il nano silvio!!

Ultimo Aggiornamento: 07/05/2010 13:07
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02/03/2009 22:35

Un vaffa...

[Modificato da nufula 02/03/2009 22:37]
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31/03/2009 00:21

«Dicono che sono un duce, ma non è vero»
Berlusconi: non ho veri poteri, cerco solo di convincere gli altri a fare quello che mi sembra giusto

ROMA - La parte del dittatore a Silvio Berlusconi non piace. E lo ha ribadito nel corso di un'intervista registrata per la trasmissione Porta a Porta, in cui ha spiegato che «il paradosso è che quelli della sinistra continuano a indicarmi come un ducetto, un aspirante dittatore, un dittatore sudamericano, facendo anche dei paragoni con Hitler, Mussolini e via dicendo...». Ma la realtà, rileva il premier, «è esattamente il contrario» perché «nell'architettura istituzionale italiana il presidente del Consiglio è primus inter pares, non ha nessun potere personale. Ha soltanto quello di redigere l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Da noi viene fatto da Gianni Letta, che lo fa benissimo. Quindi, io non esercito neppure quel potere». «E allora, che cosa metto in campo? La mia autorevolezza personale e politica per convincere gli altri a fare ciò che mi sembra giusto - ha aggiunto Berlusconi -. Insomma io non posso, anche per la mia natura sono così, obbligare qualcuno a fare cose di cui non è convito».

IL PDL E LA LEGA - Il premier ha poi ricordato che in Italia «per la prima volta ci sono delle coalizioni stabili», che hanno determinato «questa semplificazione della politica italiana». Il Popolo della libertà è il «grande partito dei moderati, dei liberali, dei riformisti, dei laici e dei cattolici, che io spero raccoglierà l'adesione e il voto della grande maggioranza degli italiani che ama la libertà, vuole difendere la libertà e non si riconosce nella sinistra». Il rapporto tra Pdl e la Lega, ha poi precisato, «sarà molto buono, come prima»: «La Lega ha i suoi obiettivi - ha detto - e noi aderiremo a quelli in cui anche noi ci riconosciamo», come per esempio il federalismo fiscale, che «non solo avrà il merito di responsabilizzare gli amministratori locali, ma servirà anche a contrastare l'evasione fiscale».

IL NODO DEL SUCCESSORE - Nessuna difficoltà neppure ad amalgamare FI e An, ha assicurato ancora il Cavaliere: «Direi che le difficoltà sono cadute e che tutti si sono riconosciuti in me». Aggiungendo subito dopo: «Tutti possono essere miei successori. Spero che quando un successore avanzerà e sarà riconosciuto dagli altri come leader del futuro, io potrò diventare il padre nobile del partito e godermi qualche anno di riposo. Cosa a cui massimamente aspirerei» seppure «senza poteri ci sto molto male».

LE RIFORME - Infine un nuovo accenno alle riforme istituzionali: «Abbiamo detto chiaramente che queste riforme, importanti e necessarie per avere uno stato moderno in grado di decidere con la rapidità richiesta dall'urgenza dei problemi, devono essere fatte possibilmente con il concorso di tutti. Se sarà possibile saremo i più felici. Se non sarà possibile i nostri elettori ci hanno dato mandato di portare avanti il nostro programma e lo faremo quindi con i nostri numeri».

corriere.it
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31/03/2009 11:29

figuriamoci se lui ha qualche potere! uno non può avere 6 televisioni, qualche decina di giornali e essere a capo del governo che subito lo si accusa di avere troppo potere! manco avesse una squadra di calcio...
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03/04/2009 00:13

G20 La Regina Vs Berlusconi ... Le solite figure di Merda 02/04/09
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03/04/2009 20:24

Se commento divento offensivo, comunque all'Italia sta bene, facciamo la figura dei COGLIONI quali siamo!
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03/04/2009 20:41

Re:
Mezcal82, 03/04/2009 20.24:

Se commento divento offensivo, comunque all'Italia sta bene, facciamo la figura dei COGLIONI quali siamo!




...e un solo grido si alza forte dall'Italia...

...un grido che puo' diventare un motto...

...un grido che ci unisce tutti...



MISTER OBAMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
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03/04/2009 20:59

Re:

Nemmeno se scende dalla croce il supremo ci salviamo questa volta!
[Modificato da Mezcal82 03/04/2009 20:59]
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05/04/2009 13:49

Berlusconi furioso con la stampa italiana "Mi calunniano, tentato da azioni dure"
PRAGA - Il filmato su Youtube sul ministro Giorgia Meloni, il video sui giornali online di mezzo mondo col rimprovero della Regina, "e ora questa cosa della Merkel...". Silvio Berlusconi spiega di "non farcela più" con la stampa italiana, che - sostiene - gioca contro il nostro Paese: "Questa è calunnia nei miei confronti e disinformazione nei confronti dei lettori - attacca - quindi a un certo momento non voglio arrivare a dire di fare azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa, però sono tentato perchè non si fa così...".

L'attacco ai media. Il riferimento è a una serie di episodi recenti, in cui alcuni comportamenti "eccentrici" del Cavaliere sono stati immortalati dalla telecamere e diffusi in tutto il mondo. L'ultimo è di oggi: il cancelliere Angela Merkel lo attende per una cerimonia ufficiale in ambito Nato, e lui invece parla al telefonino. "Angela sapeva che ero al telefono con Erdogan, glielo avevo detto", si giustifica il premier. E quanto alla Regina, "è stata nei miei confronti assolutamente aperta e simpatica. Qualcuno ha parlato di un rimbrotto ma poi quando arriva la smentita non richiesta, dicono che l'ha dovuta fare per la pressione di Berlusconi... Allora dico: 'andate al diavolo...'".

