Il Papa: "Pedofilia, il perdono non si sostituisce alla giustizia"
LISBONA - Papa Benedetto XVI, in volo verso il Portogallo, sottolinea come, nello scandalo sulla pedofilia, "il perdono non sostituisce la giustizia. La penitenza, la preghiera, l'accettazione, il perdono che occorre dare, non soddisfano la necessità di giustizia, perché il perdono non sostituisce la giustizia". Ma è "realmente terrificante", dice Ratzinger rispondendo ai giornalisti, come la Chiesa oggi "soffra per gli attacchi dal suo interno". "Oggi le più grandi persecuzioni alla Chiesa non vengono da fuori, ma dai peccati che ci sono dentro la Chiesa stessa".
"Fatima lo aveva previsto". Fatima aveva previsto anche questo, secondo il Papa, che conversando con la stampa collega lo scandalo degli abusi alla profezia affidata dalla Vergine a suor Lucia nel cosiddetto Terzo Segreto. "Insieme alla sofferenza del Papa, che in prima istanza possiamo riferire all'attentato a Giovani Paolo II - premette Ratzinger - nel messaggio di Fatima ci sono indicazioni su realtà del futuro della Chiesa. Oltre ai momenti indicati nelle visioni, si parla della realtà di passione della Chiesa. Il Signore ha detto che la Chiesa sarà sofferente fino alla fine del mondo. E oggi questo lo vediamo in modo particolare".
Il Papa e "l'etica" della crisi economica. Secondo il Papa, la crisi economica ha una sua "componente morale che nessuno può non vedere", "gli avvenimenti sul mercato in questi ultimi due o tre anni hanno mostrato che la dimensione etica deve entrare all'interno dell'agire economico". "Vediamo adesso che un puro pragmatismo economico crea problemi - dice Ratzinger -. E' il momento di vedere che l'etica non è una cosa esteriore, ma interiore alla razionalità e al pragmatismo economico". Il Papa riconosce che "la fede cattolica, cristiana, era troppo individualistica", lasciava le "cose concrete, economiche al mondo", pensava solo alla "salvezza individuale, agli atti religiosi". "Anche qui dobbiamo entrare in un dialogo concreto - sottolinea il Papa -. Ho cercato nella mia enciclica 'Catitas in veritate', e tutta la tradizione della dottrina sociale della Chiesa va in questi senso, di allargare l'aspetto etico e della fede sopra l'individuo, alla responsabilità del mondo".