e il loro essere "vitale presenza nella forza lavoro e nelle istituzioni della società". Solo da ciò può nascere l'"ecologia umana" indispensabile al mondo: un "ambiente" in cui i bimbi imparino "ad amare e rispettare gli altri, ad essere onesti", e il "perdono".

Il papa trascorre oggi l'intera giornata a Nazareth e - all'indomani delle sue critiche al muro israeliano nella Cisgiordania - avrà un colloquio con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Nel corso della visita, a Betlemme, Benedetto ha sostenuto il diritto dei palestinesi a un loro Stato, una posizione che incontra l'opposizione del nuovo governo israeliano.

Roccaforte degli arabo-cristiani di Terra Santa, Nazareth è una città a maggioranza musulmana. Nei giorni scorsi sono stati rinvenuti volantini ostili alla visita di Benedetto XVI di stampo islamista. E i servizi israeliani, lo Shin Bet, aveva fatto sapere, prima ancora che Benedetto XVI iniziasse il suo viaggio, che non riteneva prudente per l'incolumità del papa l'utilizzo della "papamobile". Un avvertimento che non ha fatto desistere il Vaticano dalla decisione di utilizzare il veicolo dai vetri alti che permette ai fedeli e ai pellegrini di vedere il papa da ogni lato.

Dopo la messa ed il pranzo con gli ordinari di Terra Santa, con i francescani e con il seguito presso il convento dei francescani, papa Ratzinger avrà un incontro privato con Netanyahu. Intorno alle 16.30 si trasferirà alla basilica dell'Annunciazione per un saluto ai capi religiosi della Galilea. Subito dopo visiterà la grotta dell'annunciazione e celebrerà i vespri. Intorno alle 19 il papa si sposterà in elicottero a Gerusalemme.

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31/05/2009 22:49

Il Papa: "Inquinamento morale grave come quello dell'ambiente"


CITTA' DEL VATICANO - Il mondo di oggi è "avvelenato" oltre che da un inquinamento atmosferico anche da un inquinamento morale che offusca le menti e i cuori, "con immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l'uomo e la donna": è quanto ha rimarcato papa Benedetto XVI, durante la messa di Pentecoste, festività che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, celebrata oggi nella Basilica di San Pietro. Se l'uomo si allontana da Dio, ha anche ammonito Benedetto XVI, e pensa di poter usare autonomamente il "fuoco" donato agli apostoli dallo Spirito Santo durante la Pentecoste, le sue pontenzialità diventano pericolose come dimostrano Hiroshima e Nagasaki.

"Quello che l'aria è per la vita biologica, lo è lo Spirito Santo per la vita spirituale - ha spiegato il Papa - e come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l'ambiente e gli esseri viventi, così esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l'esistenza spirituale".

"Allo stesso modo in cui non bisogna assuefarsi ai veleni dell'aria -ha aggiunto il pontefice - e per questo l'impegno ecologico rappresenta oggi una priorità, altrettanto si dovrebbe fare per ciò che corrompe lo spirito", si è raccomandato Ratzinger. "Sembra invece che a tanti prodotti inquinanti la mente e il cuore che circolano nelle nostre società, ad esempio immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l'uomo e la donna, a questo sembra che ci si abitui senza difficoltà", si è rammaricato. "Anche questo è libertà, si dice, senza riconoscere che tutto ciò inquina, intossica l'animo soprattutto delle nuove generazioni, e finisce poi per condizionarne la stessa libertà".

Benedetto XVI ha poi continuato con un forte monito: "L'uomo non vuole più essere immagine di Dio, ma di se stesso - ha detto -, spiegando l'immagine dello Spirito Santo - si dichiara autonomo, libero, adulto. Evidentemente tale atteggiamento rivela un rapporto non autentico con Dio, conseguenza di una falsa immagine che di lui si è costruita, come il figlio prodigo della parabola evangelica che crede di realizzare se stesso allontanandosi dalla casa del padre".

"Nelle mani di un uomo così - ha continuato Benedetto XVI - il 'fuoco' e le sue enormi potenzialità diventano pericolosi: possono ritorcersi contro la vita e l'umanità stessa, come dimostra purtroppo la storia. A perenne monito rimangono le tragedie di Hiroshima e Nagasaki, dove l'energia atomica, utilizzata per scopi bellici, ha finito per seminare morte in proporzioni inaudite".