Insomma il capo del governo è un fiume in piena: "Non se ne può più", osserva,passeggiando in serata per le vie di Praga con giornalisti al seguito. Quanto al tipo di eventuali azioni contro tv e giornali, dice: "Perché, voi pensate che se io dico: non guardate più una tv o altro, non c'è nessuno che mi segue in Italia?".

Le reazioni. In serata arriva la replica del segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi: "Il capo di governo - scrive in una nota - non può cadere in cattive tentazioni, come in parte è già accaduto al nostro presidente del Consiglio. Quando i giornalisti scrivono riferendo di fatti osservati e a loro conosciuti fino a quel momento fanno il loro dovere. Qualsiasi minaccia del potere verso la stampa è inaccettabile". Più duro il presidente della Fnsi, Roberto Natale: "Parole di inaudita gravità".

Entusiasta delle parole del premier, invece, è Maurizio Gasparri: "Ha ragione Berlusconi. Perfino la Regina Elisabetta sconfessa un'informazione italiana bugiarda e imbarazzante. Berlusconi risolve anche lo stallo al vertice della Nato e da noi schiere di bugiardi dicono sciocchezze".

Opere pubbliche e ammortizzatori sociali. Ma Berlusconi da Praga parla anche della situazione economica. Annunciando un possibile rallentamento nella realizzazione delle infrastrutture: "Uno Stato quando c'è una crisi deve pensare prima di tutto ai suoi concittadini - spiega - magari anche rallentando certe opere pubbliche che erano in programma, perchè la cosa più importante è che si mantenga la pace e la coesione sociale e che nessuno sia lasciato indietro". In pratica, spiega il premier, "Tremonti insiste che gli ammortizzatori (i fondi per la cassa integrazione, ndr) messi da parte sono sufficienti, però ove non fossero sufficienti si possono ritardare opere pubbliche per aiutare i cittadini e poi magari riprenderle dopo un anno". Escluso il Ponte sullo Stretto, che è "un'opera epocale".

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05/04/2009 18:48

Re: Berlusconi furioso con la stampa italiana "Mi calunniano, tentato da azioni dure"
cuix, 05/04/2009 13.49:

PRAGA - Il filmato su Youtube sul ministro Giorgia Meloni, il video sui giornali online di mezzo mondo col rimprovero della Regina, "e ora questa cosa della Merkel...". Silvio Berlusconi spiega di "non farcela più" con la stampa italiana, che - sostiene - gioca contro il nostro Paese: "Questa è calunnia nei miei confronti e disinformazione nei confronti dei lettori - attacca - quindi a un certo momento non voglio arrivare a dire di fare azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa, però sono tentato perchè non si fa così...".

>>> CHIARO SEGNO DI DITTATURA, BAVAGLIO ALL'INFORMAZIONE... NON E' SOLO LA STAMPA ITALIANA A RIPORTARE CERTI "FATTACCI" DEL NOSTRO PREMIER MA E' QUELLA MONDIALE A PRENDERCI PER IL CULO X LE SUE FIGURACCE!!

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Insomma il capo del governo è un fiume in piena: "Non se ne può più", osserva,passeggiando in serata per le vie di Praga con giornalisti al seguito. Quanto al tipo di eventuali azioni contro tv e giornali, dice: "Perché, voi pensate che se io dico: non guardate più una tv o altro, non c'è nessuno che mi segue in Italia?".

>>> LO SEGUIREBBERO IN MOLTI, DI PECORONI L'ITALIA E' PIENA...

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Opere pubbliche e ammortizzatori sociali. Ma Berlusconi da Praga parla anche della situazione economica. Annunciando un possibile rallentamento nella realizzazione delle infrastrutture: "Uno Stato quando c'è una crisi deve pensare prima di tutto ai suoi concittadini - spiega - magari anche rallentando certe opere pubbliche che erano in programma, perchè la cosa più importante è che si mantenga la pace e la coesione sociale e che nessuno sia lasciato indietro". In pratica, spiega il premier, "Tremonti insiste che gli ammortizzatori (i fondi per la cassa integrazione, ndr) messi da parte sono sufficienti, però ove non fossero sufficienti si possono ritardare opere pubbliche per aiutare i cittadini e poi magari riprenderle dopo un anno". Escluso il Ponte sullo Stretto, che è "un'opera epocale".

>>> SILVIO FOTTITI TU E IL TUO CAZZO DI PONTE, SE CROLLA DOPO 2 ANNI DALL'INAUGURAZIONE MI MASTURBO A 4 MANI! UN'OPERA INUTILE DISPENDIOSA E SENZA SENSO... SE NON PER FAR VEDERE QUANTO LUI E' MEGALOMANE. IL DUCE CONVINCEVA LA GENTE CON OPERE SIMILI A QUESTA... CHE FINE ABBIAMO FATTO NEGLI ANNI 30-40???...

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06/04/2009 00:10

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06/04/2009 19:32

Io non mi scuso per Silvio, mi scuso di essere italiano.
Questa nazione mi fa vomitare, popolo formato da ladri farabutti, l'italiano medio è quello che scavalla le code, è quello che se si può non pagare non paga, è quello che la prima cosa è il calcio, è quello che se il mondo va a puttane l'unica cosa che importa è il macchinone sotto cosa...
VAFFANCULO, oggi grido il mio VAFFANCULO a tutto

VAFFANCULOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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06/04/2009 19:56

(ANSA)- CATANZARO, 6 APR - Chiesto il giudizio di 201 indagati per irregolarita' nelle assunzioni del personale Ata da parte dell'Ufficio scolastico provinciale. Si tratta di dirigenti, funzionari e operatori dell'Ufficio di Catanzaro, titolari di scuole private, e dipendenti Ata. L'inchiesta era stata aperta dall'ex pm Luigi De magistris. Nelle assunzioni sarebbero stati favoriti amici e parenti degli imputati e sarebbero stati falsificati documenti per alterare le graduatorie.


Questo è il paese in cui viviamo mi chiedete ancora perchè deve andare a farsi fottere?
Altro che a votare, a giugno dovremmo mandare tutti a FANCULOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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29/04/2009 20:11

Noemi, la diciottenne che dice «papi» al premier
NAPOLI — Noemi ha compiuto 18 anni tre giorni fa. È alta alta, bionda bionda e ha il viso di bambina. Alla sua festa, domenica sera, ha partecipato Silvio Berlusconi. Lei lo chiama papi, e dice che «un regalo più bello papi non poteva farmelo (Leggi l'intervista a Noemi). Quando l'ho visto non riuscivo a crederci, sono stata troppo felice». Anche la mamma di Noemi, che si chiama Anna e pure lei è bionda e pure lei è stata molto felice della visita, quando parla di Berlusconi dice papi. E aggiunge che «le malignità le dicano pure se vogliono, tanto noi siamo molto religiosi e ci affidiamo al Signore».




Lasciando fuori da questa storia le malignità e magari pure il Padreterno, la domanda resta comunque legittima: come ci è capitato il presidente del Consiglio a una festa di ragazzini in un villone per ricevimenti sulla Circumvallazione esterna, che tra l'altro la notte è una delle strade meno raccomandabili di Napoli e provincia? «Perché è un amico di famiglia», dice Noemi seduta al tavolo della cucina nella sua casa al secondo piano di un anonimo palazzo di Portici. «Mi conosce da quando ero piccola piccola. Mio padre (Elio, impiegato comunale; ndr) frequentava i socialisti e così conobbe Silvio. Per me avere a che fare con lui è normale, ma di trovarmelo alla festa non me l'aspettavo. E non vi dico i miei amici. A loro mica avevo mai raccontato di papi, tanto non mi avrebbero creduto.



Ma poi lui è stato così simpatico con tutti. Lui è sempre tanto cordiale». Noemi porta al collo un ciondolo d'oro con diamanti, regalo di papi per i 18 anni. E ha sul tavolo i cd di Mariano Apicella con le canzoni che lei canta con papi «quando vado a trovarlo a Roma o a Milano, perché mica può venire sempre lui qui, con tutte le cose che ha da fare». Anche lei ha molto da fare: «Innanzitutto la scuola: studio grafica pubblicitaria», e corre a prendere un libro sul simbolo del Pdl, regalo di papi con tanto di dedica: «Alla mia piccola Noemi, alla mia piccola grafica pubblicitaria dal suo papino putativo». E poi ha lo spettacolo: una particina in un corto e la partecipazione a qualche programma con teenager in passerella. Ma non sulle tv di papi.



Noemi, lei chiama ‘‘Papi’’ il presidente Berlusconi?
«Sì, per me è come se fosse un secondo padre. Mi ha allevata».

Ha mai conosciuto qualcuno dei figli del Cavaliere?
«No, mai. Anche se lui mi ripete che gli ricordo Barbara, sua figlia. Che ora studia in America».

Com’è nata la vostra amicizia?
«È un amico di famiglia. Dei miei genitori». «Diciamo», interviene mamma Anna, «che l’ha conosciuto mio marito ai tempi del partito socialista. Ma non possiamo dire di più».

Non capita a tutte le belle ragazze di ritrovarsi il presidente del Consiglio alla festa di compleanno?
«Infatti, io alla mia non l’aspettavo. È stata una vera sorpresa. Né ho mai raccontato in giro di questa amicizia così forte con Papi Silvio. Nessuno mi avrebbe creduta. Ora, invece, l’hanno visto tutti...»

Cosa le ha regalato?
«Una collana d’oro con un ciondolo».

Berlusconi è sempre stato presente alle sue feste di compleanno?
«No, ma non mi ha mai fatto mancare le sue attenzioni. Un anno, ricordo, mi ha regalato un diamantino. Un’altra volta, una collanina. Insomma, ogni volta mi riempie di attenzioni».

Suo padre non è geloso?
«Assolutamente no. È devotissimo di Papi Silvio».


E la mamma?
«Assolutamente no», risponde la signora Anna, «e poi gelosi di chi, di Silvio?». In cameretta, incorniciata, anche una foto con dedica del premier: "Ad Anna con gli auguri più affettuosi - 20 novembre 2008 - Silvio Berlusconi».

Noemi, lei frequenta il quarto anno della scuola per grafici pubblicitari?
«Sì, la Francesco Saverio Nitti di Portici e sono la prima della classe. La mia insegnante di italiano dice che ho inventato il ‘‘metodo letiziano’’: ho una grande capacità espressiva. Mi piace molto studiare».

Sa chi fu Nitti?
«Nitti...Nitti... Lo abbiamo anche studiato a scuola».

Fu un grande meridionalista e presidente del Consiglio.
«Ah, sì».

Cosa vorrà fare da grande?
«La showgirl. Ho studiato danza, ho iniziato a 6 anni. Ora sto seguendo un corso per guida turistica: al Maggio dei Monumenti sarò impegnata nel Duomo di Napoli. Mi interessa anche la politica. Sono pronta a cogliere qualunque opportunità, a trecentosessanta gradi. Ma non scenderò mai a compromessi».

Sa che ha provocato una fiammante polemica il fatto che Berlusconi vorrebbe candidare letterine e donne dello spettacolo alle europee?
«Fa bene, vuole ringiovanire. E poi se Papi pensa di fare così, stia certo che non sbaglia. Sceglie queste ragazze perché intelligenti e capaci. Non solo perché belle. Il mio motto in politica sarà: ‘‘Meno tasse, più controlli’’. Basta con i furbi che non rispettano le regole».