La chiesa non è "un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale" o "una sorta di agenzia umanitaria" ma è "un corpo vivo", ha infine concluso Ratzinger: "Lo spirito santo - dice - è l'anima della chiesa. Senza di lui a che cosa essa si ridurrebbe? sarebbe certamente un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale, forse una sorta di agenzia umanitaria. Ed in verità è così che la ritengono quanti la considerano al di fuori di un'ottica di fede. In realtà, però - prosegue Benedetto XVI - è un corpo vivo, la cui vitalità è appunto frutto dell'invisibile spirito divino".

repubbica.it

...io credo che a volte dovrebbe riflettere un po' di piu' prima di parlare...non aggiungo altro per non dovermi autobannare dal forum...penso solo che dovrebbe capire che la questione dell'inquinamento atmosferico e del conseguente riscaldamento globale e' davvero importante e grave...giusto un attimo piu' concreto come problema dello spirito santo...
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15/06/2009 13:41

Papa Ratzinger a The Club!
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16/02/2010 20:15

Scandalo preti pedofili: Chiesa irlandese collaborerà con la giustizia ordinaria

La Santa Sede annuncia la svolta per fare piena luce sugli abusi perpretati in Irlanda dal 1975 al 2004
il Papa al termine del summit con i vescovi irlandesi: «pedofilia peccato contro dio»



MILANO - Il Papa ancora una volta ricorda che la pedofilia è un «peccato che offende Dio», ma stavolta dalla Santa Sede arriva anche un importante gesto concreto. La Chiesa in Irlanda è infatti pronta a collaborare con le autorità giudiziarie per fare piena luce sullo scandalo degli abusi sessuali su minori che ha travolto dal 1975 al 2004 la diocesi di Dublino. Lo annuncia proprio un comunicato diffuso dalla Santa Sede al termine del summit in Vaticano tra vescovi irlandesi, cardinali di Curia e Papa.

IL PONTEFICE - La pedofilia «è non solo un crimine odioso, ma anche un grave peccato che offende Dio e ferisce la dignità della persona umana creata a sua immagine» ha dichiarato Benedetto XVI.

corriere.it
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19/02/2010 23:54

...non pensavo che Elton John sarebbe mai apparso in questa discussione...ma tutto puo' succedere sul tamtamcheese forum!! [SM=g1336795]

"Gesù? Un gay superintelligente"
Dichiarazioni shock di Elton John


Il cantante britannico Elton John ha dichiarato in un'intervista alla rivista statunitense "Parade" che "Gesù era gay e 'superintelligente'". "Credo che Gesù avesse molta compassione, era un gay superintelligente, che ha capito i problemi dell'umanità - ha detto sir Elton -. Voleva che noi ci amassimo e perdonassimo. Non capisco cosa renda le persone così crudeli. Prova ad essere una lesbica in Medio Oriente, sarebbe meglio essere morti".

Dichiarazioni destinate a far discutere. L'intento positivo evidente nelle parole del cantautore inglese potrebbe passare in secondo piano di fronte alla forza dell'affermazione, anche se un portavoce della Chiesa d'Inghilterra ha tentato di smontare la polemica sul nascere. "Le riflessioni di Sir Elton sull'amore e il perdono predicati da Gesù sono condivise da tutti i cristiani - ha commentato - ma le valutazioni sull'aspetto storico della persona di Gesù forse sarebbe meglio lasciarle agli accademici".

Nell'intervista John, che qualche mese fa ha espresso il desiderio di adottare un bambino, racconta come ha conosciuto il compagno David Furnish, 47 anni. "Ho sentito immediata attrazione per lui - racconta - Era vestito molto bene, era molto timido. La sera dopo abbiamo cenato, e poi ci siamo innamorati molto velocemente".

tgcom.it

Chi si prende l'onore di commentare??? [SM=g1336783]
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20/02/2010 01:13

Re:
cuix, 19/02/2010 23.54:

...non pensavo che Elton John sarebbe mai apparso in questa discussione...ma tutto puo' succedere sul tamtamcheese forum!! [SM=g1336795]

"Gesù? Un gay superintelligente"
Dichiarazioni shock di Elton John


Il cantante britannico Elton John ha dichiarato in un'intervista alla rivista statunitense "Parade" che "Gesù era gay e 'superintelligente'". "Credo che Gesù avesse molta compassione, era un gay superintelligente, che ha capito i problemi dell'umanità - ha detto sir Elton -. Voleva che noi ci amassimo e perdonassimo. Non capisco cosa renda le persone così crudeli. Prova ad essere una lesbica in Medio Oriente, sarebbe meglio essere morti".