Lei vuole diventare showgirl e avviarsi all’attività politica. E lo studio?
«Papi Silvio mi ripete sempre che la prima cosa è studiare. Lo sa che ha fondato una università a Milano? L’anno prossimo vorrei frequentarla. Mi iscriverò a scienze politiche».

Noemi, lei ha girato anche un cortometraggio?
«Si chiama Scaccomatto. È stato presentato a Venezia a dicembre scorso. Io interpreto il ruolo della fidanzata di un politico. È tutta una storia di mafia, di intrighi, di caccia ad un diamante».

Insomma, una trama di grande attualità. Torniamo a Berlusconi?
«Lo adoro. Gli faccio compagnia. Lui mi chiama, mi dice che ha qualche momento libero e io lo raggiungo. Resto ad ascoltarlo. Ed è questo che lui desidera da me. Poi, cantiamo assieme».

Quali canzoni?
«Non ricordo il titolo della sua preferita: aspetti che vedo sui suoi cd. Li ho tutti. Ma come fa quella... ‘‘Mon amour, lalalala’’»

Lei quali canzoni preferisce?
«A me piace la musica italiana. Non le canzoni classiche. I miei cantanti preferiti sono Laura Pausini, Tiziano Ferro, Nek. E poi c’è la colonna sonora di Scugnizzi, che io canto spesso con Papi Silvio al pianoforte o al karaoke».

Mi racconta qual è la sua barzelletta preferita tra le tante che il premier le racconta?
«Vi sono due ministri del governo Prodi che vanno in Africa, su un’isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. Il capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: ‘‘Vuoi morire o bunga-bunga?’’. Il ministro sceglie: ‘‘bunga-bunga’’. E viene violentato. Il secondo prigioniero, anche lui messo dinanzi alla scelta, non indugia e risponde: ‘‘Voglio morire!’’. Ma il capo tribù: ‘‘Prima bunga-bunga e poi morire».

Nei momenti di relax, Berlusconi cosa le confida?
«Fa tanto per il popolo. È il politico numero uno. Non dorme mai. Io non riuscirei a fare la sua stessa vita. Quando vado da lui ha sempre la scrivania sommersa dalle carte. Dice che vorrebbe mettersi su una barca per dedicarsi alla lettura. Talvolta è deluso dal fatto che viene giudicato male. Io lo incoraggio, gli spiego che chi lo giudica male non guarda al di là del proprio naso. Nessuno può immaginare quanto Papi sia sensibile. Pensi che gli sono stata vicinissima quando è morta, di recente, la sorella Maria Antonietta. Gli dicevo che soltanto io potevo capire il suo dolore».

Perché?
«Ho perso un fratello, Yuri, sette anni fa. A causa di un incidente stradale. Ora è il mio angelo custode».

Noemi, per quale squadra tiene?
«Sono patriottica, tifo Napoli. Poi, la mia seconda squadra è il Milan».

Noemi, quando la vedremo in politica, alle prossime regionali?
«No, preferisco candidarmi alla Camera, al parlamento. Ci penserà Papi Silvio».



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[Modificato da cuix 29/04/2009 20:16]
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29/04/2009 22:18

immunità
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30/04/2009 20:14



sono la prima della classe [...]

Sa chi fu Nitti?
«Nitti...Nitti... Lo abbiamo anche studiato a scuola».

Il mio motto in politica sarà: ‘‘Meno tasse, più controlli’’. Basta con i furbi che non rispettano le regole».

Porco cane, non ci aveva ancora pensato nessuno a questo! Ecco perchè c'è tutta quell'evasione fiscale!

Mi racconta qual è la sua barzelletta preferita tra le tante che il premier le racconta?
«Vi sono due ministri del governo Prodi che vanno in Africa, su un’isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. Il capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: ‘‘Vuoi morire o bunga-bunga?’’. Il ministro sceglie: ‘‘bunga-bunga’’. E viene violentato. Il secondo prigioniero, anche lui messo dinanzi alla scelta, non indugia e risponde: ‘‘Voglio morire!’’. Ma il capo tribù: ‘‘Prima bunga-bunga e poi morire».

Questo sì che è rispetto per gli avversari politici!! Silvio sì che è un moderato!!


Noemi, quando la vedremo in politica, alle prossime regionali?
«No, preferisco candidarmi alla Camera, al parlamento. Ci penserà Papi Silvio».

certo, la cultura e le capacità non le mancano!! MAVACAGARE!!!!


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01/05/2009 14:52

Berlusconi: "Io meglio di Obama". Fischi e grida contro il premier
NAPOLI - "I sondaggi che ho io mi danno il 75,1% di consensi" mentre per il presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, "i sondaggi che conosco io dicono che luì è al 59%: soltanto Lula (il presidente del Brasile) arriva al 64%. Quindi il mio è un record assoluto". Così il premier Silvio Berlusconi, arrivando al Teatro San Carlo di Napoli per il concerto della Berliner Philharmoniker diretto dal maestro Riccardo Muti. All'uscita, però, è stato "salutato" da fischi e grida: " "Vattene via". Pochi invece gli applausi.

Prima, invece, il premier aveva parlato dei suoi rapporti con la Casa Bianca. "Con l'amministrazione Obama - ha proseguito il premier - abbiamo ormai dai tempo relazioni anche molto strette, una bella collaborazione: io andrò, penso a metà di giugno, a incontrare Obama e i suoi collaboratori per preparare con loro il G8 e il G14 e quindi direi che collaboriamo su tutti i temi, sulla politica internazionale certamente, ma anche su temi che ci riguardano ancor più da vicino".

A proposito dei sondaggi, il presidente del Consiglio ha usato una aneddoto "Mi sembra il principio della mia zia Marina: una volta l'ho trovata con un grande vestito rosa-rosso davanti a uno specchio dell'ingresso di Arcore e guardandosi allo specchio diceva: 'Marina come sei bella, Marina come sei bella'. Ed io le ho detto: 'ma zia, te lo dici da sola?' e lei: 'Certo, non me lo dice nessuno'". "Quindi - ha proseguito Berlusconi - i sondaggi sono fatti da altri, ma non è che in giro vengano con piacere pubblicati".

Al termine del concerto a Napoli, Berlusconi ripartirà alla volta dell'Aquila per tornare sui luoghi colpiti dal terremoto di un mese fa.

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03/05/2009 13:41

Veronica, addio a Berlusconi "Ho deciso, chiedo il divorzio"
A un'amica: "Non posso stare con un uomo che frequenta minorenni"

MILANO - "Chiudo il sipario sulla mia vita coniugale". Dopo quasi trent'anni, i due si conobbero nel 1980 e si sposarono con rito civile il 15 dicembre 1990, le strade del presidente del Consiglio e di sua moglie, già spezzate sul piano sentimentale e personale, si dividono anche giuridicamente.

Veronica Lario ha avviato le pratiche per la separazione e il divorzio da Silvio Berlusconi, portando a termine un percorso cominciato molto tempo fa come ammise lei stessa alla fine dell'estate 2008, quando confessò che all'eventualità di una separazione stava meditando da dieci anni.

Ora ha scelto l'avvocato che la seguirà passo dopo passo davanti ai giudici: "Finalmente una persona di cui mi posso fidare fino in fondo". È una donna. Una professionista lontana dallo star system e dalla politica. L'ha sentita al telefono il primo maggio, l'avvocato era in vacanza su un'isola del Sud Italia. È stato in pratica il loro primo vertice sulla separazione. Veronica le ha spiegato: "Voglio tirare giù il sipario, ma voglio fare una cosa da persona comune e perbene, senza clamore. Vorrei evitare lo scontro". Il legale le ha risposto: "Stia tranquilla. Parto subito, prendo un aliscafo e rientro immediatamente a Milano. Lei è consapevole che non sarà facile e che dovrà sopportare attacchi pesanti? È sicura di volerlo fare?".

Nella risposta non ci sono state esitazioni: "So tutto. Voglio andare avanti". Ieri le due donne si sono incontrate a Macherio per studiare la strategia e si rivedranno molto presto, all'inizio della settimana. Vogliono stringere i tempi, evitare il contropiede di un uomo sempre molto abile a ribaltare le situazioni, capace di convocare una conferenza stampa per dire che il divorzio lo ha deciso lui per primo, e non la "signora".

Naturalmente nei giorni scorsi Veronica ne ha discusso con i figli e le persone più vicine, un paio di amiche molto care, sottolineando ancora una volta le ragioni del suo distacco dalla vita pubblica del marito e insistendo sull'importanza che rappresenta per una donna come lei il valore della dignità: "Ora sono più tranquilla - ha confidato loro - . Sono convinta che a questo punto non sia dignitoso che io mi fermi qui. La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni".

Per i suoi ragazzi - Barbara di 24 anni, Eleonora di 22 che studia negli Stati Uniti e Luigi di 20, il più legato al mito imprenditoriale e politico del papà - sono state ore di grande amarezza e di sofferenza, ma alla madre tutti e tre hanno assicurato che rispetteranno ogni sua decisione per dolorosa possa essere: "Non muoveremo mai un dito contro nostro padre, ma tu mamma fai ciò che ti fa stare bene".

L'inizio della fine arriva la mattina di martedì 28 aprile. Veronica guarda i giornali, la sua attenzione si sofferma sull'articolo di "Repubblica" che svela come nella notte di domenica il premier si sia presentato a sorpresa in una villetta di Casoria, dove si celebravano i diciott'anni di Noemi Letizia. Lei è bella, bionda, studia da grafica pubblicitaria a Portici e sogna una carriera televisiva, tanto che avrebbe inviato il suo "book" fotografico al presidente del Consiglio in persona. Un album che avrebbe provocato la scintilla. Accanto a Noemi ci sono il padre Elio e la madre Anna. La ragazza chiama Berlusconi "papi", ai giornalisti dirà più tardi che lo conosce da tempo e che spesso lo va a trovare a Milano e Roma, "perché lui, poverino, lavora molto e non può sempre venire a Napoli". Il Cavaliere le ha portato un regalo, una collana d'oro giallo e bianco con pendente di brillanti. C'è chi mormora anche le chiavi di un'auto, ma Noemi smentisce.

Veronica legge e rimane stupefatta, chiama al telefono un'amica: "Basta, non posso più andare a braccetto con questo spettacolo". A Roma infuria la polemica sulle "veline" pronte a entrare nelle liste elettorali del Pdl e ci sono, soprattutto, quella ragazzina di Casoria, Noemi, e la sua mamma Anna che si rivolgono a Berlusconi con gli affettuosi diminutivi di "papi" e "papino". Veronica non ce l'ha né con le giovani donne aspiranti europarlamentari né con Noemi. Interpreta la loro parabola quasi epicamente, come "figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica". La sconcerta, però, che il metodo da "ciarpame politico" non faccia scandalo, che quasi nessuno si stupisca, che "per una strana alchimia il paese tutto conceda e tutto giustifichi al suo imperatore", come racconta a chi le sta vicino.