Dichiarazioni destinate a far discutere. L'intento positivo evidente nelle parole del cantautore inglese potrebbe passare in secondo piano di fronte alla forza dell'affermazione, anche se un portavoce della Chiesa d'Inghilterra ha tentato di smontare la polemica sul nascere. "Le riflessioni di Sir Elton sull'amore e il perdono predicati da Gesù sono condivise da tutti i cristiani - ha commentato - ma le valutazioni sull'aspetto storico della persona di Gesù forse sarebbe meglio lasciarle agli accademici".

Nell'intervista John, che qualche mese fa ha espresso il desiderio di adottare un bambino, racconta come ha conosciuto il compagno David Furnish, 47 anni. "Ho sentito immediata attrazione per lui - racconta - Era vestito molto bene, era molto timido. La sera dopo abbiamo cenato, e poi ci siamo innamorati molto velocemente".

tgcom.it

Chi si prende l'onore di commentare??? [SM=g1336783]



Sul superintelligente non saprei che dire... ma sul gay... beh ragazzi sul gay cosa si può dire? Ora capiamo perché gli apostoli erano tutti uomini e la storia con la Maddalena è sempre stata leggendaria

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20/02/2010 18:27

Re: Re:
Mezcal82, 20/02/2010 1.13:



Sul superintelligente non saprei che dire... ma sul gay... beh ragazzi sul gay cosa si può dire? Ora capiamo perché gli apostoli erano tutti uomini e la storia con la Maddalena è sempre stata leggendaria





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Re: Re: Re:
cuix, 20/02/2010 18.27:








Non so e non voglio sapere dove hai trovato questa foto... ma come ogni volta mi stupisci!

[SM=g1336764] [SM=g1336764]
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Re: Re: Re: Re:
Mezcal82, 20/02/2010 21.12:




Non so e non voglio sapere dove hai trovato questa foto... ma come ogni volta mi stupisci!

[SM=g1336764] [SM=g1336764]




E pensa che l'ha scattata Elton John in persona!! [SM=g1336783]
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20/02/2010 21:19

Re: Re: Re: Re: Re:
cuix, 20/02/2010 21.17:




E pensa che l'ha scattata Elton John in persona!! [SM=g1336783]




La cosa migliore di questo forum è che riusciamo sempre a postare le cose giuste nel momento giusto... visto che siamo in quaresima...
Oltre all'arresto per censura rischiamo anche la scomunica...
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20/02/2010 21:21

Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Mezcal82, 20/02/2010 21.19:




La cosa migliore di questo forum è che riusciamo sempre a postare le cose giuste nel momento giusto... visto che siamo in quaresima...
Oltre all'arresto per censura rischiamo anche la scomunica...




Beh...oramai avevamo fatto 30.... [SM=g1336783]

E poi devi ammettere che la foto merita! [SM=g1336772]
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
cuix, 20/02/2010 21.21:




Beh...oramai avevamo fatto 30.... [SM=g1336783]

E poi devi ammettere che la foto merita! [SM=g1336772]




La foto merita tantissimo, ma questo post merita ancora di più... visto le date che riporta!!!
[SM=g1336772]
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22/02/2010 19:15

India ritratto blasfemo di Gesù.Scontri e due chiese distrutte

Violenti scontri sono scoppiati in vari stati dell'India e due chiese protestanti sono state incendiate e rase al suolo, in seguito della diffusione, prima sulle pagine di un libro per le scuole elementari e poi su altri media, di un ritratto blasfemo di Gesù, raffigurato con una bottiglia di birra e una sigaretta in mano. Lo riferisce l'agenzia vaticana Fides, citando fonti locali. I cristiani avevano ottenuto la rimozione dell'immagine scatenando la violenza degli estremisti induisti. La protesta - precisa la Fides - ha infiammato soprattutto il Punjab, nel nordovest dell'India, dove il ritratto è stato esposto per le vie delle città di Jalandhar e Batala.

LA VICENDA - Alcuni giovani cristiani sarebbero stati coinvolti in una rissa per aver tentato di rimuovere le immagini esposte in un mercato, venendo aggrediti da un gruppo di estremisti indù. La violenza si è poi estesa all'intera città. Esponenti dei movimenti estremisti indù sono scesi in strada armati e hanno incitato alla violenza contro i cristiani. Due chiese protestanti sono state attaccate, incendiate e rase al suolo. I pastori che ne erano responsabili sono stati aggrediti e percossi, e le loro case saccheggiate. All'origine delle tensioni, l'immagine blasfema riprodotta su un libro per le scuole elementari edito dalla Skyline Publications a New Delhi e adottato nelle scuole indiane: un Gesù Cristo con birra e sigaretta, qualificato come un «idolo». Se ne erano accorte alcune suore cattoliche di Shillong, nello Stato di Meghalaya, nel nordest, chiedendo subito alle autorità competenti il ritiro del testo dalle scuole. Richiesta subito accolta dal governo dello Stato ma non ben accetta agli estremisti che hanno affisso l'immagine nella pubblica via. Al termine degli scontri - riferisce ancora la Fides - alcuni cristiani accusati di essere coinvolti negli scontri sono stati fermati dalla polizia, mentre nessun estremista indù è stato arrestato.

IL LIBRO - Ampareen Lyngdoh, ministro dell’Educazione di Meghalaya, nel nord est del Paese, ha condannato la scelta fatta dall’editore e si è detta «sgomenta» per l’immagine data di Cristo su un testo destinato all’educazione di giovani alunni. Lyngdoh ha fatto sapere che tutte le copie del libro incriminato sono state ritirate dalle scuole e dalle librerie dello Stato. Il controverso testo è stato pubblicato da un editore di Nuova Delhi ed è stato adottato da una serie di istituti privati a Meghalaya, dove il 70% della popolazione (2,32 milioni) è di religione cristiana. In totale circa il 2% della popolazione indiana è cristiana. (Fonte: Ansa)



Chissa' allora se leggessero questa discussione! [SM=g1336783]
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23/02/2010 19:47

All'asilo comunale si accettano solo bimbi di famiglie cristiane


MANTOVA. L'asilo comunale? Solo per i bambini che provengono da famiglie che accettano «l'ispirazione cristiana della vita». Il regolamento è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Goito fra le proteste di tutta l'opposizione. Un esposto è già stato presentato all'Associazione nazionale dei Comuni italiani.

Il regolamento, all'articolo 1, pone come condizione per iscrivere il figlio all'asilo l'accettazione di una sorta di preambolo religioso: la provenienza da una famiglia cattolica o cristiana, escludendo di fatto molte famiglie di immigrati di diverso orientamento religioso. Resta da stabilire se nell'ispirazione cristiana siano comprese le coppie divorziate o i non credenti.

La giunta di centrodestra - capeggiata dal sindaco Anita Marchetti, area Udc, appoggiata da parte del Pdl e dalla Lega Nord - motiva tale decisione con il fatto che «pur essendo l'asilo pubblico, da sempre viene gestito secondo criteri che si ispirano al cristianesimo».

Il centrosinistra ha sollevato in aula il tema dell'incostituzionalità. Ma la maggioranza si è detta certa che la preclusione dell'iscrizione a un asilo da sempre gestito con criteri cristiani non va contro i dettati della Costituzione. In pratica si vuole rispettare la tradizione di una gestione. La vicenda è già stata segnalata all'Anci da una consigliere dell'opposizione. Ha chiesto di fare pressioni sulla giunta di Goito per impedire che tale regolamento discriminatorio venga attuato.

(23 febbraio 2010)
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23/02/2010 20:18

Re: All'asilo comunale si accettano solo bimbi di famiglie cristiane
cuix, 23/02/2010 19.47:



MANTOVA. L'asilo comunale? Solo per i bambini che provengono da famiglie che accettano «l'ispirazione cristiana della vita». Il regolamento è stato approvato a maggioranza dal consiglio comunale di Goito fra le proteste di tutta l'opposizione. Un esposto è già stato presentato all'Associazione nazionale dei Comuni italiani.

Il regolamento, all'articolo 1, pone come condizione per iscrivere il figlio all'asilo l'accettazione di una sorta di preambolo religioso: la provenienza da una famiglia cattolica o cristiana, escludendo di fatto molte famiglie di immigrati di diverso orientamento religioso. Resta da stabilire se nell'ispirazione cristiana siano comprese le coppie divorziate o i non credenti.

La giunta di centrodestra - capeggiata dal sindaco Anita Marchetti, area Udc, appoggiata da parte del Pdl e dalla Lega Nord - motiva tale decisione con il fatto che «pur essendo l'asilo pubblico, da sempre viene gestito secondo criteri che si ispirano al cristianesimo».