Quell'imperatore è ancora suo marito ed è il padre dei suoi figli, un padre che, seppure invitato, non ha mai partecipato alla festa dei loro diciott'anni. Di fronte alla nuova pubblica offesa sceglie di replicare pubblicamente con una dichiarazione che manda all'agenzia Ansa soltanto dopo le dieci di sera. È stato infatti un giorno di angoscia a villa Belvedere. Barbara, incinta di sette mesi del suo secondo figlio, è stata ricoverata all'ospedale San Raffaele. Sono lunghe ore di ansia, c'è il rischio di un parto prematuro. Veronica Lario ha in casa il nipotino Alessandro, chiede alla segretaria Paola di fermarsi fino a mezzanotte. La misura è colma, il "ciarpame" non è soltanto politico.
La mattina successiva Berlusconi dalla Polonia attiva la cortina fumogena e la contraerea dopo una notte di rabbia. Ordina che le "veline" spariscano quasi tutte dalle liste europee, ridimensiona il rapporto con Noemi a una antica conoscenza con il padre ex autista di Craxi (notizia poi smentita da Bobo Craxi e cancellata comicamente addirittura da un comunicato di Palazzo Chigi) e liquida con una battuta maschilista e greve l'indignazione della moglie, evitando di pronunciarne il nome e il ruolo: "La signora si è fatta ingannare dai giornali della sinistra. Mi spiace". Rientrato a Roma, annulla un incontro in calendario per il giorno successivo con il presidente della Camera Gianfranco Fini.

La sua intenzione è di andare a Milano, come fece due anni or sono, per ricucire lo strappo con Veronica. Non ci andrà, lo ferma la sua fidatissima segretaria Marinella. Veronica Lario, infatti, l'ha appena chiamata: riferisca a mio marito che non mi si avvicini, non ho più nulla da dire e nulla da ascoltare, tutte le parole sono state consumate.

Giovedì i giornali del Cavaliere e i blog del Pdl fanno capire all'ex first lady di Macherio che aria tira. Dietro al "come si permette?" si scatena una minacciosa muta di cani. Il quotidiano "Libero" pubblica nella testata di prima pagina tre fotografie in bianconero della giovane attrice Veronica Lario a seno nudo. Il messaggio è più che mai trasparente, sembra arrivata l'ora dell'olio di ricino. Quando vede quelle fotografie la moglie del premier capisce, se ce ne fosse ancora bisogno, di essere davvero sola e di essere minacciata. In quelle foto si sente "come davanti a un plotone di esecuzione qualche secondo prima della fucilazione". Alla figlia Barbara dice: "Sono molto preoccupata di ciò che potrà accadere, ma ho la libertà per andare avanti".
Cala il sipario. La lettera affidata a "Repubblica" due anni fa da Veronica era un ultimatum. Qualche ora dopo Berlusconi inviò le sue scuse pubbliche alla moglie. Era il 31 gennaio 2007: "La tua dignità non c'entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento". A sigillo un grande bacio. Qualche mese dopo, ad appannaggio esclusivo dei settimanali patinati della famiglia, arrivarono le passeggiate della coppia mano nella mano nel giardino della villa in Costa Smeralda e sui moli di Portofino.

Immagini che oggi sembrano lontanissime. "Mi domando in che paese viviamo - ha raccontato Veronica l'altro giorno a un'amica - , come sia possibile accettare un metodo politico come quello che si è cercato di utilizzare per la composizione delle liste elettorali del centrodestra e come bastino due mie dichiarazioni a generare un immediato dietrofront. Io ho fatto del mio meglio, tutto ciò che ho creduto possibile. Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata. Adesso dico basta".

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04/05/2009 16:32

L'ira del cavaliere: «è la terza volta che mi fa scherzi così in campagna elettorale» «Veline in lista? No, sono laureate. Ecco la verità sulla festa

Arcore, domenica sera. Una domenica molto diversa da tutte le al­tre. Silvio Berlusconi è amareggiato. «Sono indignato». Ha letto, con sorpre­sa, dell'intenzione di sua moglie di di­vorziare. Prima, afferma, non ne sapeva nulla. «Veronica è caduta in un tranello. E io so da chi è consigliata. Meglio, so­billata. La verità verrà fuori, stia tran­quillo». Presidente, e lei pensa che si possa, come in altre occasioni, riconciliare un rapporto che dura da quasi trent'anni, di cui diciannove di matrimonio? «Non credo, non so se lo vo­glio io questa volta. Veronica dovrà chiedermi scusa pubbli­camente. E non so se basterà. È la terza volta che in campagna elettorale mi gioca uno scher­zo di questo tipo. È davvero troppo».

E i figli? Non dovete pensare ai tre figli, e poi c’è un altro ni­potino in arrivo? «I figli sono solidali con me». «Sa come chiamo io tutto quello che è ac­caduto in questi giorni? Crimi­nalità mediatica». Non esageri, presidente, Repubblica e Stam­pa hanno fatto semplicemente il loro lavoro. E non le dico la mia sofferenza. No, sostiene il Cavaliere che c'è un disegno. Una manovra per metterlo in difficoltà ed esporlo persino al ridicolo, proprio nel momento in cui la sua popolarità è al massimo. E sua moglie ne sa­rebbe diventata complice in­consapevole. «Veronica è sem­plicemente caduta in un tranel­lo mediatico». Sì, ma le veline le avete messe in lista e poi, do­po la lettera di sua moglie al­l'Ansa («Ciarpame senza pudo­re, io e i miei figli siamo vitti­me... ») le avete tolte? «Guardi, direttore, voglio dirlo una vol­ta per tutte, e chiaramente: non avevamo messo in lista nessuna velina e quelle tre che sono state escluse all'ultimo minuto erano bravissime ragaz­ze, con ottimi studi. Altro che veline. Veronica ha creduto al­le tante cose inesatte scritte sul­la stampa, purtroppo».

E le tre ragazze entrate effetti­vamente nelle liste delle candi­dature per le europee? «Lara Comi ha due lauree, ha coordi­nato i giovani del Pdl in Lom­bardia, è dirigente della Giochi Preziosi. Mai andata in tv. Licia Ronzulli è una manager della sanità di altissimo livello, è re­sponsabile delle professioni sa­nitarie e delle sale operatorie del Galeazzi; l’imprenditore della sanità Giuseppe Rotelli la stima molto, va due volte l’an­no in Bangladesh. Barbara Ma­tera è laureata in scienze politi­che, me l’ha consigliata Gianni Letta, è la fidanzata del figlio di un prefetto suo amico. Ecco, ha fatto una parte in Carabinie­ri 7 su Canale 5, ma mai la veli­na. Insomma, mi creda, è una montatura. Parliamo di tre ra­gazze in gamba su settantadue candidati. E che male c’è se so­no anche carine? Non possia­mo candidare tutte Rosy Bin­di... ».

Presidente, e poi c'è la fe­sta napoletana della giovanis­sima Noemi Letizia, alla qua­le lei ha partecipato a sorpre­sa. «Anche qui sono state scrit­te cose inesatte. Le racconto come è andata veramente. Quel giorno mi telefona il pa­dre, un mio amico da tanti an­ni. E quando sa che in serata sarei stato a Napoli, per controllare lo stato di avan­zamento del progetto per il termovalorizzatore, insiste perché passi almeno un attimo al compleanno della figlia. So­lo due minuti, mi assicura. La casa è vicina all’aeroporto. Mi faresti un grande regalo. Non molla. Io non so dire di no. Era­vamo in anticipo di un'ora e ci sono andato. Nulla di strano, è accaduto altre volte per com­pleanni e matrimoni. Pensi che ho fatto le fotografie con tutti i partecipanti, i camerieri, persi­no i cuochi. Le pubblicherà Chi sul prossimo numero perché me le ha chieste quel diavolo di Signorini». D’accordo, pre­sidente, ma perché quella ragazza Noemi la chiama papi? «Ma è un scherzo, mi volevano dare del nonno, meglio mi chia­mino papi, non crede?».

Quell'episodio, dice Berlusconi, è stato mon­tato ad arte. E Veronica avrebbe creduto a mol­te delle versioni, false, sulla serata napoleta­na, domenica 26 aprile, conclusa con un incon­tro con Aurelio De Lauren­tiis. Quella sera il suo Napo­li aveva battuto l'Inter, fa­cendo un favore al Milan nel­l’inseguimento impossibile alla capolista. «Ho ringraziato De Laurentiis che si è fatto per­donare a metà l’eliminazione dalla Champions' League che ci inflisse, battendoci, nello scorso campionato».

Amareggiato e deluso, Silvio Berlusconi non pensa che que­sta volta sia possibile una ri­conciliazione. Arcore e Mache­rio, dove risiede la moglie, so­no vicine. Gli amici comuni se lo augurano. Basterebbe poco. Una spiegazione franca, come succede fra coniugi. Ma nella domenica quasi estiva di Arco­re l’aria è molto diversa dalle al­tre volte. E il Cavaliere è offe­so. Chi lo conosce bene dice che questa volta, per ricon­quistare Veronica, non andrà di sorpresa al suo compleanno a Marrakesh, avvici­nandola vestito da berbero per poi sve­larsi di colpo con un bellissimo gioiello in re­galo. Ma non si sa mai. Il nostro modesto auspicio è che ciò avvenga. Magari in forma del tutto privata.

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05/05/2009 15:21

L'Avvenire contro Berlusconi "Vogliamo un premier più sobrio"

ROMA - "La politica e lo spettacolo, in un abbraccio mortifero, hanno dato nell'occasione il peggio di se". E' durissimo l'editoriale di prima pagina di 'Avvenire' dedicato alla vicenda Lario-Berlusconi. Il quotidiano dei vescovi fa sentire la sua voce e non sono parole che faranno piacere al premier. "Ci ha inquietato lo spargersi, tra alzatine di spalle e sorrisetti irridenti o ammiccanti, di un'altra manciata di sospetti sulle gesta del presidente del Consiglio. Il sospetto per chi gestisce la cosa pubblica può essere persino peggiore della verità più scomoda. E comunque, prima o poi arriva il momento del conto", si legge nell'editoriale. Un esplicito richiamo ad un redde rationem che getta un'ombra sui rapporti, fino ad oggi più che cordiali, tra il Vaticano e il governo del Cavaliere.

Poi l'editoriale chiama direttamente in causa Berlusconi. Tracciando l'identikit di quelle che dovrebbero essere le caratteristiche di un capo di governo: "La stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono indifferenti: non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente che con sobrietà sappia essere specchio, il meno deforme, all'anima del Paese".

Ed ancora: "Ciò che farebbe ridere in una puntata del Bagaglino non può non preoccupare i cittadini che di tanto ciarpame alla fin fine farebbero volentieri a meno". Ciarpame, la stessa espressione usata da Veronica a proposito delle veline candidate.

Anche Casini attacca. Come Franceschini, anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini critica le parole del Cavaliere sul "complotto". "Credo stia esagerando", ha detto l'ex presidente della Camera, e francamente parlare di una congiura fa scappare da ridere"

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06/05/2009 00:19

Berlusconi: "Tutte calunnie della sinistra e non è vero che frequento minorenni"

ROMA - Silvio Berlusconi di nuovo all'attacco dell'opposizione e dei giornali, sulla vicenda della separazione chiesta dalla moglie Veronica Lario: "E' tutta colpa della sinistra e della sua stampa - dichiara, nel corso della registrazione di Porta a porta - che non riescono ad accettare la mia popolarità al 75%. E, visto anche lo stato in cui la sinistra è ridotta, ha cominciato con attacchi personali fondati sulla calunnia". In particolare, è sui rapporti con Noemi Letizia e la sua famiglia che il presidente del Consiglio si difende a spada tratta: "E' una menzogna che frequento minorenni. Il padre di quella ragazza mi aveva chiamato perché voleva un appuntamento con me e voleva parlarmi: queste cose usciranno domani in un intervista a Chi".