Il centrosinistra ha sollevato in aula il tema dell'incostituzionalità. Ma la maggioranza si è detta certa che la preclusione dell'iscrizione a un asilo da sempre gestito con criteri cristiani non va contro i dettati della Costituzione. In pratica si vuole rispettare la tradizione di una gestione. La vicenda è già stata segnalata all'Anci da una consigliere dell'opposizione. Ha chiesto di fare pressioni sulla giunta di Goito per impedire che tale regolamento discriminatorio venga attuato.

(23 febbraio 2010)



Immagino che razza di asilo frequentato da figli di imbecilli... non tenterei nemmeno di iscriverlo mio figlio ad un posto del genere, crescerebbe ottuso ed ignorante come il 90% degli italiani!
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23/02/2010 20:54

Re: Re: All'asilo comunale si accettano solo bimbi di famiglie cristiane
Mezcal82, 23/02/2010 20.18:



Immagino che razza di asilo frequentato da figli di imbecilli... non tenterei nemmeno di iscriverlo mio figlio ad un posto del genere, crescerebbe ottuso ed ignorante come il 90% degli italiani!
IDIOTI!
[SM=g1336772]




Ritengo comunque molto grave il fatto che notizie come questa si sentano sempre piu' spesso...e trovo altrettanto grave il fatto che i media maggiori (tg televisivi nazionali compresi) le ignorino quasi totalmente. [SM=g1336786]
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26/02/2010 19:12

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23/03/2010 19:19

...perplesso...


Elezioni, Bagnasco precisa
"Aborto conta come casa e lavoro"


CITTA' DEL VATICANO - Il rispetto della vita umana e del matrimonio tra uomo e donna, ma anche il diritto al lavoro e alla casa, l'integrazione degli immigrati: sono tutti "valori che non possono essere selezionati secondo la sensibilità personale, ma vanno assunti nella loro integralita". Così si legge in un comunicato dei vescovi della Liguria, primo firmatario il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, in vista del voto delle regionali.

La nota tende a correggere in parte quanto emerso dall'appello elettorale lanciato ieri dal presidente della Cei in cui ha chiesto che "il voto cattolico sia contro l'aborto". Ieri Bagnasco ha indicato la difesa della vita, anche dal "delitto incommensurabile" dell'aborto, come un valore "non negoziabile" su cui basare le proprie scelte elettorali. In particolare ha speso durissime parole contro l'uso della pillola abortiva bocciando di fatto i candidati che si sono schierati a favore della Ru486, come Emma Bonino nel Lazio e Mercedes Bresso in Piemonte.

Inoltre ha fatto una distinzione tra valori non negoziabili (difesa vita, matrimonio, libertà religiosa ed educativa) su cui "s'impiantano e vengono garantiti - ha detto - altri indispensabili valori", tra cui, appunto, il diritto alla casa e al lavoro, l'integrazione degli immigrati, il rispetto del creato.

Nella lettera firmata con gli altri vescovi liguri, Bagnasco oggi ribadisce l'importanza dei valori legati alla bioetica, alla difesa della vita e del matrimonio fra un uomo e una donna ma ha sottolineato che non c'è una gerarchia, e che questi non possono essere divisi, nella valutazione dei cattolici in vista delle prossime elezioni, da quelli relativi ad aspetti sociali come l'accoglienza agli immigrati, il diritto alla casa e al lavoro.

"Si tratta - elencano i vescovi liguri - di valori chiaramente e ripetutamente ribaditi dal magistero conciliare, postconciliare e pontificio e che possono essere sinteticamente richiamati: fra tutti, il rispetto della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale; la tutela e il sostegno della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna; il diritto di libertà religiosa, la libertà della cultura e dell'educazione. E quindi il diritto al lavoro e alla casa; l'accoglienza degli immigrati, rispettosa delle leggi e volta a favorire l'integrazione; la promozione della giustizia e della pace; la salvaguardia del creato. Tali valori non possono essere selezionati secondo la sensibilità personale, ma vanno assunti nella loro integralità".

"Solo nel loro insieme esprimono una concezione dell'uomo, della comunità e del bene comune, che costituisce il centro della dottrina sociale della chiesa, e rivelano quel collegamento tra etica della vita ed etica sociale".

Cei: nessuna contraddizione tra ieri e oggi. I vescovi italiani sottolineano che "è impossibile ipotizzare toni divaricanti tra quanto detto ieri" nella prolusione del cardinale Angelo Bagnasco e quanto "scritto oggi nel comunicato dei vescovi liguri". In una nota la Cei ribadisce infatti che non ci può essere "solidarietà sociale" se "si rifiuta o sopprime la vita" e riafferma che "la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna" è "un valore non negoziabile" prioritario.
repubblica.it
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