La replica del Pd. Il Pd rompe gli indugi. La risposta arriva in serata da un altro salotto televisivo, quello di Ballarò, su RaiTre. "Basta con la teoria dei complotti, noi siamo stati persone serie ma Berlusconi insiste con le accuse, è il segno che è un po' alla frutta", affonda Dario Franceschini, sottolineando come come il premier "abbia fatto della sua vita un reality, il macho, le donne, i soldi". Quindi, "chi è causa del suo mal non pianga se stesso". Ancora più dura il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro: "La smetta di occupare la tv per lanciare accuse di complotto e si vergogni. Cerca di occultare una vicenda per certi aspetti squallida, nascondendosi dietro polemiche inesistenti".

Le accuse a Repubblica. Da Berlusconi, accuse al nostro giornale, che per primo ha rivelato la partecipazione del Cavaliere alla festa dei 18 anni della ragazza: "Repubblica, sempre Repubblica, aveva fatto un titolo in cui sottendeva una mia frequentazione con una ragazza, che facendo quel giorno diciott'anni fino al giorno prima era minorenne". E sul fatto che Veromica abbia annunciato la sua intenzione di divorziare sempre su Repubblica, dichiara che "non è stata una cosa casuale, e non dico altro".

In un video la nuova gaffe. Intanto, in serata, una tv trentina manda in onda un video che mostra l'ennesima gaffe del presidente del Consiglio. Si tratta di un filmato girato lo scorso 25 aprile. Berlusconi era all'Aquila, e lì ha incontrato l'assessore provinciale trentina alle Pari opportunità, Lia Beltrami. Al momento della foto ufficiale, il premier ha detto, sorridendo: "Posso palpare un po' la signora?". L'assessore ha confermato l'episodio.

"Non perderò le simpatie dei cattolici". A Porta a porta arriva anche una replica al monito dei vescovi, che dalle pagine di Avvenire hanno criticato il suo comportamento. Berlusconi si dice convinto che non perderà le simpatie dei cattolici: "Quando tutti conosceranno la realtà non potranno che prendere atto che non c'è stata nessuna attività negativa del Pdl e che poi, nell'altro caso - sostiene - c'è stato un atto di amicizia che non aveva nulla di scandaloso". Anzi, il premier è certo che "ci sarà un aumento della considerazione, già grande, e un miglioramento dei rapporti con il Vaticano che non ha mai avuto delle relazioni così con un governo italiano".

Dubbi sulle foto. "Sono tutte vere". Berlusconi respinge al mittente anche i dubbi, circolati oggi su blog e siti internet, sull'autenticità delle foto della festa, in possesso del settimanale Chi, mostrate in anteprima dal tg di Italia1 Studio aperto: "Mandino un giornalista al ristorante e domandino a cuochi e camerieri se quelle foto sono false. La pervicacia con cui le gazzette della sinistra continuano a dire falsità è sorprendente". E poi: "Sarei stato così pazzo da andare in una situazione simile se qualcuno poteva pensare che ci fosse qualcosa di piccante nel rapporto tra il presidente del Consiglio e una ragazza di diciotto anni?".

"Una tempesta che non mi aspettavo". Il premier racconta: "Francamente non mi aspettavo questa tempesta, anche se falsificazioni di certa stampa in passato hanno portato a problemi. Già in passato si disse che avevo detto ad una ragazza 'ti sposerei' e invece io avevo detto 'sei proprio una ragazza per bene, sei proprio da sposare'". Il riferimento è ai suoi complimenti a Mara Carfagna, che avevano provocato la famosa lettera di Veronica al nostro quotidiano, nel 2007.

Veline e teoria del complotto. Insomma, Berlusconi ripete la teoria del complotto: "Tutto falso - attacca - nato dalla trappola in cui anche mia moglie purtroppo è caduta. Le veline sono inesistenti. Un'assoluta falsità". E rifacendosi proprio al giorno in cui le liste per le Europee sono state definitivamente varate dice: "Sono stato impegnato dalla mattina alla 8 fino alla sera a Varsavia. Non ho avuto modo di levare qualsiasi nome". La "sforbiciata" agli elenchi è stata fatta, ammette, ma solo perché si doveva ridurre da 100 a 72 candidati. E "sono state eliminate sia uomini che donne. La questione veline è il contrario di quanto la mia formazione ha cercato di portare in politica: vogliamo rinnovamento e anche persone non 'sgradevoli', e non è un male".

"A Veronica voglio un mare di bene". Infine, sui rapporti con la Lario, ripete quanto già dichiarato ai giornali: "Il divorzio deve essere una vicenda privata; ma lei dovrebbe riconoscere il suo errore. Le voglio ancora un mare di bene". Tra gli errori, spiega, c'è anche l'aver dichiarato che lui non ha partecipato alle feste di diciott'anni dei figli: ''Luigi mi ha detto di non aver fatto la festa. Per Barbara ho sostenuto finanziariamente la sua festa che si è svolta a Las Vegas, gli invitati erano in maschera del '700 veneziano". Quanto a Eleonora, la terza, "non si ricordava neanche che aveva fatto una festa".

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E' o non e' una delle sitcom piu' avvincenti degli ultimi anni??? [SM=g1336784]
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